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Festival del cinema tedesco a Roma
Un sogno che si è avverato

Proiezione di Freies Land (Free Country), film di inaugurazione del I Festival del Cinema tedesco a Roma, il 26 giugno 2021.
Proiezione di Freies Land (titolo internazionale: Free Country), film di inaugurazione del I Festival del Cinema tedesco a Roma, il 26 giugno 2021. | © Goethe-Institut Rom | Foto (dettaglio): Francesco Cicconi

“Un sogno che si è avverato”. Le parole sono dell’Ambasciatore tedesco in Italia Viktor Elbling e il sogno di cui si parla è la prima edizione del Festival del cinema tedesco a Roma, inaugurato il 26 giugno con la proiezione alla Casa del cinema di Villa Borghese del film di Christian Alvart Freies Land (Free Country), reduce dai più prestigiosi festival mondiali. 

Di Giovanni Giusti

“Il cinema fa conoscere attraverso l’arte cosa succede davvero nei Paesi” ha detto l’Ambasciatore nel suo breve intervento prima del film “ed è un importante strumento di trasporto della cultura”.
 
Tra gli ideatori dell’iniziativa, oltre l’Ambasciata e German Film, l’ente che promuove all’estero il cinema tedesco, presente con la direttrice Simone Baumann, anche il Goethe-Institut. Il direttore in Italia Joachim Bernauer ha tenuto a sottolineare quanto l’Istituto sia impegnato per il cinema, con “la sua enorme cineteca, che fa sì che si costituisca la più grande platea nel mondo per il cinema tedesco”. E molto soddisfatto è anche il direttore della Casa del Cinema Giorgio Gosetti, “li abbiamo corteggiati a lungo per arrivare a questo festival”, dice riferendosi agli esponenti tedeschi presenti, prima che si spengano le luci del teatro all’aperto intitolato al regista Ettore Scola, pieno al limite di quanto consentito dalle restrizioni anti Covid.

FreIES LAND

Freies Land (titolo internazionale: Free Country) è un thriller potente e cupo, ben rappresentato dalle acque torbide e paludose che fanno da sfondo a molte scene. Nella Germania post riunificazione del 1992, due poliziotti, uno proveniente dall’Est e l’altro dall’Ovest, sono assegnati al caso di due sorelle adolescenti scomparse da una cittadina del Nord-est del Paese. Oltre alle difficoltà dell’indagine i due si dovranno scontrare, e lo spettatore insieme a loro, con tutte le differenze che provengono dalle loro storie personali, con l’ostilità della gente, con le scorie della riunificazione.
  • L'Ambasciatore tedesco Viktor Elbling all'inaugurazione del I Festival del Cinema tedesco a Roma, il 26 giugno 2021. © Goethe-Institut Rom | Foto: Francesco Cicconi
    L'Ambasciatore tedesco Viktor Elbling all'inaugurazione del I Festival del Cinema tedesco a Roma, il 26 giugno 2021.
  • Il direttore del Goethe-Institut Italien Joachim Bernauer all'inaugurazione del I Festival del Cinema tedesco a Roma, il 26 giugno 2021. © Goethe-Institut Rom | Foto: Francesco Cicconi
    Il direttore del Goethe-Institut Italien Joachim Bernauer all'inaugurazione del I Festival del Cinema tedesco a Roma, il 26 giugno 2021.
  • Da sinistra a destra, l'Ambasciatore tedesco Viktor Elbling, l'attore Felix Kramer, la direttrice di German Film Simone Baumann e il direttore del Goethe-Institut Italien Joachim Bernauer. © Goethe-Institut Rom | Foto: Francesco Cicconi
    Da sinistra a destra, l'Ambasciatore tedesco Viktor Elbling, l'attore Felix Kramer, la direttrice di German Film Simone Baumann e il direttore del Goethe-Institut Italien Joachim Bernauer.
  • Sul palco il giornalista Enrico Magrelli con l'attore Felix Kramer e l'interprete. © Goethe-Institut Rom | Foto: Francesco Cicconi
    Sul palco il giornalista Enrico Magrelli con l'attore Felix Kramer e l'interprete.
  • Il pubblico alla proiezione del film inaugurale, Freies Land (Free Country). © Goethe-Institut Rom | Foto: Francesco Cicconi
    Il pubblico alla proiezione del film inaugurale, Freies Land (Free Country).
Alla proiezione era presente Felix Kramer, uno dei due protagonisti insieme a Trystan Pütter, cha ha dato vita a Markus, controverso ex agente della polizia segreta della Germania Est. Kramer è stato intervistato alla fine del film dal giornalista Enrico Magrelli, moderatore della serata. “Quando ho letto il copione, la storia mi ha avvinto” ha detto Kramer “perché è una sorta di metafora della riunificazione della Germania. I due poliziotti sono obbligati a collaborare, ognuno lo fa con la sua personalità, ma alla fine il risultato sarà positivo”. Inevitabile, a conclusione dell’evento, la domanda di Magrelli sulla celebratissima serie televisiva Dark, di cui Kramer è stato tra gli interpreti. “Siamo stati solo noi spettatori a non capire niente?”, con l’ironica risposta di Kramer che, forse, cerca di rassicurare chi l’ha vista: “di Dark sono stato spettatore quanto voi”.
Sul palco l'attore Felix Kramer, presente all'inaugurazione. Sul palco l'attore Felix Kramer, presente all'inaugurazione. | © Goethe-Institut Rom | Foto: Francesco Cicconi Il Festival si conclude il 29 con Curveball di Johannes Naber, tratto da una storia vera sugli eventi che hanno portato alla guerra in Iraq.

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