Letteratura Lettura di Marion Poschmann e Paola Del Zoppo

Marion Poschmann e Paola Del Zoppo da sn a ds: Marion Poschmann, Foto © Heike Steinweg Crespo; Paola Del Zoppo, Foto © privata

Giovedì 24 novembre 2022, ore 18:30

Roma, Auditorium del Goethe-Institut

Moderazione: Camilla Miglio e Matteo Iacovella

“Tante forme ha il mostruoso e niente è più mostruoso dell’uomo” (trad. Del Zoppo) è la frase presa dall'Antigone di Sofocle nella traduzione di Hölderlin posta in epigrafe alla prima poesia della più recente raccolta di Marion Poschmann, Nimbus (Suhrkamp, 2020). La compresenza di mito e cultura umana si manifesta in immagini straordinariamente esatte della natura e in sottili evocazioni poetiche che riflettono, attraverso la forma, lo sguardo sul mondo.
Poschmann si interroga sulla posizione del suo io lirico rispetto alla natura e riesce, in modo particolare nella sua ultima raccolta, a renderlo parte integrante degli eventi naturali, siano essi creativi o distruttivi. Nella sua poetica, Poschmann passa al setaccio le più varie fonti scientifiche e non: dalle riflessioni filosofiche, come il concetto kantiano di sublime, alla biologia, la crisi climatica e l’estinzione delle specie animali. Affrontare gli sconvolgimenti nell’ecosistema ambientale significa anche interrogare le forme metriche, per rendere la poesia specchio di movimenti naturali e umani, spesso compresenti, amalgamati. Così, in Geliehene Landschaften (Suhrkamp, 2016), il testo-paesaggio assume la forma del giardino orientale, in cui gli elementi ambientali arricchiscono il soggetto e viceversa. Nell’era dell’Antropocene, scrivere della natura significa anche evocarne il ricordo, richiamare un ambiente idillico in absentia, cioè a partire da una condizione presente compromessa, “perturbata”. Questa procedura, nella sapiente penna di Poschmann, diventa una vera e propria tecnica compositiva attraverso la quale concepisce un habitat inedito in cui etica ed estetica, particolare e universale si intersecano.
L’incontro del 24 novembre metterà in luce gli aspetti compositivi, poetici e paesaggistici della poesia di Marion Poschmann, anche grazie alle letture di un corpus scelto e all’intervento di Paola Del Zoppo, che ha tradotto Paesaggi in prestito e Nimbus.

Marion Poschmann
Nasce a Essen e studia germanistica e slavistica all'Università di Bonn per poi specializzarsi a Berlino, dove attualmente lavora e vive. Fa parte dell’Accademia delle scienze e della letteratura, dell’Accademia tedesca di lingua e letteratura, dell’Akademie der Künste di Amburgo e del Centro Pen Germania. Ha sperimentato moltissimi generi tra cui saggi, racconti, romanzi e poesie pubblicando molte opere tra cui: Baden bei Gewitter (2002), Schwarzweißroman (2005), Cani dal cielo (Cairo Publishing 2009, traduzione di Margherita Belardetti, tit. originale Hundenovelle, 2008), Die Sonnenposition (2013), Le isole dei pini (Bompiani 2019, traduzione di Dario Borso, tit. originale Die Kieferninseln, 2017); Verschlossene Kammern (2002), Grund zu Schafen (2004), Geistersehen (2010) e Paesaggi in prestito (Del Vecchio Editore 2020, cura e traduzione di Paola Del Zoppo, tit. originale Geliehene Landschaften 2016) per cui è stata insignita nel 2017 del Deutscher Preis für Nature Writing, dedicato alla letteratura della natura. Vincitrice del Premio Roma Villa Massimo 2004, autrice versatile, ha ottenuto premi prestigiosi per la prosa e la poesia come il Peter Huchel Preis, l’Ernst Mesiter Preis e il Berliner Literaturpreis. Inoltre, nel 2019 è stata inserita nella shortlist del Man Booker International Prize con il romanzo Le isole dei pini.

Paola Del Zoppo
Critica letteraria, germanista e traduttrice. Insegna letteratura tedesca all'Università della Tuscia e Lingua e traduzione nelle Università LUMSA e a Siena-Arezzo. Si occupa di teoria della letteratura e teorie della lettura – in particolare di metalessi letteraria – e delle intersezioni tra letteratura e Social studies, di poesia e letteratura europea contemporanea e di didattica della letteratura e critical literacy anche con progetti nelle scuole sponsorizzati dalla LUMSA. Dal 2012 dirige la collana Poesia per Del Vecchio Editore in cui compaiono i volumi di Marion Poschmann tra altri eccellenti autori internazionali. È membro di diverse società scientifiche internazionali, traduce con regolarità poesia, saggistica, fumetto e narrativa letteraria dal tedesco e dall'inglese per diverse case editrici (Gwyneth Lewis, Lutz Seiler, Ron Padgett, Sibylle Lewitscharoff, Laura Freudenthaler, Anke Kuhl e altri) dal 2004.
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