Finestra su Berlino
Collezioni private d’arte contemporanea a Berlino

Cosa spinge un collezionista privato a mostrare la sua arte in pubblico? Come collaborano collezionisti privati e istituzioni pubbliche? Queste sono solo alcune delle domande attraverso le quali la nostra autrice ha cercato di fare una breve panoramica delle collezioni d’arte contemporanea a Berlino.
Di Katerina Valdivia Bruch
Molti sono i libri che si potrebbero scrivere sul collezionismo d’arte. Cosa ispira una persona a collezionare arte? Le ragioni sono molteplici. Il fatto interessante è che a Berlino diverse collezioni d’arte private sono accessibili al pubblico, e non di rado succede che istituzioni pubbliche cooperino con collezionisti privati. È possibile ad esempio vedere alcune collezioni private in musei pubblici, sia come donazioni sia come prestiti permanenti. Un esempio sono le collezioni di Erich Marx, Egidio Marzona e Friedrich Christian Flick nel museo Hamburger Bahnhof – museo del presente, presentate in diversi periodi e all’interno di varie mostre.
Altri collezionisti preferiscono aprire i propri spazi, come è il caso di Christian Boros, che acquistò un ex bunker in Reinhardtstraße per dare un luogo fisso (e sicuro) alla sua collezione. Un altro collezionista che possiede un proprio spazio espositivo per la sua collezione è Thomas Olbricht con il suo Me Collectors Room. La collezione si trova nella Auguststraße, non lontano dal KW – Institute for Contemporary Art e dall’ex scuola ebraica per ragazze, anch’essa oggi custode d’arte.
Altrettanto ha fatto Julia Stoschek, che ha voluto rendere la sua collezione accessibile al pubblico, aprendo nel 2016 la Julia Stoschek Collection nell’ex centro culturale ceco nella Leipziger Straße. Questa è la seconda sede della sua collezione, composta principalmente da arte basata sul tempo. La prima è stata aperta nel 2007 a Düsseldorf.
La collezione Hoffmann – L’arte come avventura comune
Se si chiede alla Signora Hoffmann in che modo lei e il marito scomparso siano diventati collezionisti, risponde con un “è semplicemente successo” e sorride. Per entrambi l’arte è stata “un’avventura comune” che “speravano gli fosse da stimolo”. “L’arte è sempre stata qualcosa su cui entrambi potevano riflettere”, dice la collezionista.
Dopo la Riunificazione della Germania, originariamente la coppia voleva aprire uno spazio espositivo a Dresda, cosa che per diverse ragioni non si è realizzata. Il desiderio di portare la loro collezione a Dresda si realizzerà nel 2022, quando essa sarà interamente trasferita nelle Staatliche Kunstsammlungen Dresden (Collezioni Statali di Dresda).
Ivo Wessel – Il suo ABC: Art, books and computers
Col collezionismo d’arte ha iniziato più tardi, ma non con meno entusiasmo. Conosce personalmente gli artisti che colleziona e ne segue le creazioni per molti anni. Nella sua collezione ci sono vecchie video-installazioni di Julian Rosefeldt, come pure fotografie di Donata e Wim Wenders, con cui ha un contatto diretto.
Ivo Wessel colleziona principalmente arte di artisti viventi. In particolare è interessato all’arte concettuale, alla fotografia e alla videoarte. Nel 2008, insieme a Olaf Stüber, ha fondato il Forum internazionale di film, arte multimediale e videoarte Videoart at Midnight.
La collezione di Wessel è stata già esposta al pubblico nel 2018 durante la Berlin Art Week, nel suo appartamento, e nel 2015 in una mostra presso il Weserburg - museo d'arte moderna di Brema. Il suo desiderio è quello di avere a Berlino un museo per le collezioni private, dove vengano esposte regolarmente diverse mostre di collezionisti privati. Forse un giorno il suo sogno si avvererà davvero, dato che nella scena artistica berlinese accade sempre qualcosa di nuovo.