Coppie di libri per scuole secondarie di I grado
Supereroi e pirati

Wir sind Superhelden. Fast.

Silke Wolfrum (testo) / Marie Geissler (illustrazioni): Wir sind Superhelden. Fast. | © Tulipan 2020, Monaco di B. “Non si diventa supereroi dall’oggi al domani, bisogna allenarsi”. E per farlo ci vogliono “coraggio, decisione e cervello”. Ecco l’essenza di un’allegra e divertente storia che ha per protagonisti un bambino e il suo papà, con dieci prove di coraggio per supereroi in erba raccontate in altrettanti brevi capitoli. Le frasi sono compatte, lo stile è semplice e ricco di dialoghi, e per questo anche chi è alle prime armi con la lettura o con la lingua riuscirà a gustare i colpi di scena e i giochi di parole. Moritz e il suo papà non solo trascorrono un’estate divertente pur restando a casa in città, ma i due simpatici eroi sono anche in grado di fare autoironia uscendo dai soliti stereotipi. Una lettura divertente, con tanti motivi presi a prestito dalle fiabe, e alla fine tutto è bene quel che finisce bene.

Questo sottile volumetto si presta per lavori di gruppo, perché non appena la trama di fondo diventa chiara (il papà e Moritz non possono partire per le vacanze), i capitoli con le prove di coraggio possono essere letti anche separatamente e trasposti in dialoghi per essere portati in scena, ma si prestano anche ad altre rappresentazioni artistiche. I lettori possono anche inventarsi nuove prove di coraggio e chi ama soffermarsi sulle forme linguistiche troverà pane per i propri denti: come mai ad esempio la burbera vicina, la signora Hammerschmidt, viene chiamata da tutti Jammerschmidt?

Estratto:
tulipan-verlag.de

Mio padre il grande pirata

Davide Calì (testo) / Maurizio A.C. Quarello (illustrazioni): Mio padre il grande pirata | © Orecchio acerbo 2013, Roma; nuova edizione 2017 Il padre dell’io narrante vive lontano e viene a casa una volta all’anno. È un grande pirata che porta con sé storie di mare, racconta di tesori, compagni di ciurma dagli strani nomi come “il Tatuato”, “Salsiccia” e “Libeccio” e una nave chiamata Speranza. Ma la vita reale irrompe sulla scena quando il protagonista deve accompagnare improvvisamente sua madre in Belgio e trova il padre quasi morto in un letto di ospedale. Allora comprende che lui in verità gli ha sempre mentito, è un minatore e c’è stato un grave incidente che ha fatto crollare la miniera, la ciurma non è altro che il gruppo di emigranti italiani e la speranza è quella che in fondo al cuore tutti loro nutrivano: tornare un giorno a casa. Così il bambino scopre un padre che non conosceva e solo alcuni anni dopo, quando la miniera cesserà la sua attività, capirà le bugie del padre e lo accetterà per quello che è.
 
Chi conosce i fatti storici sente nel testo echi della sciagura di Marcinelle, dove l’8 agosto del 1956 una miniera di carbone crollò seppellendo vivi oltre duecento minatori, di cui metà erano italiani. L’albo racconta però sia a livello testuale che iconografico questo rapporto segnato dalla fantasia e dall’ammirazione del figlio nei confronti del padre. La giuria del Deutscher Jugendliteraturpreis ha scritto: “Questo libro convince per l’interazione artistica di testo, tipografia, illustrazioni” e può essere letto a tutte le età.

Premi
 
1° Premio Cento 2014; Premio Orbil 2014; Premio Laura Orvieto 2013-2015; Finalista Premio Scelte di Classe 2014; Finalista Les Incorruptibles 2015; Bibliografia consigliata dal Katholischer Kinder- und Jugendbuchpreis 2015; DIE BESTEN 7 - Bücher für junge Leser (November 2014); Finalista del Deutscher Jugendliteraturpreis 2015 nella categoria libro per bambini.
 
Link

• Davide Calì racconta la sua visita al sito minerario di Marcinelle, che nel 1990 è diventato un museo
• Maurizio Quarello colloquia su quest’albo con i Picturebookmakers

Estratto (in formato PDF)
www.orecchioacerbo.com