UNA COLLABORAZIONE DI MÜNCHNER KAMMERSPIELE E GOETHE-INSTITUT
Habibi Kiosk

Habibi Kiosk è uno spazio che ospita diversi punti di vista, è una finestra del teatro che si apre sulla città. Concerti, mostre, dibattiti pubblici, musica, performance - Münchner Kammerspiele e Goethe-Institut esplorano quelle che sono le modalità di partecipazione della cittadinanza in città. Per il Goethe-Institut/ Performing Architecture, l’Habibi Kiosk dei Münchner Kammerspiele apre i propri battenti a Venezia, per esplorare dentro e oltre i confini urbani altri luoghi e regioni. Laddove le frontiere si fondono, le storie di vita vissuta si incontrano.

Habibi Kiosk alterna momenti digitali e analogici per fare sì che l’arte sia parte integrante della struttura narrativa di una città. Che si tratti di concerti o di mostre, di dibattiti pubblici, di musica o di spettacoli, l'obiettivo è quello di rendere possibile e visibile l’interazione tra le diverse comunità locali.
 

Stories bring us together, untold stories keep us apart.

Elif Shafak


Habibi Kiosk si rivolge la domanda cruciale dell'accesso - accesso a una città, alla cultura, alle persone. Con chi costruiamo relazioni e con chi creiamo connessioni?  

TIMELINE

Per il Goethe-Institut/ Performing Architecture, Habibi Kiosk si trasferisce da Monaco a Venezia per due settimane. Habibi Kiosk vuole esplorare luoghi e regioni entro e oltre i confini urbani. Indaga laddove le frontiere si fondono e le storie di vita vissuta si incontrano.

Inaugurazione di Habibi Kiosk: 01.11.2021

Alle manifestazioni
Che tipo di accesso aprono gli artisti e la cultura alla città e come ci ritrasmettono la molteplicità delle sue voci? Come viene vissuta, cercata, condivisa e percepita la cultura a livello locale?   

Come posso connettermi con la città in cui vivo? Come posso essere partecipe e cosa mi lega ad essa?

Chi decide il futuro dello spazio vitale urbano? Chi resta, chi se ne va e chi arriva?
 
Habibi Teaser


Habibi Kiosk Venezia


Per il Goethe-Institut/ Performing Architecture, l’Habibi Kiosk dei Münchner Kammerspiele apre a Venezia. Si tratta sempre di un Kiosk* o è già una scultura sociale per la Biennale di Architettura? Dentro e fuori i confini della città, l'Habibi Kiosk vuole esplorare luoghi e regioni. Indaga dove le frontiere si fondono e le storie di vita si incontrano. Chi o cosa è la città, si chiede il Kiosk aperto a Monaco. E lo stesso accade a Venezia: quali storie non vengono raccontate o non vengono raccontate abbastanza - quali punti di vista mancano alla narrazione della città? Nasce uno spazio di incontro.  Oltre ad ospitare la discussione sul presente, il Kiosk è un luogo di congetture. Come sarà la nostra convivenza futura, ora che già ci conosciamo? Come si esprimono gli artisti in altri luoghi, quali sono i temi che ci uniscono e come possiamo esplicitarli? Come possiamo formare nuove alleanze, oltre a quelle che la società sembra averci già imposto? E quali resistenze bisogna contrastare - internamente ed esternamente? Nell'Habibi Kiosk si tratta di rinegoziare la questione dell'accesso - chi ha la chiave della città?

*In Germania il Kiosk non è una semplice rivendita di giornali, si tratta di un locale con finestra su strada che oltre a quotidiani e riviste vende bibite, snack, souvenir e altri prodotti. Generalmente è un punto di aggregazione per il quartiere, dove fermarsi per commentare le notizie, parlare, mangiare e bere. In questo senso, l'Habibi Kiosk si considera uno spazio aperto a tutti, che invita alla conversazione, che è aperto alle prospettive e la cui offerta è appunto diversificata.
 

L'Habibi Kiosk è una cooperazione tra i Münchner Kammerspiele e il Goethe-Institut e.V. per Venezia, l'Habibi Kiosk collabora con il Goethe-Institut/ Performing Architecture.