Mostra nell’ambito del progetto Transcultural Attentiveness L’inarchiviabile

L'inarchiviabile © Goethe-Institut Italien | Grafica: Massimiliano Emili

Prorogata fino al 18/05/2022

Roma, KunstRaum Goethe

Radici coloniali strade decoloniali

Inaugurazione: martedì 26 ottobre 2021, ore 18-21
ore 19: artist talk alla presenza degli artisti e delle curatrici

con traduzione simultanea IT/DE


Le tracce e le eredità del colonialismo continuano a infestare la nostra quotidianità come dei fantasmi assenti-presenti, non solo nei musei, nelle architetture o nell’odonomastica, ma dentro la nostra quotidianità, nelle nostre case, nel nostro modo di parlare, nei nostri affetti più profondi. L’aspetto più potente di questo processo è la sua apparente trasparenza, la sua quasi invisibilità, legata alla percezione di una abitudinarietà che fa da sfondo al nostro vivere quotidiano.

L’inarchiviabile, un progetto del Goethe-Institut Rom a cura di Viviana Gravano e Giulia Grechi, espone le opere di Luca Capuano / Camilla Casadei Maldini, Leone Contini, Binta Diaw, Délio Jasse ed Emeka Ogboh. Artiste e artisti hanno lavorato intorno ai temi delle ritornanze e delle iconografie coloniali e neo-coloniali. Luca Capuano / Camilla Casadei Maldini e Délio Jasse hanno prodotto lavori ad hoc per la mostra, realizzati in site specific all’interno dei depositi del MuCiv Museo delle Civiltà, che ospitano le collezioni dell’ex Museo Coloniale di Roma, e all’interno della collezione fotografica ISIAO conservata alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
 
In collaborazione con:
  • Routes Agency
  • MuCiv Museo delle Civiltà di Roma
  • AMM Archivio delle Memorie Migranti

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