Passeggiata filosofica "Piante e migrazioni"

"Piante e migrazioni" - Passeggiata filosofica con Emanuele Coccia © Goethe-Institut Palermo

Domenica 4 novembre 2018, ore 10:30

Passeggiata filosofica con Emanuele Coccia

Nell’ambito di Cultivons notre jardin - Nuovo ciclo di incontri italo francesi sul mondo di domani organizzato da Institut français Italia

La passeggiata filosofica prevede l’ingresso gratuito alla sala della radice di Palazzo Butera.
Partecipazione gratuita su prenotazione al tel. +39 091 7489995 (lun – sab, ore 9-18), fino ad esaurimento disponibilità.

In linea con il tema guida di Manifesta 12, Il giardino planetario. Coltivando la coesistenza, che deve il suo nome al paesaggista Gilles Clément e affonda le sue radici nel contesto botanico di Palermo per approfondire i temi della migrazione e del cambiamento climatico, Emanuele Coccia affronterà la questione della sensibilità vegetale intesa come forma di comunicazione, e il nuovo approccio che lega l’uomo ad altre specie viventi. A lungo limitata ad un approccio ecologico, la riflessione sul rapporto tra l’uomo e le piante è stata oggetto di molti studi recenti. Basandosi sulle nozioni di mescolanza, circolazione e trasformazione degli esseri e sulle proposte di Bruno Latour e di Christopher Stone circa il riconoscimento delle piante come soggetti politici, Emanuele Coccia proverà a tracciare una nuova mappa del mondo partendo dalla capacità degli uomini di migrare e affrancare l’essere umano dalle nozioni di popolo e territorio, proprio come fa Gilles Clément con le piante vagabonde.

Emanuele Coccia è un filosofo italiano. Specialista di filosofia medievale e di Averroè, insegna all’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS, Parigi) dal 2011. I suoi libri si confrontano con il nostro rapporto con la realtà: La vita sensibile (Il Mulino, 2011), Il bene nelle cose (Il Mulino, 2014), sull’estetica della pubblicità.
Ha pubblicato nel 2016 La vie des plantes. Une métaphysique du mélange, presso Payot et Rivages (La vita delle piante. Una metafisica della mescolanza, Il Mulino, 2017).

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