Leggere la città – Architettura delle biblioteche in Germania
Un’iniziativa della Humboldt-Bibliothek di Berlino con il sostegno del Goethe-Institut Italien
Nel 2013 e nel 2015, con il sostegno del Goethe-Institut Italien, l’architetto italiano Fabio Barilari ha viaggiato attraverso diverse città tedesche realizzando una serie di disegni nei quali ha interpretato l’architettura delle città e delle biblioteche del luogo. L’esposizione propone una selezione di suoi lavori corredati da informazioni, brevi interviste con i direttori delle biblioteche ed estratti di conversazioni con gli utenti.
La mostra potrà essere visitata
fino al 4 novembre 2017 durante gli orari di apertura della Humboldt-Bibliothek: lun–ven ore 11:00–19:00, sab ore 11:00–16:00
Fabio Barilari
Nato nel 1967 a Roma, dopo la maturità classica si laurea in architettura con lode e pubblicazione della tesi. Dal 1989 collabora come free-lance con diversi noti studi di architettura, tra cui quello di Riccardo Morandi e Massimiliano Fuksas.
Nel 1996 fonda FBA – Fabio Barilari Architetti, studio specializzato in progettazione architettonica che spazia dall’urbanistica all’edilizia residenziale, passando per l’interior design.
FBA ottiene numerosi riconoscimenti e pubblicazioni, sia nazionali, sia internazionali; in particolare il primo Premio INARCH nel 2000 e nel 2010. Lo studio partecipa nel 1999 alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo a Roma, nel 2000 e nel 2012 alla Biennale. Nel 2012 è selezionato tra i rappresentanti dell’Ordine degli Architetti di Roma per la Triennale di Architettura di Sofia.
Barilari insegna architettura e design all’Università La Sapienza, alla Cornell University, alla Iowa State University e all’Arcadia University di Roma.
Nel 2013 presenta una mostra personale al Chiostro del Bramante, Roma, intitolata Il senso delle cose. A Madrid nel 2012 espone Cuadernos de Viaje – GeoPlaneta, mostra allestita da Lonely Planet Spagna.
Pubblica illustrazioni in Sketch City, Hong Kong 2015, nella rivista di fumetti Animals e nella rivista musicale Follow That Dream.
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