Mostra fotografica UNSEEN / NON VISTI

Unseen Ausschnitt Foto ©Andrei Liankevich - Grafik UAU Studio

01/02-03/03/2019
mer-sab 10-13 / 16-19

Micamera Milano

Sguardi sull’Europa. Quattro fotografi in viaggio

Mostra fotografica collettiva a cura di Gabi Scardi.

Inuagurazione 31 gennaio 2019,  ore 19.00
con la presenza dei fotografi e della curatrice.
La mostra espone i lavori fotografici di Jutta Benzenberg, Andrei Liankevich, Livio Senigalliesi e Mila Teshaieva, oltre a video e testi scritti dai fotografi stessi e da giornalisti ed esperti che li hanno accompagnati. 
L'esposizione è il risultato finale del progetto del Goethe-Institut Mailand , per il quale i fotografi hanno compiuto, nell'arco di tutto il 2018, viaggi incrociati in aree specifiche di Albania, Bielorussia, Germania e Italia. I viaggi sono stati documentati dal sito omonimo, in una sorta di diario di bordo.

Il progetto “Nell’ombra – Famiglie in Europa” è nato nel 2017 dal desiderio di indagare gli effetti che la rapida trasformazione dell’Europa ha sull’individuo e sul nucleo minimo di ogni società, la famiglia. Si è scelto di mettere a fuoco da una parte la situazione di alcune aree europee fino a poco tempo fa produttive e competitive, ma che nel giro di poco tempo si sono ritrovate in una situazione di dismissione e di crisi. Dall’altra zone rimaste tagliate fuori dall’Europa con conseguenze su economia, sviluppo sociale e prospettive per i giovani.

L’indagine è avvenuta attraverso l’occhio dei quattro fotografi professionisti provenienti da diversi paesi di area europea: Jutta Benzenberg per l’Albania, Andrei Liankevich per la Bielorussia, Livio Senigalliesi per l’Italia e Mila Teshaieva per la Germania. Insieme a loro sono state identificate aree specifiche sulle quali concentrarsi per far emergere vissuti altrimenti sottaciuti: le zone rurali e i piccoli centri in Albania, la vasta palude della Polesia in Bielorussia, l'ex bacino industriale della Sassonia-Anhalt nella Germania dell’Est e le miniere carbonifere in dismissione del Sulcis in Sardegna. Ciascuno di loro ha compiuto uno o più viaggi, sia nel proprio paese che in uno di quello degli altri, con un cambio di prospettiva. Così Livio Senigalliesi e Andrei Liankevich sono stati in Sardegna e in Polesia, mentre Mila Teshaieva e Jutta Benzenberg in Albania e Sassonia.

Ogni fotografo è stato accompagnato nel suo lavoro sul campo da un esperto o da un giornalista dotato di un’approfondita conoscenza della zona, che agevolasse l’avvicinamento e il dialogo con gli abitanti di ciascun luogo, nel rispetto di modi, valori e prassi locali.

I luoghi dei viaggi
Con un‘età media sui 36 anni l’Albania è un paese giovane. Un abitante su tre sotto i 24 anni è senza lavoro. Perdura una forte migrazione all’estero e verso i centri urbani. Le fotografe hanno indagato sulle condizioni di vita nelle regioni rurali e nei piccoli centri, soprattutto di giovani e donne. Sono zone spesso tagliate fuori dai processi di trasformazione e in cui vige ancora in parte il codice d’onore delle leggi consuetudinarie - il Kanun - che ostacolano la modernizzazione.

Nelle zone paludose della Polesia, nel sud della Bielorussia, si trovano in alcune zone rurali lungo i fiumi, insediamenti quasi completamente isolati e tagliati fuori dall‘influenza delle città e della vita moderna. La loro quotidianità è plasmata dalla natura del luogo e da usanze e rituali risalenti in parte ancora al periodo pagano pre-cristiano. I giovani migrano nelle città e la mancanza di possibilità di sviluppo e di prospettive per il futuro influiscono sulle condizioni di vita.

Per la Germania il viaggio delle fotografe si è diretto verso la Sassonia-Anhalt. Alle ultime elezioni politiche del 2017 un terzo dei cittadini ha votato AfD – Alternativa per la Germania. Questa zona è stata il più importante e attivo bacino industriale della RDT, ma dopo la riunificazione è stato dismesso e non ha beneficiato della cd. “ripresa dell’Est”. Tuttora un alto tasso di disoccupazione e la mancanza di prospettive determinano la vita delle famiglie. 

In Italia i fotografi si sono concentrati sulla regione mineraria del Sulcis in Sardegna e sul delicato processo di chiusura delle miniere. Per secoli le miniere hanno determinato la vita delle famiglie. Le ultime speranze dei minatori di oggi e dei sindacati sono riposte negli aiuti dell’Unione Europea, tramite, ad esempio, lo sviluppo e il finanziamento di strategie di riqualificazione. I minatori si sentono profondamente delusi e lottano per la sopravvivenza propria e delle loro famiglie.

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