Fiera del Libro di Francoforte 2022
La mia Buchmesse

Un resoconto della Buchmesse 2022, una settimana ricca di incontri ed eventi, nonché una panoramica sulla situazione editoriale attuale. Le parole chiave sono per me “visione” e “incoraggiamento”, partendo dal modo in cui la Germania riesce a valorizzare la traduzione come bene letterario.
Di Miriam Panieri
Un aspetto chiave di questa Buchmesse per me sono i giovani tedeschi, che sono stati giudici del premio di letteratura, intervistatori in fiera, attori nella serata di premiazione, e soprattutto presi sul serio dagli adulti coinvolti. I ragazzi amano e premiano i titoli proprio per quello che sono: Hard Land di B. Wells, vincitore della categoria, ne viaggiava al di fuori, ma la giuria giovani lo ha inserito lo stesso e premiato, ricreando quella rappresentazione scenica che rimarrà impressa a me e agli altri 1300 spettatori, ministra della gioventù Lisa Paus compresa.
La somma messa complessivamente a disposizione dallo Jugendliteraturpreis è di 72.000 euro. La sezione Nuovi talenti prevede una voce riservata alla traduzione e l’equa ripartizione del premio tra sei diverse categorie letterarie incoraggia il mondo del libro in toto.
Più spazio al nuovo
A tal proposito, nuove voci nella Kids Conference di mercoledì 19 ottobre hanno messo in luce l’importanza delle diversità nei libri: da quelle razziali alle disabilità fisiche e visive (includendo la stessa accessibilità dei titoli), fin dai libri per bambini. Anche in Italia, fondazione LIA e AIE sono impegnate su questo fronte, come l’intera UE richiede: 253 milioni di persone con disabilità dovranno poter accedere ai libri entro il 2025, e l’intervento di LIA a riguardo è stato imprescindibile in fiera.
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