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Profili urbani: Lipsia
Una città d’arte verde dal passato industriale

Quando l’arte si trasforma in evento: installazione nel Kunstkraftwerk di Lipsia.
Quando l’arte si trasforma in evento: installazione nel Kunstkraftwerk di Lipsia. | Foto (dettaglio): © picture alliance/dpa/dpa-Zentralbild/Waltraud Grubitzsch

Cosa contraddistingue Lipsia? Una tradizione fieristica e commerciale, la natura della sua campagna, una variegata scena artistica? La nostra redattrice Tanja Grevismühl ci illustra la città, sia nei suoi aspetti più noti, sia in quelli di cui non parlano le consuete guide turistiche.

Di Tanja Grevismühl

Sulle tracce dell’antico polo commerciale

Auerbachs Keller: Johann Wolfgang von Goethe non solo lo frequentò, ma nel “Faust” ne rese immortale la taverna. Auerbachs Keller: Johann Wolfgang von Goethe non solo lo frequentò, ma nel Faust ne rese immortale la taverna. | Foto (dettaglio): ©picture alliance/Bildagentur-online/Schoening Lipsia è una delle città fieristiche più antiche al mondo. La sua storia, profondamente influenzata dal commercio internazionale, si riflette anche negli antichi edifici di un centro storico articolato in un complesso sistema di porticati. Le magnifiche facciate e le file di negozi come Speck’s Hof o Barthels Hof occupano oggi gli spazi nei quali un tempo commercianti di tutto il mondo esponevano e vendevano merci dai loro carretti. Nel Mädler Passage si trova la locanda Auerbachs Keller, la cui storica taverna fu spesso frequentata da Goethe, allora studente, diventando addirittura scenario del suo Faust. L’imponente architettura degli antichi porticati permette di passeggiare alla scoperta delle bellezze della città anche in caso di maltempo.

Un tuffo nell’arte

Arte come evento da vivere al Kunstkraftwerk. Arte come evento da vivere al Kunstkraftwerk. | Foto (dettaglio): ©picture alliance/dpa/Waltraud Grubitzsch Dietro il rustico mattonato del Kunstkraftwerk, nella zona ovest di Lipsia, si nasconde un mondo di luci e colori del tutto inaspettato: varcando l’ingresso lungo le mura disadorne, si parte per un fantastico viaggio alla scoperta di opere di famosi artisti reinterpretate sotto forma di elaborate installazioni sonore e luminose che rendono l’arte una strabiliante esperienza sensoriale, con pennellate colorate che danzano sulle pareti a ritmo di musica negli spazi della mostra di Van Gogh, o il coniglio di Alice nel Paese delle meraviglie che passa per poi scomparire dietro una tubatura. Queste installazioni, che variano continuamente, valgono senz’altro più di una visita. 

Lipsia e la rivoluzione pacifica

Ogni anno, il Festival delle Luci di Lipsia commemora la manifestazione di lunedì 9 ottobre 1989, considerata l’inizio della rivoluzione pacifica della DDR. Ogni anno, il Festival delle Luci di Lipsia commemora la manifestazione di lunedì 9 ottobre 1989, considerata l’inizio della rivoluzione pacifica della DDR. | Foto (dettaglio): © picture alliance/dpa/Alexander Schmidt A Lipsia si possono ripercorrere ancora oggi le tracce della storia delle due Germanie. La manifestazione pacifica di lunedì 9 ottobre 1989 a Lipsia fu un evento chiave per la riunificazione tedesca: 70.000 manifestanti scesero in piazza per affrontare pacificamente le forze di sicurezza armate del regime della DDR al grido di “Wir sind das Volk”, noi siamo il popolo. Riprese segretamente dal fotografo Siegbert Schefke e dal giornalista Aram Radomski, le scene un po’ sfocate ma sbalorditive di quella notte passarono rapidamente in televisione, mostrando una volta per tutte all’intera nazione il fallimento del regime tedesco orientale. Nella mostra permanente del “Zeitgeschichtliches Forum”, il forum di storia contemporanea, si possono rivivere gli eventi di quella storica giornata. Inoltre, il 9 ottobre di ogni anno la città organizza il “Lichtfest”, il festival delle luci, che con numerose installazioni luminose commemora la rivoluzione pacifica. Alla sera ci si riunisce all’Augustusplatz, dove le finestre della torre panoramica si illuminano formando un “89” e migliaia di candele creano una suggestiva atmosfera.

Sinfonie per le orecchie e per l’anima

Il luogo ideale per gli appassionati di musica classica è l’Augustusplatz di Lipsia, che ospita il Gewandhaus (a sinistra) e dell’Opera (non in foto). Il luogo ideale per gli appassionati di musica classica è l’Augustusplatz di Lipsia, che ospita il Gewandhaus (a sinistra) e dell’Opera (non in foto). | Foto (dettaglio): © picture alliance/dpa/dpa-Zentralbild/Jan Woitas L’Augustusplatz, in pieno centro, ospita il Teatro dell’Opera e il Leipziger Gewandhaus. Anche se la sua storia musicale risale al XV secolo, l’attuale complesso è stato inaugurato solo nel 1981, come successore di un primo e di un secondo Gewandhaus. Progettato dagli architetti Rudolf Skoda, Eberhard Göschel, Volker Sieg e Winfried Sziegoleit, è l’unico edificio espressamente dedicato ai concerti mai costruito nella DDR. Dotata di un’acustica eccezionale, la sua imponente sala grande, il Großer Saal, è in grado di conferire incredibili sonorità alle partiture di Mozart e Beethoven che vi vengono regolarmente eseguite, ed è per questo che oltre all’orchestra dello stesso Gewandhaus, diretta da Andris Nelsons e rinomata a livello internazionale, vengono invitati anche musiciste e musicisti esterni. La struttura, inoltre, colpisce e affascina per lo stravagante, enorme dipinto dei soffitti del foyer, realizzato da Sighard Gille e appropriatamente intitolato “Gesang vom Leben”, canto della vita, che con i suoi infiniti dettagli ammalia i visitatori.

In bici attraverso l’ex quartiere industriale

L’ex cotonificio è oggi un’ambita meta per i creativi. L’ex cotonificio è oggi un’ambita meta per i creativi. | Foto (dettaglio): ©picture alliance/dpa/dpa-Zentralbild/Jan Woitas Nella zona ovest della città si trovano gli storici quartieri industriali Plagwitz e Lindenau. Alla tipica architettura industriale, imponente e ben conservata, hanno dato nuova vita artiste e artisti alternativi: ad esempio l’ex filanda del cotone, che all’inizio del XX secolo era la più grande d’Europa ed è una testimonianza storica di quei tempi, si è trasformata da cotonificio in una fucina di creatività grazie ai numerosissimi atelier e alle gallerie di artiste e artisti che ospita oggi. Al motto di “From cotton to culture”, vi si praticano le forme d’arte più svariate e si realizzano elaborate sculture da vecchi tubi d’acciaio, pitture espressioniste dal messaggio politico, o ancora installazioni multimediali. I numerosi studi d’arte dello storico complesso vengono considerati il cuore della scena artistica di Lipsia e con artisti rinomati come Neo Rauch hanno esercitato una decisiva influenza sulla “Neue Leipziger Schule”, la nuova scuola di Lipsia, movimento pittorico nato negli anni ‘90. Per vivere al meglio lo charme del quartiere, è consigliabile girarlo in bicicletta, passando davanti ai vecchi edifici nello stile architettonico della “Gründerzeit”, alle ex fabbriche, ai variopinti graffiti e lungo le rive del canale Karl Heine.

Scalpitio di cavalli, cappelli a tesa larga e popcorn

All’ippodromo di Lipsia si svolgono corse di cavalli e altri eventi. All’ippodromo di Lipsia si svolgono corse di cavalli e altri eventi. | Foto (dettaglio): © picture alliance/dpa/ dpa-Zentralbild/Sebastian Willnow Con i suoi oltre 250 anni, l’ippodromo Scheibenholz è il più antico impianto sportivo di Lipsia. È seguitissima ancora oggi, dalla storica tribuna bianca, la tradizionale corsa al galoppo del 1° maggio, la prima della stagione, e al di là della programmazione delle corse, quando i cavalli si godono un meritato riposo, l’ippodromo apre ad altri eventi, come feste della birra, mercatini di vario genere e l’imperdibile cinema estivo, con maxi schermo e comode sedie a sdraio, per gustare al meglio un buon film sotto le stelle nelle calde serate d’estate.

Un Monumento per la Battaglia di Lipsia

Il Monumento alla Battaglia delle Nazioni commemora la battaglia che segnò la disfatta di Napoleone. Il Monumento alla Battaglia delle Nazioni commemora la battaglia che segnò la disfatta di Napoleone. | Foto (dettaglio): © Adobe Oltre due secoli fa, gli eserciti alleati di Russia, Prussia, Austria e Svezia affrontarono le truppe di Napoleone in una violenta battaglia appena fuori le mura di Lipsia, uscendone vittoriosi. Per commemorare il centenario della battaglia più grande e importante della cosiddetta Campagna di Germania, nel 1913 fu eretto uno dei più maestosi e imponenti monumenti d’Europa: il “Völkerschlachtdenkmal”, Monumento alla Battaglia delle Nazioni, inaugurato dall’imperatore tedesco Guglielmo II in omaggio ai soldati caduti e alla liberazione della Germania. Anche per il potere simbolico dei suoi numerosi rilievi di guerrieri, tra i quali i quattro colossi della “Rumeshalle” (il Pantheon) che simboleggiavano le virtù del coraggio, della gioia del sacrificio, della fiducia e della forza del popolo, lo fecero proprio anche i regimi successivi, tanto che, come segno dell’invincibilità del popolo tedesco, divenne luogo di numerosi raduni sotto il nazionalsocialismo e simbolo di fratellanza d’armi tedesco-sovietica all’epoca della DDR. Oggi funge da memoriale, per rammentare l’importanza della pace europea. La struttura, alta 91 metri, può essere scalata dall’esterno ed esplorata dall’interno. Dalla cripta, i cui angoli sono fiancheggiati da 16 guerrieri di pietra, si può guardare in alto nella possente cupola. Un consiglio per intenditori: vale assolutamente la pena assistere a uno dei concerti del coro del monumento, per via della straordinaria acustica della sala, in particolare dalla galleria che si trova al di sopra della cripta. Per ripercorrere la storia del monumento si può visitare l’adiacente Museum Forum 1813.

Il quartiere alla moda

Lungo la Karl-Liebknecht-Straße si trovano numerosi caffè, ristoranti e birrerie per una piacevole passeggiata serale. Lungo la Karl-Liebknecht-Straße si trovano numerosi caffè, ristoranti e birrerie per una piacevole passeggiata serale. | Foto (dettaglio): ©picture alliance/Global Travel Images/Juergen Held Per un buon boccale di birra dopo il lavoro in un’atmosfera vivace, a Lipsia non c’è niente di meglio del KarLi, quartiere delle birrerie nella zona periferica meridionale che prende il nome dalla Karl-Liebknecht-Straße, dove pullulano piccoli caffè, ristoranti e irish pub, inframezzati da fitte file di sedie e tavolini illuminati da colorate catenarie luminose, soprattutto nei periodi più caldi dell’anno. Impossibile non notare la “Löffelfamilie”, la famiglia col cucchiaio raffigurata sull’iconica insegna pubblicitaria a neon di un’ex “VEB” (Volkseigener Betrieb), un’impresa di proprietà del popolo che produceva prelibatezze in scatola e che ora, soprattutto di notte, è un nostalgico, colorato richiamo visivo.

Vele spiegate al posto delle miniere 

A Lipsia si può anche fare surf, ad esempio al lago di Cospuden. A Lipsia si può anche fare surf, ad esempio al lago di Cospuden. | Foto (dettaglio): © picture alliance/dpa/dpa-Zentralbild/Peter Endig Finita l’era dell’estrazione della lignite, l’ex zona mineraria a sud di Lipsia è stata riqualificata, dando vita a un paesaggio lacustre diversificato e ricco di attrattive tanto sulla terraferma, quanto sull’acqua, come il porto per imbarcazioni a vela al lago di Cospuden, l’impianto per sport acquatici al lago di Kulkwitz e l’impianto sportivo per canoe con corsi di rafting al lago di Markkleeberg. I geopercorsi attorno ai laghi Störmthal e Markkleeberg offrono esplorazioni geologiche, mentre la pista perfettamente asfaltata che circonda il lago di Cospuden è l’ideale per un giro sui pattini. Per qualche ora di relax, infine, si può prendere il sole sulla spiaggia del lago Cospuden e approfittare del suo bar per una bibita rinfrescante.

Il piacere del caffè

Che c’è di meglio di una frizzante bibita ghiacciata prima di un meritato relax, baciati dal sole? Ecco i gestori del “ZierlichManierlich”. Che c’è di meglio di una frizzante bibita ghiacciata prima di un meritato relax, baciati dal sole? Ecco i gestori del “ZierlichManierlich”. | Foto (dettaglio): © Salomé Joannic Se i sassoni vengono simpaticamente chiamati “Kaffeesachsen”, i sassoni del caffè, un motivo c’è: accanto al tè e alla cioccolata in tazza, da queste parti il caffè è la bevanda calda più popolare da oltre tre secoli, anche per via dei numerosissimi locali, come il “Riquet”, caffè in stile viennese, o il “Zum Arabischen Coffe Baum”, il più antico caffè della Germania con tanto di museo sulla storia del pregiato chicco e frequentatori VIP a partire da Goethe, Bach e Schumann. Oltre ai locali più antichi e tradizionali del centro, la città pullula di piccoli caffè dal grande charme. Un’esperienza da fare: ordinare una limonata ghiacciata al chiosco sul colorato vagoncino da circo di “ZierlichManierlich”, per poi stendervi al sole sulle sponde del fiume. Si trova al Richard-Wagner-Hain e propone una grande varietà di prelibatezze dalla primavera all’autunno, da gustare su comode sedie a sdraio con vista sul fiume.
 

Profili urbani

Orti urbani a Berlino, naturismo a Monaco. Partiamo con voi alla scoperta di città tedesche andando anche controcorrente, illustrando i luoghi, gruppi ed eventi più legati alla loro immagine, per poi tracciarne un profilo inconsueto che sgretolerà più di un cliché.

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