Rassegna dell’Università “L’Orientale” in lingua tedesca
La rassegna, proposta dall’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale“ in collaborazione con il DAAD e il Goethe-Institut Neapel, è incentrata su film che tematizzano la libertà.
14/3: Sonnenallee
Leander Haussmann, Germania 1999, 94 min.
In "Sonnenallee" si azzarda uno sguardo al passato della RDT. Si tratta di giovani, canzoni e balli proibiti e del grande amore che tutto cambia.
21/3: Who am I – No System is Safe (Chi sono io – Nessuna rete è sicura)
Baran bo Odar, Germania 2013/14, 106 min.
Benjamin è invisibile, non è considerato da nessuno. Ma tutto cambia repentinamente quando conosce a sorpresa il carismatico Max. I due ragazzi molto diversi sono uniti da un interesse comune: crackare i computer degli altri.
28/3: Sascha
Dennis Todorović, Germania 2009/10, 101 min.
La vita alle volte è maledettamente complicata! A maggior ragione, se hai 19 anni, credi “in qualche modo” di essere gay, provieni da una famiglia di immigrati montenegrini e sei tanto perdutamente quanto segretamente innamorato del tuo maestro di pianoforte.
4/4: Die Innere Sicherheit (Sicurezza interna)
Christian Petzold, Germania 2000, 119 min.
Una coppia di ex terroristi vive in clandestinità assieme alla figlia adolescente e sta cercando di costruirsi una nuova identità in Portogallo, quando una distrazione mette tutto a repentaglio.
11/4: Land in Sicht (Terra in vista)
Judith Keil, Antje Kruska, Germania 2012-13, 93 min.
Bad Belzig, da qualche parte in Brandeburgo: tre richiedenti asilo, Abdul, figlio di uno sceicco dallo Yemen, Farid dall’Iran e Brian del Camerun hanno davanti a sé un futuro incerto. Tre destini molto diversi, riuniti nello stesso luogo.
2/5: Kohlhaas oder die Verhältnismäßigkeit der Mittel (Kohlhaas oppure la proporzionalità dei mezzi)
Aron Lehmann, Germania 2012, 90 min.
Nella profonda provincia bavarese la famosa novella „Michael Kohlhaas“ di Kleist deve essere adattata in chiave cinematografica. I produttori però ritirano inaspettatamente i soldi. Senza mezzi gli attori sono costretti ad agire davanti a scene completamente improvvisate. Un film sul fare cinema e sulla forza dell’immaginazione.
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