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Lingua e linguaggi
Dispute sulla lingua

Ruolo e funzione della lingua sono spesso al centro di accesi dibattiti.
Ruolo e funzione della lingua sono spesso al centro di accesi dibattiti. | © Goethe-Institut e. V./Illustrazione: Tobias Schrank

Quali idee e valori caratterizzano una società? E qual è il nesso tra quest’ultima e il ruolo e l’uso della lingua? Il nostro nuovo editorialista Henning Lobin, direttore dell’Istituto per la lingua tedesca Leibniz, si occupa dei temi più incandescenti della politica linguistica e spiega la grande importanza della lingua per la percezione di sé che ha la società.
 

Di Henning Lobin

È bello approcciarsi a una lingua ed è divertente studiarla, scoprire qualcosa sul Paese e la sua gente, poter parlare con le persone del posto durante un viaggio. È anche vero, però, che la lingua può essere fonte di dispute, controversie e addirittura azioni violente. Non mi riferisco solo all’uso di una lingua, perché è chiaro che un insulto, ad esempio, può generare vivaci reazioni. In politica, l’uso della lingua è strettamente connesso a contenuti politici e attraverso cosiddette Fahnenwörter, letteralmente “parole bandiera” (*) fornisce dei punti di orientamento nell’ambito di un dibattito.

L’attualità della politica linguistica

Anche il ruolo e la funzione della lingua, comunque, sono oggetto di accesi dibattiti: mi riferisco ad esempio al caso delle minoranze linguistiche, ai tentativi di standardizzazione, all’uso della lingua nei media e nei confronti dell’opinione pubblica, nelle istituzioni e nelle scuole o nelle organizzazioni statali nazionali o internazionali. Tutto ciò attiene al concetto di “politica linguistica” nell’accezione più ampia del termine.

Per la lingua tedesca, le questioni di politica linguistica sono particolarmente attuali. Alcune sono state già discusse in passato, anche animatamente, e sono tornate popolari; altre invece sono nuovissime e riflettono le trasformazioni della società. Nei cinque articoli che scriverò in merito nelle prossime settimane, desidero soffermarmi su alcuni aspetti e mostrare cosa si può imparare sul Paese, la sua società e la sua storia quando ci si concentra sulla sua lingua.

Una riforma ortografica molto controversa

Inizierò con il tema dell’ortografia, o meglio, della riforma dell’ortografia tedesca che negli anni ‘90 ha scatenato un dibattito particolarmente acceso e non ancora del tutto concluso. Non è facile capirne il perché, ma in effetti sembra che in nessun’altra lingua l’argomento infiammi gli animi come nel mondo di lingua tedesca.

Il mio secondo argomento sarà l’uso delle parole straniere in tedesco, ultimamente soprattutto inglesi, i cosiddetti anglicismi. La battaglia contro le parole straniere è iniziata già nel XVII secolo, quando l’obiettivo della levata di scudi erano le numerose parole latine; nel XIX secolo è arrivato il turno di quelle francesi, mentre oggi ci si scaglia contro l’inglese, al quale si associa anche una critica agli sviluppi sociali in generale.

Altri due argomenti che tratterò (separatamente, benché siano strettamente correlati) sono da un lato l’uso della lingua tedesca per garantire la parità di genere, e dall’altro la questione “gender”. Nel primo caso mi riferisco all’inclusione del genere femminile nella lingua, mentre nel secondo la diversità di genere in senso più ampio. Com’è noto, nell’opinione pubblica in Germania entrambi gli argomenti sono al centro di accesi dibattiti.

Infine, voglio occuparmi del ruolo ufficiale del tedesco in Germania e in Europa. Perché nella Legge fondamentale tedesca non si dice espressamente che la lingua di Stato è il tedesco? E qual è il suo significato nelle istituzioni UE? Molti chiedono che al tedesco venga riconosciuta maggiore rilevanza e quindi che vengano cambiate le leggi in materia.

Battaglie simboliche

Il fatto che oggi si discuta di tutto ciò dimostra soprattutto una cosa: la lingua viene vista come un elemento importante, se non essenziale, della comunità statale, anche se è fortemente controverso il ruolo che dovrebbe svolgere il tedesco. I dibattiti sul rango e sull’uso della lingua tedesca, quindi, si possono certamente intendere come lotta simbolica sulle idee, sui valori e sulle percezioni che dovrebbero avere acquisire una validità generale nella società.

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(*) N.d.T.: Nella linguistica applicata all’utilizzo politico della lingua si parla in ambito tedesco di Fahnenwörter (parole “bandiera”) in contrapposizione a Stigmawörter (parole “stigma”) per designare espressioni dalla forte valenza simbolica e ideologica. Se identificano un gruppo sociale o politico in forma positiva, si parla di Fahnenwörter (es.: solidarietà, democrazia, libertà), e invece di Stigmawörter (es.: “Überwachungsstaat”, Stato che esercita un potere di sorveglianza e controllo sui cittadini) se l’accezione è negativa. Uno stesso termine può anche rientrare in una categoria o nell’altra seconda di chi lo utilizza o della platea al quale è diretto.

 

Lingua e linguaggi

La nostra rubrica mensile “Lingua e linguaggi” è dedicata alla lingua come fenomeno socio-culturale: come si evolve? Come si pongono gli autori nei confronti della “loro” lingua? Una società come è caratterizzata dalla propria lingua? Si alternano editorialisti e persone con un nesso professionale o di altro genere con la lingua, ognuno dei quali approfondisce un suo tema preferito per sei edizioni consecutive.

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