MEDICINA

Invenzioni: medicina

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    Christiane Nüsslein-Volhard, *1942, biologa e Premio Nobel per la medicina


    "La vita è la cosa più affascinante che ci sia."


    Come nasce da un ovulo un nuovo essere vivente complesso? Questa domanda occupa la mente di Christiane Nüsslein-Volhard per tutta la sua vita di scienziata. Nel 1995 La biologa della Max-Planck-Gesellschaft è la prima donna tedesca a ricevere per le sue ricerche il premio Nobel per la medicina e la fisiologia. Le sue scoperte gettano basi importanti per la medicina, ad esempio per la ricerca sul cancro.
    Foto: © SKLA / iStock

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Killer invisibili

13 milioni di vittime all’anno – ancora oggi le malattie infettive come la tubercolosi, l’AIDS, la malaria e l’influenza rappresentano una minaccia mortale. Esse vengono provocate da organismi microscopici, soprattutto da batteri e virus. Individuare questi agenti, identificarli e sviluppare farmaci o vaccini che siano efficaci contro di essi, è spesso difficile.

Uno dei pionieri in questo campo è il medico e microbiologo tedesco Robert Koch, che per la prima volta riesce a dimostrare fuori da ogni dubbio che una malattia viene provocata da un batterio. Nel 1882 Koch scopre l’agente patogeno della tubercolosi e nel 1905 riceve per questo il premio Nobel per la medicina.


Il medico Robert Koch scopre nel 1882 l’agente patogeno della tubercolosi

    Raggi sconosciuti

    Nessuno può rendere visibile lo scheletro di un essere umano vivente senza ferirlo – almeno fino all’8 novembre 1895, giorno in cui il fisico Wilhelm Conrad Röntgen scopre per caso un nuovo tipo di radiazioni che chiama „raggi X“.

    Per la medicina si tratta di una scoperta rivoluzionaria: i raggi – che in seguito in tedesco si chiameranno in onore del loro scopritore Röntgenstrahlen – aprono la via a possibilità diagnostiche completamente nuove.

    Röntgen nel 1901 riceve il primo premio Nobel per la fisica della storia. Egli rinuncia a un brevetto, perché la sua scoperta deve servire al bene dell’intera umanità.


    Esame ai raggi X, intorno al 1900

      Finiti nella rete

      Perché alcune persone si ammalano e altre no? Un ruolo determinante è svolto dal sistema immunitario. La prima linea difensiva del corpo è costituita dai globuli bianchi – cellule specializzate nella difesa, che riconoscono i batteri e li rendono innocui. Essi possono fagocitare letteralmente gli agenti patogeni, inglobandoli in sé e digerendoli. Questo è già noto da molto tempo.

      Ma il sistema immunitario può riservare ancora oggi delle sorprese. Nel 2003 dei ricercatori della Max-Plack-Gesellschaft scoprono un trucco particolare usato da alcune cellule del sistema immunitario: esse sono in grado di rivoltare il proprio interno verso l’esterno e formare così come una rete per catturare e neutralizzare i batteri.


      Batteri shigella – gli agenti patogeni della dissenteria bacillare – nella rete delle cellule del sistema immunitario

        Un nuovo vaccino contro la TBC

        Ancora oggi un terzo della popolazione mondiale è infettato dagli agenti patogeni della tubercolosi. Ne sono colpiti soprattutto gli abitanti dei paesi più poveri, poiché il loro sistema immunitario è indebolito dalla cattiva alimentazione o da altre malattie. La terapia è spesso lunga e difficile, dato che molti agenti sono resistenti ai medicinali disponibili.

        Stefan Kaufmann e il suo staff dell’Istituto Max Planck di Biologia infettiva stanno lavorando attualmente a un nuovo vaccino. In Sudafrica hanno fondato un proprio centro di ricerca, dove vengono sviluppate strategie contro l’HIV e la tubercolosi.


        Un altro importante scopo che perseguono è quello di migliorare la diagnostica della tubercolosi

          „Pastiglia miracolosa“

          Sin dall'antichità gli uomini usano il decotto di corteccia di salice come antidolorifico e antipiretico. Quale sia la sostanza che ha questo effetto viene scoperto quasi per caso dal chimico Felix Hoffmann della ditta farmaceutica Bayer nel 1897: da acido salicilico e aceto ottiene l’acido acetilsalicilico (ASA).

          Nel 1899 la Bayer lancia sul mercato il nuovo farmaco con il nome di „aspirina“, dapprima in polvere e dopo poco in pastiglie. Ma l’acido acetilsalicilico non agisce soltanto contro i dolori, la febbre e le infiammazioni: rendendo il sangue più fluido previene anche occlusioni vascolari e quindi infarti e ictus.

          L’aspirina diventa il farmaco più famoso del mondo; se ne vendono miliardi di pastiglie all’anno in tutto il mondo.


          Manifesto pubblicitario

          Inizialmente l’aspirina arriva sul mercato ancora in polvere

            Pelle artificiale

            Pelle prodotta in fabbrica. Sembra fantascienza, ma non lo è. In un impianto completamente automatizzato sviluppato da ingegneri e biologi della Fraunhofer-Gesellschaft la pelle viene prodotta da macchine: dei robot trasportano piccoli campioni di pelle, li triturano e fanno in modo che le cellule si riproducano.

            L’industria usa questa „pelle artificiale“ per testare cosmetici e sostanze chimiche. In tal modo si possono ridurre i test sugli animali. Il prossimo obiettivo è quello di ottenere dei tessuti per la medicina rigenerativa: da minuscoli pezzi di cute o di cartilagine prelevati ad esempio da pazienti ustionati la „fabbrica della pelle“ dovrebbe produrre tessuti da trapianto individuali.


            Per la produzione della „pelle artificiale“ un campione di pelle viene triturato automaticamente