Louis Vuitton recupera vecchie scarpe da ginnastica nobilitandole come sneaker di tendenza, Miu Miu propone un upgrade dei Levi’s, Balenciaga crea cappotti riutilizzando lacci da scarpe. Il trend dell’upcycling è approdato sulle passerelle internazionali e anche gli stilisti tedeschi puntano sul riciclo di materiali.
Daniel Kroh | Foto (dettaglio): Daniel Kroh
Daniel Kroh, sarto da uomo e stilista di moda, è tra i pionieri dell’upcycling e dal 2006 trasforma abiti da lavoro in capi di alta qualità, articoli per interior design e accessori. Ogni pezzo è realizzato a Berlino, interamente a mano, lasciando appositamente visibili tracce d’usura come fori, bruciature, macchie di vernice o rammendi, che raccontano la vita movimentata di ogni oggetto, che pertanto risulta sempre unico.
Jan’n June e la Maglia che tutela gli animali
JAN ’N JUNE | Foto (dettaglio): JAN ’N JUNE
Jan ‘n June si avvale di un team di 15 persone che lavora su scala internazionale dalla sede di Amburgo, creando capi di moda con tessuti provenienti da risorse esistenti, come il poliestere riciclato. La collezione “Handle-with-Care” propone articoli casual realizzati a maglia con filati di cashmere di recupero, contribuendo in maniera rilevante al benessere degli animali: gli enti animalisti, infatti, richiamano sempre più spesso l’attenzione sulla sofferenza delle capre da cashmere.
Le fantasie di Moot non passano inosservate | Foto (Detail): Nils Neubauer
Moot, acronimo di “Made Out Of Trash” è il brand creato da Nils Neubauer e Michael Pfeifer, che per realizzare t-shirt, giacche, pantaloni e accessori sfruttano vecchie lenzuola recuperate dall’ente caritatevole della città di Berlino o dalla Croce Rossa tedesca. Le vistosissime fantasie delle maglie a maniche lunghe o degli abiti estivi non passano affatto inosservate e indossarle richiede quindi una certa dose di coraggio, ma è uno sforzo ben speso: ogni acquisto, infatti, sostiene una buona causa.