Testi e file audio delle tavole esposte
Per ogni testo è inoltre disponibile la versione audio in italiano. Gli mp3 sono stati generati da intelligenza artificiale programmata per la lettura in lingua italiana, pertanto ci scusiamo per l’errata pronuncia di termini in inglese e in tedesco.
Thomas Mann e la democrazia
La mostra Thomas Mann e la democrazia ripercorre l'evoluzione politica dello scrittore, da monarchico iniziale a deciso oppositore del nazionalsocialismo e convinto sostenitore dei valori democratici.Essa invita a riflettere su questioni centrali dell'azione politica: cosa rende una persona politicamente attiva? Cosa la spinge ad assumersi delle responsabilità? Quali contraddizioni interiori è necessario riconoscere e come possono essere superate?
Il progetto del Goethe-Institut Italia si basa sul concept della mostra Democracy will win della Literaturhaus München (2020), ma ne amplia la prospettiva includendo il rapporto speciale di Thomas Mann con l'Italia: quali influenze culturali si riflettono nella sua opera? Quale ruolo ha avuto lo scambio intellettuale con i pensatori italiani nel suo impegno per la libertà e la democrazia? Infine la mostra vuole stimolare la riflessione sul significato dei valori democratici nel presente e creare spazio per un dialogo aperto e vivace.
L'ovvietà della democrazia in tutto il mondo è diventata una cosa dubbia.
È giunta l'ora (...) di rinnovarla nel pensiero e nel sentimento.
Da: “Vom zukünftigen Sieg der Demokratie” (La futura vittoria della democrazia), 1938
La democrazia è possibile solo dove c'è la volontà di verità.
Da: “Deutsche Hörer!” (Ascoltatori tedeschi!), discorso radiofonico alla BBC, 1942
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Cronologia
| 1875 | Paul Thomas Mann nasce il 6 giugno a Lubecca |
| 1894 | Thomas Mann si trasferisce a Monaco di Baviera |
| 1901 | “I Buddenbrook. Declino di una famiglia” |
| 1905 | Matrimonio con Katia Pringsheim |
| 1905/19 | Nascita dei figli Erika, Klaus, Golo, Monika, Elisabeth e Michael |
| 1909 | “Altezza Reale” |
| 1912 | “Morte a Venezia” |
| 1914 | “Pensieri in guerra” |
| 1918 | “Riflessioni di un apolitico” |
| 1922 | “Della Repubblica tedesca” |
| 1924 | “La montagna incantata” |
| 1929 | Premio Nobel per la letteratura per “I Buddenbrook” |
| 1930 | “Discorso tedesco. Un appello alla ragione” |
| 1933/35 | Soggiorno in Francia / Esilio in Svizzera |
| 1934 | Primo viaggio negli Stati Uniti |
| 1936 | Revoca della cittadinanza tedesca / Dichiarazione di Thomas Mann a favore dell’esilio |
| 1936/37 | Revoca del dottorato honoris causa dell’Università di Bonn / “Corrispondenza di Bonn” |
| 1938 | Trasferimento negli Stati Uniti / Professore ospite all’Università di Princeton |
| 1938/43 | Ciclo di conferenze: “The Coming Victory of Democracy”, “The Problem of Freedom”, ecc. |
| 1939 | “Lotte a Weimar” |
| 1939 | Dottorato honoris causa delle università di Columbia, Princeton, Yale e altre |
| 1940/45 | Discorsi radiofonici per la BBC: “Ascoltatori tedeschi!” |
| 1941 | Visita alla Casa Bianca su invito del presidente Roosevelt |
| 1944 | Acquisizione della cittadinanza americana |
| 1945 | “La Germania e i tedeschi”/ “Perché non torno in Germania” |
| 1947 | “Dottor Faustus” / Primo viaggio in Europa dopo la guerra / Appello contro la campagna anticomunista durante l’era McCarthy |
| 1949 | Suicidio del figlio Klaus / Primo viaggio in Germania dopo la guerra / Premi Goethe a Francoforte e Weimar |
| 1950 | Morte del fratello Heinrich |
| 1952 | Ritorno dei Mann in Europa / Trasferimento in Svizzera |
| 1954 | “Confessioni dell’imbroglione Felix Krull. Prima parte delle memorie” |
| 1955 | Morte di Thomas Mann il 12 agosto |
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Origini (2 tavole)
Thomas Mann non è sempre stato un democratico convinto. Ha percorso strade tortuose e contraddittorie prima di professare la democrazia e diventarne un suo sostenitore.Nacque a Lubecca nel 1875 da una famiglia di commercianti benestanti e politicamente influenti. Suo padre era membro del Senato di Lubecca dal 1877. Thomas Mann era quindi un figlio dell'alta borghesia e lo rimase fino alla fine dei suoi giorni, aspetto questo che influì sul suo stile di vita, la sua arte e la sua concezione della famiglia.
Il confronto tra le sue origini borghesi da un lato e la sua esistenza di artista dall'altro rappresentò per Thomas Mann un conflitto produttivo che durò tutta la vita.
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Nuovi legami familiari
Thomas Mann decise consapevolmente di rinunciare a una vita bohémienne per condurre un'esistenza borghese. Nel 1905 sposò Katia Pringsheim, la cui famiglia apparteneva ai circoli più esclusivi di Monaco.Il padre di Katia, Alfred Pringsheim, proveniva da una famiglia di imprenditori ebrei tedeschi. Era professore di matematica e mecenate d'arte. La madre di Katia, Hedwig, figlia della femminista Hedwig Dorn, era un'ex attrice e padrona di casa di un illustre salotto nel Palazzo di Pringsheim. Katia e Thomas Mann ebbero sei figli, che crebbero in un ambiente liberale.
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La famiglia Mann
La famiglia Mann era caratterizzata da una vita sospesa tra tradizione e modernità, spesso segnata da tensioni interne, ma anche da un forte ethos culturale. Umanesimo, illuminismo, democrazia e libertà erano valori fondamentali per i Mann.- Erika Mann (1905-1969): attrice, cabarettista, autrice, corrispondente di guerra. Impegnata oppositrice del nazionalsocialismo.
- Klaus Mann (1906-1949): scrittore, noto per il romanzo Mephisto. Impegnato oppositore del nazionalsocialismo.
- Golo Mann (1909-1994): storico e saggista, noto per la sua Storia tedesca del XIX e XX secolo. Impegnato oppositore del nazionalsocialismo.
- Monika Mann (1910–1992): scrittrice, ha vissuto a lungo a Capri.
- Elisabeth Mann Borgese (1918–2002): esperta di diritto marittimo e attivista ambientale.
- Michael Mann (1919–1977): musicista e studioso di letteratura.
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Da monarchico a democratico
Thomas Mann si trasformò da iniziale monarchico a deciso oppositore del nazionalsocialismo e convinto sostenitore dei valori democratici.Le seguenti dichiarazioni mettono in luce il cambiamento di Thomas Mann. Nella prossima parte della mostra scoprirete cosa lo ha spinto a questo cambiamento.
…non mi interessa affatto la libertà politica.
(da una lettera al fratello Heinrich, 27 febbraio 1904)
Voglio la monarchia.
(da: “Riflessioni di un apolitico”, 1918)
…la democrazia vincerà...
(da: The Coming Victory of Democracy, 1938)
La libertà non è un dono che ci viene concesso, ma un bene che bisogna conquistare.
(da: Deutsche Hörer! (“Ascoltatori tedeschi”), discorso radiofonico alla BBC, 28 settembre 1941)
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Lo spirito del tempo
Ogni persona è figlia del proprio tempo, e così anche Thomas Mann. La sua vita fu ricca di cambiamenti politici. Visse l'Impero, la prima Guerra Mondiale, la Repubblica di Weimar, il Nazionalsocialismo, la seconda Guerra Mondiale e infine la nascita della Repubblica Federale Tedesca. Come molti altri intellettuali e artisti tedeschi, nel 1914 accolse con entusiasmo l'inizio della prima Guerra Mondiale. Si sperava in un rinnovamento sociale e in un nuovo inizio.In questo senso, Thomas Mann espresse per la prima volta il suo orientamento politico nel 1914: si dichiarò contrario alla democrazia. Solo più tardi si rese conto di quanto potessero essere pericolosi i sistemi totalitari e di quanto fosse importante la ragionevolezza politica.
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Guerra, rivoluzione, repubblica
Poco dopo l'inizio della prima Guerra Mondiale, Thomas Mann scrisse alcuni testi in cui glorificava la guerra e si schierava contro la democrazia. In seguito, prese le distanze da queste affermazioni.Dopo la guerra, nel 1918, scoppiò la Rivoluzione di Novembre. La monarchia finì e la Germania divenne una Repubblica.
In quel periodo Thomas Mann era interiormente combattuto. Nei suoi diari scrisse della sua indignazione per la fine della monarchia, ma anche del suo desiderio di avventura e della paura di perdere i propri beni materiali. Dal punto di vista politico oscillava tra diverse posizioni. Suo fratello Heinrich Mann, invece, sosteneva attivamente la nascita di uno stato democratico.
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Thomas e Heinrich: controversie tra fratelli
I fratelli Thomas e Heinrich Mann erano due voci importanti nella variegata società dell'Impero e, successivamente, della democrazia tedesca. Le loro opinioni erano molto diverse.Negli ultimi anni dell'Impero, Thomas Mann era un monarchico illuminato. Suo fratello, invece, era un convinto sostenitore della democrazia.
Heinrich Mann era uno dei pochi intellettuali in Germania che si opponevano chiaramente alla guerra del 1914. Per lui, la Repubblica francese, con le sue idee di libertà e uguaglianza, era un'immagine positiva in contrapposizione all'Impero tedesco di Guglielmo II.
Il rapporto tra i due fratelli fu fortemente compromesso dalle loro posizioni divergenti: per otto anni non ebbero alcun contatto personale. Al contrario, continuarono a scontrarsi pubblicamente nei loro testi e articoli. Solo nel 1922 i fratelli si riconciliarono.
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Impegno a favore della Repubblica
Il conflitto tra ragione e sentimento, tra razionalità illuminista e irrazionalità nazionalista impegnò Thomas Mann nei primi anni della Repubblica di Weimar. Il suo rifiuto del terrore politico e il senso di una possibile corresponsabilità lo resero infine un chiaro sostenitore della Repubblica.Nel giugno 1922 il ministro degli Esteri tedesco Walter Rathenau fu assassinato da estremisti di destra. Questo evento fu per Thomas Mann il momento decisivo per dichiarare pubblicamente il proprio sostegno alla Repubblica di Weimar. Nell'ottobre dello stesso anno tenne a Berlino il suo famoso discorso “Von deutscher Republik” (Sulla Repubblica tedesca). Questo discorso fu visto dall'opinione pubblica come una svolta nella sua posizione politica.
Anche la lettura del poeta americano Walt Whitman nel 1922 influenzò l'atteggiamento di Thomas Mann nei confronti della democrazia. Negli scritti di Whitman scoprì una democrazia che metteva in primo piano i valori umanistici.
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Avvertimento contro il nazionalsocialismo
Fino al 1933 Thomas Mann scrisse quasi 400 testi politici. Divenne uno dei più veementi sostenitori della Repubblica di Weimar.Dopo le elezioni del Reichstag del 1930, Thomas Mann tenne un altro importante discorso: “Deutsche Ansprache – Ein Appell an die Vernunft” (Discorso tedesco – Un appello alla ragione). In esso analizzò la situazione politica e l'atmosfera in Germania. Mise in guardia dal terrore del nazionalsocialismo. A causa di questo discorso fu attaccato dalla stampa nazional-conservatrice e di destra.
Solo all'inizio del suo esilio in Svizzera – dal 1933 al 1936 – Thomas Mann smise di esprimersi politicamente. Non voleva compromettere la pubblicazione delle sue opere in Germania e voleva concentrarsi sulla sua produzione letteraria. Nel frattempo, Erika e Klaus, i suoi figli maggiori, erano ancora più attivi nella resistenza contro il regime nazista: Erika con il suo cabaret politico “Pfeffermühle” e Klaus come autore e pubblicista.
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Esilio dal 1933
Nel 1933 Thomas Mann fu classificato dai nazionalsocialisti come oppositore del nuovo governo.Su consiglio dei figli, Thomas e Katia Mann decisero quindi di rimanere all'estero dopo una serie di conferenze. Iniziò così il periodo di esilio di Thomas Mann. Dal 1933 al 1938 visse con la sua famiglia in Svizzera e per un breve periodo nel sud della Francia. Successivamente emigrarono negli Stati Uniti.
Durante il periodo di esilio in Svizzera ci furono tensioni in famiglia. I figli di Thomas Mann, Erika e Klaus, lo spinsero a dichiarare pubblicamente il proprio esilio. Nel 1936 Thomas Mann pose fine al suo silenzio politico con una lettera aperta, nella quale dichiarava il proprio rifiuto del nazionalsocialismo e la decisione di andare in esilio. Poco dopo gli fu revocata la cittadinanza tedesca.
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In esilio negli Stati Uniti
Thomas Mann era in realtà una persona che preferiva lavorare alla scrivania piuttosto che stare sotto i riflettori. Tuttavia, con la decisione di vivere in esilio, si assunse anche una responsabilità politica.Dal 1938 viaggiò attraverso gli Stati Uniti tenendo numerose conferenze politiche.
Dal 1940 al 1945 la BBC trasmise i suoi discorsi radiofonici “Deutsche Hörer!” (Ascoltatori tedeschi!). In questo modo si rivolse direttamente alla popolazione tedesca, contro il nazionalsocialismo e a favore della democrazia.
Questo rese Thomas Mann famoso anche al di fuori del mondo letterario.
Il presidente degli Stati Uniti Roosevelt, che Thomas Mann ammirava, lo ricevette due volte alla Casa Bianca.
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Tour di conferenze
Nel 1938 Thomas Mann intraprese il suo primo grande tour di conferenze attraverso il Nord America. Tra il 1938 e il 1943 tenne complessivamente cinque tour di conferenze, parlando davanti a migliaia di persone interessate alla politica e alla letteratura.Nei suoi discorsi promuoveva una democrazia rinnovata e descriveva la pericolosa situazione in Germania. Voleva convincere l'opinione pubblica americana della necessità di un impegno politico – e anche militare – contro Hitler.
Non era solo un famoso scrittore, ma anche un rappresentante internazionale della cultura tedesca nella lotta contro il nazionalsocialismo.
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I discorsi radiofonici alla BBC “Ascoltatori tedeschi!”
Da ottobre 1940 a novembre 1945 Thomas Mann tenne 58 discorsi radiofonici per la BBC. Questi discorsi radiofonici venivano trasmessi come contropropaganda in Germania e nei territori occupati.Nei suoi discorsi smascherò le false notizie diffuse dal regime nazista, parlò dei crimini di guerra e invitò il popolo tedesco alla resistenza.
Fu una voce della verità, in linea con il motto della BBC: “Let truth be told” (Che la verità sia detta).
Thomas Mann rifiutò un compenso personale per i suoi discorsi radiofonici alla BBC “Deutsche Hörer!” (Ascoltatori tedeschi!). Invece, donò il denaro alla British War Relief Society.
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Ausschnitt aus Thomas Manns BBC-Rede „Deutsche Hörer!“ vom April 1942:
„(…) Die Demokratie blickt nicht zurück, sie blickt vorwärts. Für sie ist die Revolution kein Vorwand für Eroberung, Plünderung und Unterjochung, sondern die Sache selbst, die Menschheitssache, um die es geht. Wenn morgen der Unfug des Krieges endete, wenn ihr Deutsche euren Raubpöbel, die Nazis, verjagtet, und der Welt Frieden bötet – es könnte ans Werk gegangen werden, ans Werk der neuen Ordnung, nach der alle Völker sich sehnen. Ihr könnt nicht, sagt ihr? Zu stark ist der Terror, der Gestapo-Staat unüberwindlich? Wir müssen uns an den Krieg klammern, um die Schrecken der Niederlage hinauszuschieben? So ist euch zu wiederholen: Ein Volk, das frei sein will, ist es im selben Augenblick. Ginge in den deutschen Städten einmütig das Volk auf die Straßen und riefe: ‚Nieder mit Krieg und Völkerschändung, nieder mit Hitler und allem Hitler-Gesindel, Freiheit, Recht und Friede für uns alle!‘ – die Nazis würden erkennen, dass sie verspielt haben: Sie würden schießen, natürlich, aber ein Abenteuerregime, das auf das Volk schießen lassen muss, ist am Ende, und so viel von eurem Blut, wie in Russland fließt, würde die deutsche Erhebung nun einmal sicher nicht kosten. (…)“[Quelle: Deutsche Hörer! Radiosendungen nach Deutschland. Neuausgabe mit einem Vorwort und einem Nachwort von Mely Kiyak. S. Fischer Verlag, 2025, S. 106f]
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Cinque dei 58 discorsi radiofonici
Inquadrando l'apposito qr code, si può accedere a cinque dei 58 famosi discorsi radiofonici di Thomas Mann trasmessi dalla BBC.00:00
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La casa bianca dell'esilio
Nel 1942, nove anni dopo l'inizio dell'esilio, Katia e Thomas Mann si trasferirono in una casa di loro proprietà a Pacific Palisades, Los Angeles. Qui nacquero opere fondamentali come Doktor Faustus e molti dei suoi discorsi politici, tra cui la maggior parte dei discorsi alla BBC “Deutsche Hörer!” (Ascoltatori tedeschi!). La casa divenne un punto di incontro per molti emigranti di lingua tedesca e un simbolo dell'impegno di Mann per la democrazia.Dal 2018 la “Thomas Mann House” funge da residenza per borsisti provenienti dal mondo della scienza, della cultura e della politica. L'obiettivo della casa oggi è promuovere il dialogo internazionale su temi quali la democrazia, la libertà, la migrazione e la cultura della memoria.
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Thomas Mann e la responsabilità
Dopo la seconda Guerra Mondiale, Thomas Mann non tornò definitivamente in Germania perché si sentiva profondamente estraniato dal periodo nazista e preferiva che la Germania intellettuale rimanesse in esilio. Egli affermò chiaramente che la Germania – e il popolo tedesco – avevano una responsabilità politica e morale per i crimini del nazionalsocialismo. In particolare, per l'uccisione degli ebrei europei. Questa chiara presa di posizione gli valse molte critiche dopo la guerra.Impegnandosi pubblicamente contro il nazionalsocialismo e a favore della democrazia, Thomas Mann voleva assumersi la propria responsabilità personale con i mezzi a sua disposizione: la parola scritta e parlata.
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Thomas Mann e l'Italia
L'Italia ha avuto un ruolo centrale nella vita e nell'opera di Thomas Mann. Già da giovane, nel 1895, si recò per la prima volta in Italia alla ricerca di ispirazione e tranquillità. Roma e i dintorni di Salerno lo colpirono particolarmente.Molte delle sue opere recano tracce di questi soggiorni. Nel romanzo “La morte a Venezia”, Mann elaborò le impressioni raccolte durante un viaggio a Venezia nel 1911. Anche “Mario e il mago” nacque dopo una vacanza a Forte dei Marmi e mostra la sua visione critica nei confronti del nascente fascismo.
Sebbene l'Italia fosse per lui fonte di ispirazione, nei suoi testi dipingeva spesso un quadro cupo del paese. Bellezza e decadenza, nostalgia e pericolo: questi contrasti caratterizzarono il suo approccio letterario all'Italia.
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Dialogo con l'Italia
Nel corso della sua vita Thomas Mann intrattenne stretti rapporti con diversi intellettuali italiani, in particolare durante il periodo dell'esilio e della lotta contro il fascismo.Era in contatto con personalità di spicco come Benedetto Croce, Enzo Ferrieri e Ignazio Silone. Mann intratteneva stretti rapporti anche con la sua traduttrice, la germanista Lavinia Mazzucchetti, e con i suoi editori italiani Alberto e Arnoldo Mondadori e Giulio Einaudi.
Questi legami non erano solo di natura letteraria, ma anche politica: Mann condivideva con loro un atteggiamento umanistico e democratico e una visione critica dei regimi autoritari.
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Voci della Democrazia
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."Costituzione della Repubblica Italiana, art. 3
"La dignità umana è inviolabile. Rispettarla e proteggerla è un dovere di tutti i poteri dello Stato."
Costituzione della Repubblica Federale Tedesca, art. 1, par. 1
"La democrazia è l'unica forma di governo che conosciamo in cui possiamo sbarazzarci dei politici incapaci senza spargimenti di sangue [...]."
Karl Popper (1902–1994)
"Il liberalismo, disgiunto dalla democrazia, inclina sensibilmente verso il conservatorismo; la democrazia, smarrendo la severità dell’idea liberale, trapassa nella demagogia e, di là, nella dittatura."
Benedetto Croce (1866-1952)
"La democrazia è il risultato della convinzione che ogni essere umano abbia un valore."
Albert Einstein (1879–1955)
"La cultura non è neutra. O si oppone all’oppressione, o la favorisce."
Giulio Einaudi (1912-1999)
"Parlare è una forma di azione."
Hanna Arendt (1906-1975)
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Credits
THOMAS MANN E LA DEMOCRAZIAIdeazione: Karin Ende
Curatrici: Ana Ayroza, Karin Birmele
Da un'idea e con testi della Literaturhaus München:
Mostra “Democracy will win”, 2020
Coordinamento del progetto, redazione e traduzione: Ana Ayroza
Revisione: Tiziana De Rigo
Riferimenti bibliografici:
S. Fischer Verlag, Verlag Alfred Knopf, Literaturhaus München
Crediti fotografici: Biblioteca ETH di Zurigo, Archivio Thomas Mann (TMA), Picture Alliance, Wikimedia Commons, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori
Fonti audio: Internet Archive
Design e allestimento degli spazi: Eleonora Salerno, EOÒ Design
Qualora, nonostante un attento controllo, fossero stati trascurati dei diritti d'autore, questi saranno naturalmente riconosciuti e compensati in modo adeguato.
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Bildungskooperation Deutsch
In collaborazione con:
- Literaturhaus München
- Ambasciata della Repubblica Federale di Germania
- Biblioteca Europea
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Julia Mann
Nata Julia da Silva-Bruhns, era la madre degli scrittori Thomas e Heinrich Mann.- 14 agosto 1851 a Paraty (Brasile) - 11 marzo 1923 a Weßling vicino a Monaco di Baviera
- Donna dotata di talento musicale e letterario, con radici brasiliane e portoghesi, portò un elemento esotico e artistico nella famiglia di commercianti Mann della Germania settentrionale.
- Era una personalità versatile e indipendente, che sostenne sempre i propri figli e ne incoraggiò lo sviluppo artistico.
- Le sue origini, la sua estetica e la sua esperienza di vita hanno influenzato l'opera di Thomas Mann: è stata, il modello per personaggi come Gerda Arnoldsen in “I Buddenbrook” e Consuelo in “Tonio Kröger”.
Katia Mann
Nata Katharina Hedwig Pringsheim, era la moglie dello scrittore Thomas Mann.- 24 luglio 1883 a Feldafing vicino a Monaco di Baviera - 25 aprile 1980 a Kilchberg vicino a Zurigo
- Come moglie, confidente, manager, lettrice e critica, fu la forza silenziosa dietro le quinte che sostenne in modo determinante la vita e l'opera di Thomas Mann.
- Era madre di sei figli e allo stesso tempo il pilastro organizzativo ed emotivo della famiglia, un sostegno affidabile nei momenti difficili.
- La sua personalità e le sue esperienze di vita sono state fonte di ispirazione per Thomas Mann nella creazione di diversi personaggi e opere letterarie.
Samuel Carl Fischer
È stato uno dei più importanti editori letterari tedeschi tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Proveniva da una famiglia ebrea ungherese.- 4 dicembre 1859 a Liptószentmiklós (oggi Slovacchia) - 15 ottobre 1934 a Berlino
- In quanto fondatore della casa editrice S. Fischer Verlag (1886), ha lasciato un segno indelebile nel panorama letterario tedesco. Dotato di un raffinato senso della qualità letteraria, ha promosso autori come Ibsen, Zola, Tolstoj e Thomas Mann.
- La casa editrice S. Fischer Verlag ha pubblicato tutte le opere letterarie e saggistiche di Thomas Mann. Dopo la morte di Samuel Fischer, la casa editrice fu smembrata nel corso dell'arianizzazione nazionalsocialista. Una parte della casa editrice, che deteneva i diritti sulle opere di Thomas Mann, continuò a esistere in esilio e proseguì la pubblicazione.
Gottfried Bermann Fischer
Genero di Samuel Fischer, emigrò con una parte della casa editrice S. Fischer Verlag e i diritti di pubblicazione di numerosi autori prima a Vienna, poi a Stoccolma e infine negli Stati Uniti.Lavinia Mazzucchetti
È stata un'importante germanista, critica letteraria e traduttrice.- 6 luglio 1889 a Milano - 28 giugno 1965 a Milano
- Ha tradotto in italiano opere di Goethe, Thomas Mann, Stefan Zweig, Erich Kästner e altri. Le sue traduzioni erano stilisticamente sofisticate e hanno contribuito in modo significativo alla diffusione di questi autori in Italia.
- Era impegnata politicamente e critica nei confronti del fascismo. Questo suo atteggiamento le costò l'esclusione temporanea dall'insegnamento accademico in Italia.
- Intratteneva uno stretto rapporto con Thomas Mann, che apprezzava molto le sue traduzioni. La collaborazione con la casa editrice Mondadori rese possibile la pubblicazione di diverse opere di Mann in Italia.
