Letteratura scelta per voi
Una forte antieroina

La quotidiana drammaticità della DDR di Charlotte Gneuß sorprende per l’opprimente intensità e una protagonista straordinariamente comune.
Di Michael Krell

Dov’è Paul?
I vari flashback sulla partenza di Paul forniscono poche informazioni sull’accaduto e restano vaghi sia il piano, sia la sua esecuzione. Il migliore amico di Paul è stato suo complice, ma non ha fatto l’ultimo passo, è rimasto indietro e non sa dove si trovi ora il fuggitivo. Karin non sapeva nulla dei piani del ragazzo, che l’ha lasciata con molte domande e pochissime risposte. In qualche modo, nel frattempo, a Gittersee la vita continua, fin quando improvvisamente si rompono gli equilibri e qualcosa mette in discussione le relazioni: la migliore amica si allontana, problemi coniugali e di alcol mettono a dura prova la situazione familiare e l’ingenua Karin, con un misto di orgoglio e titubanza, si lascia usare come informatrice dalle autorità locali e comincia finalmente a rendersi conto che anche lei è solo un piccolo ingranaggio di un grande marchingegno.Vita quotidiana in uno Stato totalitario
Il romanzo Gittersee di Charlotte Gneuss è un dramma adolescenziale ambientato in uno Stato totalitario, la DDR, che dietro una facciata borghese sapeva nascondere perfide mostruosità ideologiche. La storia viene presentata dal punto della protagonista, giovane adolescente che parla in prima persona, mentre passano in secondo piano dettagli come il periodo e l’ambiente politico. Il lettore si immerge direttamente nel mondo della sedicenne, nella brutale interferenza di uno Stato “di non diritto” nella quotidianità dei suoi cittadini, nell’aggressività che le pare scontata degli “amici” maschi, nell’indifferenza e nell’ipocrisia di una società elogiata come comunità socialista, nelle ridicole balle degli slogan della propaganda.Eppure, tutto ciò non viene presentato come una sorta di resa dei conti, ma piuttosto come un diario sobrio e rassegnato, e per questo ancora più tragico. Karin non è infelice o impotente: è forte, realistica, riflessiva; non dispera della sua vita, ma si interroga, approfondisce, è curiosa e accorta. Nonostante i suoi vari difetti e debolezze, è un’antieroina che non si può non apprezzare e i suoi laconici racconti dipingono un quadro talmente preciso del suo mondo, che pare di poterlo percepire. Come i luoghi della trama, anche le poche persone restano solo accennate, eppure ne percepiamo la loro presenza e, come direbbe Karin, sono semplicemente là, c’è poco da fare.
Una DDR raccontata
Con questa storia semplice e priva di elementi spettacolari, Charlotte Gneuß riesce a generare una potente esperienza di lettura. Trattandosi di una giovane scrittrice esordiente che affronta un tema più che popolare, per l’editore S. Fischer Verlag la candidatura al Premio tedesco del libro è stata certamente una decisione strategica, ma la successiva nomination nella longlist è stata più che meritata. La voce della giovane Karin continua a riecheggiare nella mente di chi legge, lasciando la sensazione di essere entrati nei suoi panni, percependo con inconsueto realismo come doveva essere stato vivere nella DDR. La stessa Charlotte Gneuß ha conosciuto la DDR solo grazie ai racconti dei suoi genitori e alle innumerevoli interviste che deve aver condotto durante la ricerca del libro, essendo nata a Ludwigsburg solo nel 1992, tre anni dopo la caduta del Muro, nel 1989.
Francoforte, S. Fischer, 2023. 240 pagine
ISBN: 978-3-10-397088-3
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