Newsmaker Lab
Programma

Venerdì 4 maggio

Ore 10–13: Pane, media e fantasia

Corso di filmaking all’interno del progetto alternanza scuola-lavoro promosso da Aibi.


Ore 19: Il newsmaker – talk e case history

Parte I: PROGETTI, SOCIAL MEDIA E NEWSMAKER
Con Valerio Nicolosi, Max Sabini, Simona Anedda, Angelica Massera ed Enrico Farro

Valerio Nicolosi
: Lo zaino del newsmaker
Il newsmaker può fare tutto da solo? Uno zaino e un unico professionista possono sostituire il lavoro che un tempo era appannaggio di un’equipe di persone. Quali sono i pro e quali i contro?
Valerio Nicolosi è un filmaker freelance che ha lavorato con Sky, Reuters e con le maggiori testate internazionali. Specializzato in reportage a sfondo sociale.

Max Sabini: Scrivere con le immagini – sei un newsmaker e non lo sai
Qual è il programma più semplice che tutti sappiamo usare su un computer? Un programma di scrittura. Può succedere la stessa cosa con un software di montaggio video professionale? Secondo Max Sabini sì, se si usa Final Cut X, che ha scelto la semplicità come suo punto d’arrivo.
Max Sabini è un Apple Certified Trainer di Final Cut X. Da oltre 20 anni si occupa della realizzazione di contenuti audiovisivi per televisioni ed eventi dal vivo.

Simona Anedda: In viaggio con Simona
Simona è essa stessa una notizia. Malata di SM (sclerosi multipla) costretta su una sedia a rotelle alla quale applica un dispositivo elettrico che le permette di essere più indipendente. Simona ha realizzato un viaggio in India/Nepal e Indonesia sfidando il parere di medici e amici. Il suo coraggio è stato documentato (da lei e da interlocutori reclutati al momento) sulla pagina “In viaggio con Simona” con foto, video e articoli.

Angelica Massera: Quando il newsmaker fa ridere
La satira passa per il racconto fulminante del presente mischiando finzione e realtà, parodia e dramma. Come nasce un video con centinaia si migliaia di visualizzazioni? I contenuti cambiano a seconda delle piattaforme sulle quali ci si muove?
Angelica Massera è una webstar specializzata in satira sociale e di costume. "Tipi di mamme che accompagnano i figli a scuola" ha ottenuto 13 milioni di visualizzazioni. L’estate scorsa è approdata coi suoi video su Rai 1, nel programma Quelle brave ragazze.

Enrico Farro: La bellezza e il racconto delle notizie per immagini
Di chi è erede il filmaker. Operatore? Giornalista? Regista? La differenza tra filmaker e newsmaker. L’impegno culturale di chi cerca di raccontare le notizie con creatività.
Enrico Farro è Presidente dell’Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker Italiani. Collabora stabilmente con Rai Uno.


Parte II: MOBILE JOURNALISM
Con Bianca-Maria Rathay, Bernhard Lill, Claudio Lavanga e Lucia Pappalardo

Bianca-Maria Rathay
(Germania): Mobile Journalism
Cos’è il mobile journalism. Perché un giornalista nell’era contemporanea deve saper produrre e realizzare il suo videoracconto.
Bianca-Maria Rathay lavora come mobile video producer e giornalista freelance. Aiuta le agenzie di PR e di marketing, istituzioni pubbliche e piccole imprese nella creazione di contenuti per il mercato digitale.

Bernhard Lill (Germania): Rielaborare le storie giornalistiche per la rete
Il racconto giornalistico cambia a seconda del mezzo in cui lo si distribuisce? Quali sono le caratteristiche che deve avere un giornalista per non farsi sorpassare e travolgere dal flusso delle notizie che circolano in rete.
Bernhard Lill lavora come giornalista freelance e trainer. Dal 2010 si occupa di social media, digital storytelling e mobile journalism, indagando quale sia il modo migliore di rielaborare le storie giornalistiche per la rete.

Claudio Lavanga (NBC Rome): Euronews, NBC News e il Mojo: un nuovo modello di giornalista
Come una televisione internazionale come Euronews, tradotta in 12 lingue, che arriva in più di 400 milioni di case, punta sul mobile journalism. Cosa fa per aggiornare i suoi reporter e corrispondenti, in che modo valorizza i contenuti realizzati interamente in mojo (sia registrati che in diretta). Perché credere nel mobile journalism? E soprattutto, qual è la differenza tra realizzare un servizio tradizionale e un servizio mojo?
Claudio Lavanga è corrispondente di NBC News e Euronews dall’Italia.

Lucia Pappalardo: Un bassotto a Berlino – la leggerezza di girare con un telefonino e un cane
Quando la tecnica si fonde col contenuto. Perché realizzare un video con uno smartphone trasforma il contenuto. La leggerezza del mezzo di ripresa diventa un punto di forza anche nella narrazione. Lucia Pappalardo lo ha utilizzato insieme al suo bassotto Metallo per raccontare gli italiani a Berlino per il Goethe-Institut.
Lucia Pappalardo è docente di Scrittura Creativa alla Scuola Omero, Segretario Generale Associazione Nazionale Filmaker e Videomaker Italiani. Filmaker e giornalista freelance. Attualmente collabora con Uno Mattina e Buongiorno Benessere su Rai Uno.


Parte III: NEWSMAKER E GIORNALISTA: SFIDA O ALLEANZA?
Con Christian Ruggiero, Ellen Trapp, Germana D’Orazio e Giovanna Pancheri

Christian Ruggiero (La Sapienza
): Studiare da newsmaker
Cosa pensano gli studenti universitari dei newsmaker. E l’università riesce a stare al passo coi tempi? Christian Ruggiero, che incontra tutti i giorni aspiranti creatori di notizie della nuova generazione che ha ancora voglia di passare per i percorsi accademici, ci fa un punto della situazione.
Christian Ruggiero è docente di Giornalismo Radiotelevisivo all’Università La Sapienza di Roma.

Ellen Trapp (ARD Rom): Il flusso redazionale e social media
Le notizie passano sempre più spesso per i social media. Ma come si comportano le redazioni di radio, giornali e televisioni mainstream? Analisi del flusso delle notizie da entrambi i lati. Come si ricevono e si arricchiscono questo tipo di notizie. E anche, in generale, quando si è di fronte a una notizia tradizionale, come si veicola? Su quale social va raccontata per prima e in che modo?
Ellen Trapp è corrispondente da Roma per la televisione pubblica tedesca ARD.

Germana D’Orazio (ODG Abruzzo): Esiste ancora il giornalista tradizionale?
Col newsmaker alle calcagna il giornalista tradizionale tenta di tenersi aggiornato. Rincorsa disperata o reale possibilità di aggiornamento?
Germana D’Orazio lavora in tv dal 1994, come coordinatrice e direttore di diverse reti locali. È stata redattrice per il Messaggero. Organizza corsi di formazione per giornalisti all’Odg dell’Abruzzo.

Giovanna Pancheri (in collegamento Skype): La tv satellitare e i newsmaker
Come si muovono le televisioni mainstream nell’era dei newsmaker. Come è cambiata la diretta da 3 anni a questa parte. Come è cambiato il racconto. Appronfimento e trovare le notizie si può fare mentre succedono le cose. Come interagire coi social media durante disastri e terrorismo.
Giovanna Pancheri è corrispondente dagli Stati Uniti per Sky Tg 24.Le agende politiche passano per twitter.

Moderazione: Giorgio Zanchini (Radio Rai Uno)
Giornalista e conduttore radiofonico, attualmente conduce Radio Anch’io, programma di punta di Radio Rai Uno. Dirige il festival del giornalismo culturale di Urbino e Fano. Ha scritto diversi testi sulla comunicazione, il suo ultimo libro è “Leggere, cosa e come. Il giornalismo e l'informazione culturale nell'era della rete”.
 

Sabato 5 maggio – I Workshop

Ore 10–13: Mobile Radio Maker – Si può costruire una stazione radio con uno smartphone?

Andrea Borgnino e Lucia Pappalardo
Quali sono le app che trasformano il tuo telefono in un’emittente radiofonica? Quali le accortezze? Come gestire una diretta. Come pubblicizzare il proprio programma radiofonico. Quali musiche utilizzare. Quando è il caso di dotarsi di microfoni aggiuntivi. E il podcast, come lo realizzo? Quand’è che la radio si fortifica col video e viceversa? Come interagisco coi social network. Cosa fa di me uno speaker. Quali sono le risorse copyleft per arricchire i propri contenuti.

Ore 15–16: 7 consigli per guadagnare con lo smartphone 

Bianca-Maria Rathay (workshop in inglese)
Al giorno d’oggi qualsiasi azienda, istituzione o testata ha bisogno di materiale per i suoi canali digitali. Lo smartphone è lo strumento ideale per realizzare contenuti e video in maniera efficiente e professionale. Negli ultimi quattro anni Bianca-Maria Rathay ha sfruttato al meglio il vantaggio dello smartphone per realizzare contenuti e video da mobile per diverse branche, come musei, università, banche, riviste online, agenzie per i social network, per citare sono solo alcuni dei settori che permettono di guadagnare denaro con i telefonini di ultima generazione. In quest’intervento la Rathay offre 7 consigli che nascono dalla sua esperienza e mostra con degli esempi in quali campi produrre contenuti da mobile.

Ore 16–17: Mobile journalism: le app che i redattori dovrebbero conoscere

Bernhard Lill (workshop in inglese)
Nel 2010 il New York Times ha suscitato scalpore per aver pubblicato in prima pagina quattro foto di guerra. A far notizia però, più che i contenuti in sé, è stato che le foto pubblicate erano state fatte con un iPhone e l’app Hipstamatic. Oggi anche le emittenti pubbliche tedesche utilizzano contributi realizzati con lo smartphone dagli stessi giornalisti, che girano filmati per il web e registrano interviste condividendole poi direttamente online. I reporter lavorano con i telefonini per fare le dirette sui social network che gestiscono, scrivendo e pubblicando immediatamente i testi. Quali sono le app che vanno per la maggiore tra i giornalisti? Qual è la migliore per gli iPhone, quale funziona su Android? Quali sono le più adatte per le interviste o per realizzare grafiche interattive? E come si possono utilizzare al meglio gli smartphone in redazione? Ecco le domande che abbiamo rivolto al giornalista e formatore Bernhard Lill: nel suo contributo troverete tutte le risposte. 

Ore 17:30–20:30: Le immagini del newsmaker

Valerio Nicolosi ed Enrico Farro
Le immagini sono lo strumento di comunicazione più potente nell’era attuale. Il linguaggio, l’attrezzattura, i contatti e la metodologia di lavoro. Quali sono le differenze di realizzazione di un video o di una fotografia usando uno smartphone o uno strumento più professionale? Cosa rende professionale un newsmaker? Si può fare veramente tutto da soli? Come farlo e a quali rischi si va incontro? Come fare della solitudine un punto di forza? Scelta dell’attrezzatura.

Iscrizione online  

bianca-maria rathay

Bianca-Maria Rathay lavora come mobile video producer e giornalista freelance. Ha svolto attività di volontariato come redattrice per la tv e ha lavorato tra l’altro come redattrice di cronaca online, prima di mettersi in proprio nel campo della produzione mobile con la fondazione di So Handy nel 2014. Bianca-Maria aiuta le agenzie di PR e di marketing, istituzioni pubbliche e piccole imprese nella creazione di contenuti per il mercato digitale. Il suo lavoro spazia dalla produzione di video al taglio, passando per lo storytelling fino ad arrivare in particolare ai corsi di formazione.

 

Bernhard Lill

Nato nel 1968 a Osnabrück, Bernhard Lill lavora come giornalista freelance e trainer. Dal 2010 si occupa di “social media”, “digital storytelling” e “mobile journalism”, indagando quale sia il modo migliore di rielaborare le storie giornalistiche per la rete. Collabora inoltre con le redazioni nella pianificazione e nell’attuazione di strategie digitali specifiche per l’uso dei social network.
Tra i committenti di Lill troviamo quotidiani e università, la Deutsche Welle (DW), l’Accademia per la Pubblicistica, l’Associazione Nazionale dei Giornalisti Tedeschi, il Ministero della Comunità Germanofona del Belgio, la fondazione Warentest e ditte come Allianz, EON e ThyssenKrupp.
Dal 1998 fino alla fine del 2009 Lill ha lavorato sprattutto come reporter e redattore di viaggio, in un primo momento come dipendente delle riviste Brigitte e Max, dal 2002 come freelance perStern, Zeit e per la rivista di viaggi ADAC, scrivendo i suoi articoli da 16 paesi in quattro continenti. Ha compiuto il suo percorso formativo giornalistico da redattore della durata di un anno e mezzo  nel diciannovesimo corso della scuola di Amburgo “Henri Nannen”, la scuola per giornalisti della casa editrice Gruner + Jahr (dal 1996 al 1997).