Incontro online
La ragazza con la Leica

Helena Janeczek
Foto: Chiara Ciccocioppo

Maike Albath incontra Helena Janeczek

Milano Online

Il Goethe-Institut Mailand presenta Helena Janeczek con il suo romanzo La ragazza con la Leica (Guanda 2017).
Dialoga con l'autrice Maike Albath.

"Helena Janeczek ha scritto un romanzo grandioso sulla fotografa Gerda Taro. ...
…Nel libro della Janeczek testimonianze storiche e finzione si intrecciano, guardando alla figura della giovane e seducente donna da tre differenti prospettive. Nella prima parte l'inventore del pace-maker Willy Chardack, irrimediabilmente succube del fascino di Gerda e chiamato "Dackel" (bassotto), fornisce in retrospettiva la sua versione degli eventi. La seconda parte tocca a Ruth Cerf, che intuisce maggiormente le ambivalenze della sua amica Gerda. Il terzo a ricordare è Georg Kuritzkes, nel frattempo residente a Roma dove collabora per le Nazioni Unite: Gerda, il suo amore di gioventù, fece di lui un combattente nella guerra di Spagna. I personaggi, i luoghi e i piani temporali si intrecciano con eleganza e sono incorniciati da un prologo e un epilogo, nei quali una voce narrante entra in dialogo con se stessa, descrive fotografie e riflette sul riavvicinamento. Una stanza degli specchi in cui Janeczek cattura la sua protagonista da un'angolatura sempre diversa. …”
Maike Albath – Süddeutsche Zeitung – 09/03/2020

Helena Janeczek (1964) è nata a Monaco di Baviera da una famiglia ebreo-polacca, vive in Italia da oltre trent'anni. Ha esordito con la raccolta di poesie Ins Freie, edita da Suhrkamp nel 1989.
Nel 1997 pubblica con Mondadori Lezioni di tenebra, la sua prima opera di narrativa in italiano. Il libro, oggi disponibile in nuova edizione da Guanda, affronta a partire dall'esperienza autobiografica, il tema della trasmissione di madre in figlia del tabù della memoria, segnata dalla deportazione della madre ad Auschwitz. Il libro vince il Premio Bagutta Opera Prima e il Premio Berto, e viene elogiato da rinomati scrittori come Lalla Romano ed Erri de Luca. Segue Cibo (Mondadori, 2002), mosaico romanzesco di storie sul rapporto, felice o infelice, di donne (e uomini) con il cibo, il corpo e il bisogno, e sulle memorie ad essi collegate. Nel 2012 è stato ripubblicato Bloody Cow (Il Saggiatore), pamphlet visionario sulla "Mucca Pazza" e tributo a Claire Atkinson, una giovane ragazza inglese vegetariana, una delle prime vittime del morbo.
Le rondini di Montecassino del 2010 (Guanda) è un romanzo che intreccia fiction e non-fiction, collegando tra loro continenti e oscillando tra l'oggi e la battaglia del 1944, per sondare il retaggio della Seconda Guerra Mondiale attraverso le storie dei reduci e dei loro discendenti. Con quest'opera l'autrice ha vinto il Premio Napoli, il Premio Pisa e il Premio Sandro Onofri.
Negli ultimi anni Helena Janeczek ha partecipato a diverse opere collettive: Nell'occhio di chi guarda, scrittori e registi di fronte all'immagine (Donzelli, 2014); Festa del Perdono; Cronache dai decenni inutili (Bompiani, 2014); Milano (Sellerio, 2015); La formazione della scrittrice (Laurana, 2015); Dylan Skyline; dodici racconti per Bob Dylan (Nutrimenti, 2015); Il racconto onesto (Contrasto, 2015); Con gli occhi aperti: 20 autori per 20 luoghi (Exorma, 2016) e L'agenda ritrovata; Sette racconti per Paolo Borsellino (Feltrinelli, 2017).
I racconti La minaccia fantasma (Sellerio) e Pochi gradi di separazione (Feltrinelli) sono disponibili in versione e-book.
Helena Janeczek è co-fondatrice del blog letterario Nazione Indiana. Ha collaborato con Nuovi Argomenti, Alfabeta2 e Lo Straniero e scritto per giornali come La Repubblica, L'Unità, il Sole 24Ore e Pagina 99.
Ha lavorato nell'editoria come consulente per la narrativa straniera. A Gallarate, dove vive con suo figlio e due gatti, organizza il festival letterario SI Scrittrici Insieme.
La ragazza con la Leica (Guanda, 2017) è il suo terzo romanzo, con il quale ha vinto l'ambito Premio Strega 2018.
In Germania il romanzo è stato pubblicato (nella traduzione di Verena von Koskull) con il titolo Das Mächdchen mit der Leica, 2020 Berlin Verlag. Nello stesso anno ha ricevuto il "Premio per la diffusione del libro italiano e della traduzione di opere letterarie" del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

Maike Albath, giornalista, critica di letteratura, autrice, nata nel 1966 a Braunschweig, ha studiato Romanistica e Germanistica presso la Freie Universität Berlin e l'Università degli Studi di Padova. Nel 1996 si è laureata con una tesi sul poeta italiano Andrea Zanzotto. Dal 1993 è giornalista presso la radio Deutschlandfunk. È critica di letteratura e autrice tra le altre, per le testate Süddeutsche Zeitung e Die Zeit. Ha all'attivo molte pubblicazioni sull'Italia.
Premi: 1998 Joachim-Tiburtius-Preis, 2002 Alfred-Kerr-Preis, 2006 Übersetzerbarke dell'associazione dei traduttori di lingua tedesca.

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