Operatori elettorali
Volontariato per la Democrazia

Il 23 febbraio 2025 la Germania vota il nuovo Parlamento Tedesco. Centinaia di migliaia di volontari garantiranno che le elezioni si svolgano in modo democratico e libero. Chi sono questi operatori elettorali e qual è esattamente il loro compito?
Di Lorenzo Gavarini
Per la gran parte dei cittadini di un Paese democratico, un'elezione, come quella del Bundestag tedesco del 23 febbraio 2025, è il momento in cui essi possono esercitare la loro massima influenza sulla politica, il punto più alto della loro partecipazione politica, per così dire. Ma per gli organi elettorali indipendenti che organizzano le elezioni in Germania, il giorno delle elezioni significa una cosa sola: un enorme sforzo organizzativo.
Aiutanti
Secondo l'Ufficio federale di statistica sono almeno 59,2 milioni i cittadini chiamati alle urne per l’appuntamento elettorale del 23 febbraio 2025. Affinché tutti possano esprimere la loro preferenza e affinché possa essere reso noto il risultato del voto la sera stessa, è necessaria l’assistenza di molte persone. Chiunque abbia mai votato sa di chi stiamo parlando. Sono coloro che distribuiscono le schede elettorali, che spuntano i nomi dalle liste elettorali o tengono l’urna coperta con un pezzo di carta tra un voto e l’altro. E poi ci sono coloro che contano i voti per corrispondenza che aumentano di elezione in elezione. Queste persone, 650.000 in tutta la Germania per le elezioni del Bundestag, costituiscono il personale impegnato ai seggi elettorali. Lavorano su base volontaria, il che significa che ricevono solo un rimborso spese per il loro impegno, la cosiddetta “indennità di ristoro”.Di norma, il personale elettorale viene reclutato su base volontaria. Tuttavia, se non ci fosse a disposizione un numero sufficiente di volontari, le circoscrizioni possono anche obbligare i cittadini idonei a svolgere servizio ai seggi elettorali, obbligo che può essere rifiutato solo in alcuni casi.
I compiti al seggio elettorale
Il giorno delle elezioni il personale di istanza al seggio svolge diversi compiti. Johanna Weinz, che ha lavorato più volte presso un seggio, fin dalla prima elezione in cui ha potuto votare, conosce molti di questi compiti. In occasione delle elezioni europee del 2019, si è occupata di svolgere un sondaggio fuori da un seggio elettorale di Stoccarda. È stata un'esperienza interessante per l'allora ventenne: “È stato bello parlare con le persone”, ricorda. Tuttavia, non le ha consentito di osservare il vero dietro le quinte delle elezioni, come Johanna sperava di fare in veste di volontaria ai seggi.Ci è riuscita però alle elezioni successive, le elezioni statali del Baden-Württemberg nel 2021, dove Johanna ha seguito lo spoglio delle schede elettorali arrivate per corrispondenza. Un lavoro che richiede molto tempo, se lo ricorda ancora, perché il conteggio viene effettuato più volte e gli scrutatori si controllano a vicenda. Johanna ricorda alcune situazioni in particolare, in cui i volontari hanno dovuto decidere se i singoli voti fossero validi: “C'era una coppia che aveva confuso le schede elettorali nelle buste”. In quel caso, la posizione di Johanna era stata decisiva per stabilire che entrambe le schede venissero regolarmente conteggiate.
Johanna Weinz ha lavorato anche al seggio elettorale per le elezioni europee del 2024. Ed è qui, al seggio, che i volontari entrano in contatto con gli elettori. Johanna ricorda come alcuni elettori, insoddisfatti della situazione politica, esprimessero platealmente il loro disappunto. Molti desideravano parlare con lei e con gli altri volontari. “È molto difficile perché, da un lato, penso sia bello che la gente cerchi il dialogo ma, dall'altro, io non posso dire quello che penso ad alta voce”, dice Weinz. Fa notare come quasi tutti i cittadini che si erano presentati al seggio, compresi quelli che avevano bisogno di informazioni, fossero stati molto gentili e avessero ringraziato il personale per il servizio svolto. “È così emozionante vedere come il quartiere si riunisce e interagisce in questo giorno”, afferma felice Johanna Weinz. Per lei il lavoro di scrutatrice è stato arricchente e le piacerebbe rifarlo anche per queste elezioni politiche.
Come si diventa volontario alle elezioni?
Per le elezioni del 23 febbraio si sono resi disponibili in molte città e circoscrizioni un numero sufficiente di volontari, come ad esempio per Berlino, che vedrà impegnati il giorno delle elezioni, più di 36.000 persone tra volontari, dipendenti comunali e pubblici. Vale comunque la pena presentare domanda all'ufficio elettorale competente. Potrebbe servire per le prossime elezioni, e in molti luoghi è già possibile registrarsi per le prossime elezioni, sui relativi portali.A questo proposito c’è una circoscrizione molto speciale che ha già trovato tutti i suoi assistenti elettorali. Si tratta della circoscrizione più piccola della Germania, Hallig Gröde nello Schleswig-Holstein. Qui vi abitano solo dieci persone, perciò almeno la metà di loro dovrà dare una mano il giorno delle elezioni. Lo spoglio dei voti sarà probabilmente il più veloce di tutta la Germania.
Elezioni e volontari – in breve
Il consiglio elettorale
In ogni seggio elettorale sono impegnati, il giorno delle elezioni, dai 5 ai 9 volontari, che costituiscono il cosìddetto consiglio elettorale. Questo comprende: un supervisore elettorale, un sostituto, un segretario e almeno due scrutatori. Inoltre, altri quattro scrutatori possono aiutare a contare i voti. Di norma, i volontari sono impiegati nei distretti elettorali in cui vivono.
Chi può fare il volontario?
Possono prestare servizio per le elezioni tutti coloro che possono votare in Germania. Quindi persone maggiorenni che abbiano compiuto la maggiore età entro il giorno delle elezioni e che abbiano la cittadinanza tedesca.
Che cos’è l‘“Erfrischungsgeld”?
L’“Erfrischungsgeld“ è il rimborso spese corrisposto ai volontari per il loro impegno. Si tratta di un minimo di 25€ che diventano 35€ per i supervisori ma può anche essere di più. A Berlino i volontari ricevono per le elezioni del 2025 anche fino a 125€.
Chi può rifiutare la chiamata?
Solo i membri del governo federale e regionale, i membri del Parlamento Europeo, del Parlamento Federale o Regionale o persone che il giorno delle elezioni abbiano compiuto almeno 67 anni. Ha diritto all’esonero dagli obblighi di legge anche chi è malato o in generale fisicamente inabile, chi presta cure parentali o chi per ragioni di lavoro non potrebbe presentarsi ai seggi.