Berlinale, 74a edizione | 15–25 febbraio 2024
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Il ritorno del pubblico, Steven Spielberg che balla e l’Orso d’Oro che va a un documentario francese: cos’altro è successo alla Berlinale?

“Afire”, Il film in concorso alla Berlinale di Christian Petzold si muove oniricamente tra utopia e distopia.

Strano titolo per questa ultima recensione dalla Berlinale 73. Strano e poco immediato, sicuramente inaspettato come il genere cui pure è ascrivibile il film di Pierfrancesco Favino diretto da Andre Di Stefano (Escobar).

L’ho detto nel titolo, e lo ripeto: presentato nella sezione Panorama, Femme di Sam H. Freeman e Ng Choon Ping è a mani basse il miglior film che abbia visto finora a questa Berlinale 73.

Le pellicole tedesche propongono immagini del passato molto eterogenee, spaziando dall’infanzia fragile agli amori burrascosi, passando dal mondo giovanile in contesti sociali difficili.

Quando James Gray girò The Lost City of Z, si rivolse a Francis Ford Coppola e Werner Herzog per ottenere consiglio. Entrambi avevano sfiorato la follia sui set infernali di Apocalypse Now e Aguirre ed entrambi infatti, a Gray che gli chiedeva come girare nella giungla, diedero un solo consiglio: “Non farlo”.

Forse noto ai più per produzioni Netflix come Unorthodox, l’attore Langston Uibel festeggia quest’anno la sua seconda Berlinale interpretando uno dei protagonisti di Red Sky, film in concorso di Christian Petzold. Nell’intervista rivela cosa lo lega alla Berlinale e come immagina il futuro dell’industria cinematografica europea.

Mario Martone presenta Laggiù qualcuno mi ama, documentario di rara bellezza su Massimo Troisi, qui alla Berlinale 73. Leggi la recensione!

Seven Winters in Tehran documenta il destino di Reyhaneh Jabbari, studentessa iraniana giustiziata nel 2014.

“Ma Suo marito che dice del Suo lavoro?”, si è sentita chiedere Margarethe von Trotta, tra le tante domande che ha dovuto ingoiare prima di diventare una regista, attrice e sceneggiatrice apprezzatissima e pluripremiata. E oggi, a più di ottant’anni, non pensa neanche lontanamente a farsi da parte.

Trotta e Petzold, Schanelec, Atef e Hochhäusler: sembra incredibile eppure ben cinque dei 19 contributi in concorso provengono dalla Germania, ma le novità non sono finite. Dobbiamo aspettarci fuochi d’artificio erotici?

Star di Hollywood in arrivo, 19 film in concorso da 19 Paesi, Kristen Stewart alla presidenza della giuria: occorre altro per aspettare con ansia la Berlinale?

Orso d’Oro alla Carriera a Steven Spielberg e per l’occasione la Berlinale 73 gli dedica un’intera retrospettiva: noi ve la raccontiamo qui.