Edizione speciale de il Mulino

Edizione speciale della rivista Il MulinoI Grafica: © Società editrice il Mulino S.p.A. La recente decisione del Consiglio europeo di varare un piano economico di sostegno ai Paesi dell'Unione per il futuro dell'Europa, e in particolare delle nuove generazioni che faranno l'Europa di domani, lascia aperti nuovi spiragli per la costruzione di un'Unione meno divisa e più forte anche da un punto di vista politico. Tutto, però, è ancora in larga parte nelle mani dei singoli governi. Il ruolo della Germania di Angela Merkel è fondamentale e continuerà ad esserlo in futuro, anche quando la cancelliera passerà la mano.

Nel frattempo, la Germania continuerà a rappresentare un punto di riferimento, nel bene e nel male, da molti punti di vista. La crescita dei consensi per l'ultradestra e il suo ingresso al Bundestag, oltre che nel governo dei territori, dovrà essere seguita con particolare attenzione, così come le politiche messe in atto a livello federale e regionale.

Sul fronte europeo, il lavoro avviato da Angela Merkel e dal presidente francese Macron verranno messi alla prova già nei prossimi mesi, costretti dalle regole del gioco europeo che danno un potere rilevante ai singoli governi, e dunque anche ai Paesi che fanno capo al cosiddetto gruppo di Visegrad.

Nel chiudere la presentazione di questo fascicolo, un cenno almeno al pezzo di apertura, dove Alessandro Cavalli - proprio a partire dal confronto tedesco tra Est e Ovest - riprende e discute i divari territoriali presenti in Europa, con riferimento sia al dualismo italiano Nord-Sud, sia alle disparità di reddito, e non solo, tra regioni nei diversi Stati membri. Divari cui l'Europa in quanto istituzione non potrà non guardare con crescente preoccupazione alla ricerca di politiche e interventi mirati per aiutare i singoli Paesi a ridurli, pena la perdita di capitale politico da parte dello stesso progetto di Unione.

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