Elisa Maron: Johannes Brahms – Intermezzo Op. 117 n. 2
Massimiliano Seggio: Dmitrij Dmitievič Šostakovič – Preludio e Fuga Op. 81 n. 4 in Mi minore
Silvia Riccobono: Jean Sibelius – Allegro Moderato dalla Sonatina Op. 67 n. 1
Massimiliano Seggio: Nils Frahm – Hammers
Alessandro Lattuca “Sasha Iarkij”: Arvo Pärt Für Alina
Antonio Schillaci: Franz Schubert – Andantino dalla Sonata D. 959
Tutti: Orgia Musicale
Con la partecipazione straordinaria delle ballerine della scuola
Studio Danza2, diretta da
Angela Abbigliati:
Alessandra Argento,
Gaia Costantino e
Rita Gambino / coreografia
Patrizia Veneziano costumi
Gabriella Campagna
Ancora una volta la città s’è fatta estranea, pericolosa. Fridolin non vuole tornare a casa. Una musica indemoniata lo trascina in un caffè, qui incontra un vecchio compagno dell’università. Nachtigall: «chi altri se no?». Il gioviale e spiantato compagno d’un tempo ora è diventato un pianista. Tra racconti e risate, si riaccende lo spirito cameratesco e, forse proprio per mettere alla prova se stesso, Fridolin convince l’amico a portarlo con sé a una festa in maschera segretissima.
Per prima cosa ha bisogno di un costume. Gibiser, il mascheraio, lo accoglie nella sua bottega misteriosa e sinistra, frequentata da personaggi equivoci. Ottenuto il costume adatto, non può più tirarsi indietro. Una carrozza nera e senza insegne è venuta a prendere il pianista, Fridolin la seguirà a distanza fino a una villa fuori città, la parola d’ordine per entrare è “Danimarca”, l’avventura è iniziata.
In omaggio alla città di Palermo, che si appresta a diventare
Capitale italiana di Cultura, il
Goethe-Institut e
Ars Nova presentano un concetto innovativo di teatro: lo
Stadtspiel ideato e diretto da Rosario Tedesco e interpretato da Pasquale di Filippo.
Palermo si confronta con la Vienna letteraria di Arthur Schnitzler e con il suo testo più celebre, dando vita a un esperimento di citytelling in cui lo spazio scenico esce dal “teatro” e investe la città con cinque appuntamenti che si svolgeranno per tutto l’arco del mese di dicembre nell'ambito della sezione Palermo per il futuro di Ballarò d’autunno 2017.
Se con il
Kammerspiel di inizio Novecento l’opera teatrale veniva rappresentata in ambienti piccoli e raccolti, in cui la distanza tra pubblico e attori si riduceva al minimo, ora con lo
Stadtspiel (letteralmente “teatro da città”), gli ambienti della recitazione si dilatano su diversi luoghi metropolitani e gli stessi abitanti diventano protagonisti dell’azione scenica.
Il riadattamento teatrale della novella di Schnitzler diventa un itinerario inconsueto attraverso Palermo. Cinque “quadri” scompongono la storia dei coniugi Fridolin e Albertine, trasferendola all’interno di luoghi fortemente simbolici: un teatro, un museo, un archivio storico e il conservatorio di musica.
Gli spettatori saranno coinvolti in prima persona: dovranno riconoscersi attori, comparse, comprimari, protagonisti di un’azione che non prevede la possibilità della distanza.
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