Giallo notte

Giallo notte Bild: © Goethe-Institut Palermo
Giallo notte

Rassegna di film europei sul genere horror e fantastico

"Finché i film continueranno a stimolare le emozioni basilari dell’essere umano, esisteranno film horror. La tecnologia del cinema si evolverà, così come il modo in cui vedremo il prodotto finito, ma la nostra vulnerabilità, il nostro terrore dell’ignoto e i nostri incubi non spariranno. Queste forze irrazionali del caos saranno sempre sopraffatte da un genere cinematografico definito dalla purezza del suo impatto emotivo." Rough Guide to Horror Movies

Gli istituti di cultura e lingue straniere attivi a Palermo (Goethe-Institut, Institut français, Instituto Cervantes), in collaborazione con l’associazione SudTitles Palermo, presentano Giallo notte, una rassegna di film europei sul genere horror e fantastico, che si svolgerà ogni martedì sera, dall’11 giugno al 23 luglio 2019, sulla terrazza dell’Institut français di Palermo.

Questa rassegna di sette film nasce da una duplice considerazione. Da un lato esiste da oltre vent’anni un cinema fantasy e horror europeo di alta qualità, qualunque sia la sua forma (home invasion, survival horror, slasher, snuff, cannibal, found footage, giallo, gotico, thriller, splatter…), e il suo successo, che varia a seconda del paese.
Se il cinema fantastico e horror ha conosciuto una vera e propria rinascita in Spagna negli anni Novanta, sotto l’impulso dei giovani cineasti Alejandro Amenábar, Nacho Cerda, Jaume Balagueró e Alex de La Iglesia, tutti segnati dalla controcultura e dal cinema di genere americano, la sua diffusione è più limitata e contrastata in Francia (dove sono però nati alcuni maestri del cosiddetto newhorror: Pascal Laugier, Xavier Gens), in Germania (dove cominciano a imporsi giovani autori come Till Kleinert e Lukas Feigelfeld, che sarà presente in occasione della proiezione del suo Hagazussa​) e in Italia, dove registi coraggiosi continuano a mantenere viva una tradizione sulle rovine di un glorioso passato (è il caso del friulano Lorenzo Bianchini) quando altri usano il genere per denunciare la situazione politica del paese (Luna Gualano con Go home – A casa loro).

Dall’altro lato questo genere "cattivo" è quasi sempre escluso dalla programmazione degli istituti culturali stranieri. Come se il cinema d’autore, ambito privilegiato della programmazione cinematografica degli istituti, fosse incompatibile con il genere horror. Va invece da sé che oggi, come in passato, – anche se il genere, come altri del resto, non manca di scorie – il cinema d’autore sia presente anche nell’horror, e che abbia ancora qualcosa da dirci sul cinema (la paura è uno dei principali combustibili della settima arte fin dalle sue origini) e sullo stato del mondo.

Se i film dell’orrore si sono oggi affermati nelle sale cinematografiche al punto da rendere questo genere così provocatorio e inquietante molto mainstream, è anche vero che accanto ad opere pensate più per il mercato, emergono affascinanti lavori autoriali che offrono esperienze orrorifiche ben più radicali e incisive. Perché i migliori film horror sono quelli che fanno leva sulla paura per comunicare altro. Coloro che manipolano un sentimento forte e primario per servire meglio la loro narrazione, analizzano i problemi e le ansie del nostro mondo utilizzando miti comuni e terrificanti. È alla visione di film di questo genere che la rassegna invita.

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