Film *Rimandato a data da destinarsi: Die Besteigung des Chimborazo
(trad. lett.: L’ascesa del Chimborazo)

Die Besteigung des Chimborazo © DEFA Stiftung

16 marzo 2020
ore 18:00

Napoli, Multicinema Modernissimo

Nell’ambito della rassegna cinema Montagskino – Grandi Speranze

RFT/RDT 1989, 96’
 
Regia e sceneggiatura: Rainer Simon
Fotografia: Roland Dressel
Montaggio: Helga Gentz
Interpreti: Jan Josef Liefers, Luis Miguel Campos, Olivier Pascalin, Pedro Sisa, Monika Lennartz,
Götz Schubert e altri
 
In occasione del 250° compleanno di Alexander von Humboldt (1769-1859)
 
Nel 1802 vicino a Quito, in Ecuador, il 32enne naturalista tedesco Alexander von Humboldt e il botanico e medico francese Aimé Bonpland partono per scalare il Chimborazo, all'epoca considerata la montagna più alta del mondo. Durante il faticoso percorso, Humboldt misura e annota tutto ciò che vede: piante, animali, terreno, rocce, acqua e aria. Ai piedi della montagna, nei villaggi, dormono degli indios, ai quali Humboldt si avvicina con interesse e grande apertura mentale. Lo scienziato rievoca le difficoltà incontrate nella preparazione della spedizione a causa dello spirito gretto dei tedeschi. Nonostante la neve, il freddo, la perdita di orientamento ad altissima quota, i due uomini raggiungono regioni mai esplorate da anima viva.
 
Attraverso numerosi flashback, Rainer Simon racconta la biografia del grande esploratore e scienziato Alexander von Humboldt, la
carriera, l’impegno profuso nella realizzazione di progetti maestosi per il bene dell’umanità, ma perniciosi per la sua stessa salute e, infine, la sua costante ribellione nei confronti delle ristrettezze mentali della Germania dell’epoca.
 
In presenza del regista
 
Rainer Simon è uno dei più importanti registi tedeschi attualmente viventi. Muove i primi passi nel mondo del cinema come assistente di Ralf Kirsten e Konrad Wolf presso gli studi cinematografici della DDR. Nel 1980 mette in scena „Jadup und Boel” (1980), apparso però nelle sale cinematografiche soltanto molti anni dopo. Celebra il suo più grande successo con „Die Frau und der Fremde” (1985), basato sul racconto „Karl und Anna” dello scrittore pacifista Leonhard Frank (1882-1961). Il film vince l'Orso d'Oro alla 35° Berlinale.
 
In collaborazione con Stella Film / Multicinema Modernissimo
 

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