Stadtspiel Doppio sogno per Palermo - Il sogno di Albertine

Doppio Sogno per Palermo Progetto grafico: rospeinfrantumi © Goethe-Institut

Venerdì 29 dicembre 2017 - ore 18.30

Politeama Garibaldi Palermo

Fridolin viene svegliato alle sette. Tutto è tornato alla normalità nella sua casa perfetta. Ma la sua inquietudine cresce fuori controllo. Ormai prova orrore per se stesso e per la moglie. Sbrigate le incombenze professionali, si mette a caccia di risposte: cerca Nachtigall, ma l’amico è scomparso lasciando senza preavviso la sua residenza nella notte, scortato da due signori sconosciuti. Si reca da Gibiser per restituire il costume, torna da Marianne poi da Mizzi: l’unica costante è il fallimento e lo sconforto. Quando in un giornale trova la notizia della morte sospetta di una giovane donna dell’alta società, si convince che si tratti della dama misteriosa. La tensione cresce, ha l’impressione di essere sorvegliato. Per avere la prova dei suoi sospetti si reca all’obitorio, dove però non riesce a riconoscere la donna: tra disgusto e fascinazione capisce che quello è comunque “il cadavere della notte passata”.
Nuovamente a casa, stravolto, convito che la moglie abbia intuito qualcosa, si scioglie in una lunga confessione. Albertine lo consola e lo rassicura: ormai sono usciti incolumi da quelle avventure... da quelle vere e da quelle sognate. Eppure nessun sogno è interamente un sogno.
La luce di un nuovo giorno incornicia il loro silenzio.


In omaggio alla città di Palermo, che si appresta a diventare Capitale italiana di Cultura, il Goethe-Institut e Ars Nova presentano un concetto innovativo di teatro: lo Stadtspiel ideato e diretto da Rosario Tedesco e interpretato da Pasquale di Filippo.
Palermo si confronta con la Vienna letteraria di Arthur Schnitzler e con il suo testo più celebre, dando vita a un esperimento di citytelling in cui lo spazio scenico esce dal “teatro” e investe la città con cinque appuntamenti che si svolgeranno per tutto l’arco del mese di dicembre nell'ambito della sezione Palermo per il futuro di Ballarò d’autunno 2017.
Se con il Kammerspiel di inizio Novecento l’opera teatrale veniva rappresentata in ambienti piccoli e raccolti, in cui la distanza tra pubblico e attori si riduceva al minimo, ora con lo Stadtspiel (letteralmente “teatro da città”), gli ambienti della recitazione si dilatano su diversi luoghi metropolitani e gli stessi abitanti diventano protagonisti dell’azione scenica.
Il riadattamento teatrale della novella di Schnitzler diventa un itinerario inconsueto attraverso Palermo. Cinque “quadri” scompongono la storia dei coniugi Fridolin e Albertine, trasferendola all’interno di luoghi fortemente simbolici: un teatro, un museo, un archivio storico e il conservatorio di musica.
Gli spettatori saranno coinvolti in prima persona: dovranno riconoscersi attori, comparse, comprimari, protagonisti di un’azione che non prevede la possibilità della distanza.
 

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