La rete di istituti culturali franco-tedeschi Kultur Ensemble nasce dal Trattato di Aquisgrana, un documento che sancisce la cooperazione e l'integrazione franco-tedesca firmato nel 2019 dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e dal presidente Emmanuel Macron.
Inaugurato il 14 giugno 2021 e gestito dal Goethe-Institut e dall'Institut français del capoluogo siciliano, Kultur Ensemble Palermo è il primo al mondo di questi istituti culturali. Nel giugno 2022 è stato inaugurato Kultur Ensemble Ramallah e nell'ottobre 2022 l'Istituto culturale franco-tedesco di Atlanta. I prossimi istituti franco-tedeschi saranno inaugurati a Erbil (Regione autonoma del Kurdistan in Iraq), Bishkek (Kirghizistan) e Cordoba (Argentina).
A Palermo, il programma culturale di Kultur Ensemble prende la forma di un programma di residenza italo-franco-tedesco, denominato Atelier Panormos – La Bottega. Il nome della residenza deriva dal nome greco di Palermo (Panormos), che descrive l'intera lunghezza della città o della sua costa come un "buon approdo naturale". La residenza d'artista offre tempo e spazi per la ricerca e la creazione nell'ambito di progetti franco-tedeschi.
Per il suo primo anno di vita, il progetto è stato accompagnato da due personalità di riferimento nel campo dell’arte contemporanea internazionale: Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz, e Andrea Lissoni, direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera. I due "mentori" hanno individuato i primi sei artisti residenti nel corso del 2021 e del 2022: caner teker, Juliette Minchin, Melika Ngombe Kolongo (NKISI), Morgane Tschiember, Flaka Haliti e Sébastien Thiéry (Collettivo PEROU).
A partire da settembre 2022, i residenti di Atelier Panormos – La Bottega sono selezionati da una giuria composta da rappresentati del Goethe-Institut Italia e dell’Institut français Italia, oltre che da professionisti del mondo dell’arte e della cultura italiana.
Inaugurazione di Kultur Ensemble Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa, 14 giugno 2021
Artiste e artisti
Annika Katja Boll e Renaud Mundabi Muyanunu
Nell'autunno 2023, l'Atelier Panormos ospiterà un duo composto dall'artista tedesca Annika Katja Boll e dall'artista francese Renaud Mundabi Muyanunu, che lavoreranno a un progetto comune per la prima volta dopo la fine dei loro studi a Villa Arson (Nizza).
Durante la loro residenza, i due artisti realizzeranno un videogioco interattivo. La narrazione sarà ispirata all'esperienza dell'isola siciliana: l'opera sarà costruita raccogliendo materiale sonoro e visivo attraverso strumenti audio e scansioni in 3D. Il progetto combina l'estetica di una realtà astratta digitalizzata con il linguaggio metaforico della narrazione, con l’obiettivo di creare un'esperienza basata sulle nozioni di movimento continuo, disorientamento e non appartenenza a un luogo fisso.
Il duo di artisti è stato selezionato in seguito al bando di concorso della primavera 2023 e da una giuria composta da Jérémy Rossignol, vicedirettore dell'Ufficio Formazione professionale, scambi universitari e volontariato - OFAJ-DFJW (Ufficio franco-tedesco per la gioventù), Hélène Kelmachter, addetto culturale presso l'Ambasciata di Francia in Italia) e Rosina Franzé, programmazione culturale presso il Goethe-Institut di Milano.
La residenza è sostenuta dall'Ufficio franco-tedesco per la gioventù (OFAJ/DFJW).
Altrove / Anderswo / Ailleurs
Cosa accade alla pratica della scrittura quando si lascia la propria madrelingua e il proprio paese? Quali parole si scelgono per esprimere l’esperienza di chi è costretto ad abbandonare le proprie terre d'origine? Quali strutture possono dare sostegno ad artiste e artisti in questa situazione?
Kultur Ensemble Palermo inaugura Altrove/Anderswo/Ailleurs, una residenza di scrittura dedicata ad artiste e artisti che vivono in esilio in Germania e in Francia. Il programma è sviluppato in cooperazione con la Martin Roth-Initiative (Berlino) e l'Atelier des artistes en exil (Parigi, Marsiglia), due organizzazioni che forniscono un accompagnamento quotidiano alle carriere professionali delle artiste e degli artisti in esilio.
Quest'autunno la residenza accoglierà per la durata di un mese la scrittrice, attivista e DJ bielorussa Ljudmila Pogodina e il fotografo e regista palestinese nato in Siria Samer Salameh.
La residenza vuole sostenere chi continua a creare facendo i conti con la perdita di una patria culturale, linguistica, geografica ed emotiva, offrendo allo stesso tempo un'occasione di riflessione comune attorno a questi temi.
Nel corso della residenza sono organizzati tre incontri che si inseriscono nel programma del Festival delle Letterature Migranti nelle giornate di venerdì 13 e di sabato 14 ottobre.
Altrove/Anderswo/Ailleurs è sostenuto dal Fondo Culturale Franco-Tedesco.
Ljudmila Pogodina ha studiato musica, diritto e giornalismo. Inizia a lavorare come giornalista musicale e cinematografica negli anni 2000, principalmente per i media ucraini e bielorussi.
Nel 2011 si esibisce come DJ su richiesta di un club di Minsk, e poco dopo inizia a organizzare le sue feste. Nel 2015, insieme ad alcuni amici, fonda il collettivo artistico #keepminskweird con l’obiettivo di creare uno spazio sicuro per la comunità locale e una piattaforma per parlare di femminismo, ruoli di genere, inclusione e diversità utilizzando una forma fluida di intrattenimento: feste, laboratori artistici, festival - organizzando allo stesso tempo una rete di iniziative locali di base.
Dopo il fallimento della rivoluzione bielorussa e la pesante repressione, il collettivo si è sparso tra Polonia, Lituania e Germania, e non è più attivo in Bielorussia.
Con il suo lavoro e il suo impegno Ljudmila Pogodina vuole attirare l'attenzione sulla situazione politica in Bielorussia. Attualmente sta lavorando a un romanzo di autofiction su “dittatura, patriarcato e rock'n'roll”. Nel novembre 2022 ha curato il programma speciale “Spotlight: Bielorussia” ed è stata membro della giuria del concorso di film sui diritti umani per il Festival internazionale del cortometraggio Interfilm Berlin.
Pogodina vive a Berlino dall'aprile 2022.
Kultur Ensemble Palermo e Harun Farocki Institut inaugurano una residenza a Berlino per giovani registe e registi del panorama siciliano.
Harun Farocki Institut
A due anni dalla sua nascita, Kultur Ensemble Palermo annuncia un nuovo partenariato con l'Harun Farocki Institut di Berlino. Questa collaborazione nasce dalla volontà di offrire, a partire da quest’anno, a giovani registe e registi che lavorano in Sicilia la possibilità di realizzare una residenza artistica nei paesi promotori di Kultur Ensemble, ovvero in Francia e in Germania.
Destinata a registe e registi emergenti in Sicilia, questa iniziativa si inserisce nel programma di residenze artistiche Atelier Panormos, ideato da Kultur Ensemble Palermo nel 2021. Dopo essersi concentrato principalmente sul supporto ad artiste e artisti che operano in Germania e in Francia, il programma di residenza si amplia per accogliere e promuovere l'attività cinematografica siciliana: grazie al solido legame tra il Goethe-Institut e l'Harun Farocki Institut, la celebre istituzione berlinese aprirà le sue porte a un giovane regista italiano per una residenza di tre mesi. Un'occasione unica per giovani registe e registi del territorio siciliano di immergersi in un ambiente internazionale stimolante, abbracciando nuove prospettive creative e creando legami con artisti e professionisti del settore.
Fondato nel settembre 2015, l'Harun Farocki Institut si è affermato come una piattaforma di ricerca sulla pratica visiva e discorsiva del regista e autore tedesco Harun Farocki (1944-2014). L'istituto si dedica inoltre al sostegno di nuovi progetti che esplorano il passato, il presente e il futuro delle culture dell'immagine.
Per questa prima collaborazione, il Goethe-Institut Palermo ha selezionato Filippo Foscarini, classe 1990, ex studente presso la sede siciliana del prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia. Questa scelta si è basata sulla qualità del lavoro del giovane regista, sulla sua affinità con la ricerca d’archivio e sullo stato di avanzamento del suo prossimo progetto, che esplora le zone di confine tra Bosnia Erzegovina, Serbia e Croazia, segnate da forti tensioni geopolitiche. L'accesso all'archivio dell'Harun Farocki Institut sarà una risorsa preziosa per lo sviluppo delle sue ricerche e per la riflessione sul ruolo politico delle immagini in contesti post-bellici.
Filippo Foscarini sarà in residenza a Berlino per un periodo di tre mesi, a partire da settembre 2023.
FILIPPO FOSCARINI
Fil
Filippo Foscarini
ippo Foscarini è un regista di cinema non fiction. Dopo la laurea in Letteratura Comparata presso l'università Cà Foscari a Venezia, si è trasferito a Palermo dove ha conseguito il diploma in regia del cinema documentario presso il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede Sicilia, sotto la direzione artistica di Costanza Quatriglio. Le sue aree di interesse spaziano dall'etnografia alle rimozioni di memoria in situazioni di conflitto fino all'acusmatica, adottando un approccio sperimentale a partire dalla fenomenologia in campo sonoro. Con Marta Violante realizza il cortometraggio d'archivio Africa Bianca (2020, esercitazione del secondo anno di corso), e con Federico Cammarata realizza Tardo Agosto (2021, saggio di diploma, miglior film internazionale alla quindicesima edizione di Beldocs e vincitore del Premio di distribuzione CG Entertainment presso il Cinema dei Popoli) e A Soft Hiss of this World (2022). I suoi lavori sono stati presentati in diversi festival nazionali e internazionali (DocLisboa, Festival dei Popoli, Torino Film Festival, Beldocs, Yamagata International Documentary).
La giuria incaricata di selezionare i progetti per il programma di residenza del 2022/2023, è stata composta da:
Antonella Perin, direttrice dei programmi culturali del Goethe-Institut Italia Hélène Kelmachter, addetta culturale dell’Ambasciata di Francia in Italia Beatrice Merz, presidenze e direttrice della Fondazione Merz Costanza Quatriglio, regista e direttrice artistica della sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia Oscar Pizzo, direttore di EUR Culture per Roma, direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo dal 2014 al 2018 Giorgio Vasta, scrittore
Per le residenze che si terranno tra settembre 2022 e luglio 2023, la giuria ha individuato sei progetti proposti dagli artisti seguenti: Charlotte Koch/Ségolène Bulot/Daria Di Bello, Yolenn Farges, Tobias Purfürst & Noam Brusilovsky, Victor Missud e Lea Letzel.
Oltre alle nostre residenze regolari, nel 2023 abbiamo sviluppato un progetto dedicato allo strumento del mandolino, assieme al Conservatorio Alessandro Scarlatti di Palermo: Mandolino Variabile.
Mandolino Variabile
Workshop, masterclass e concerto in occasione di una nuova composizione di Vincent Trollet, eseguita da Florentino Calvo, Caterina Lichtenberg e le studentesse e gli studenti del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo, sotto la coordinazione di Emanuele Buzi.
Dal 13 al 15 febbraio si è tenuta la prima parte della residenza, sotto forma di un workshop di tre giorni tenuto da Vincent Trollet e Florentino Calvo per le studentesse e gli studenti del Conservatorio A. Scarlatti di Palermo, sotto la coordinazione del Professore Emanuele Buzi, titolare della cattedra di mandolino.
Dal 2 al 4 maggio si è svolta la seconda parte del progetto, che vedrà il coinvolgimento della mandolinista tedesca Caterina Lichtenberg. Dal 2 al 3 maggio si sono tenute prove comuni in vista del concerto finale, che si è svolto la sera di mercoledì 3 maggio. Il concerto ha alternato momenti per orchestra a plettro, brani per solo e brani per il trio italo-franco-tedesco di mandolinisti di fama internazionale, permettendo di rievocare le origini tradizionali del mandolino per poi dare spazio a un repertorio contemporaneo meno conosciuto. La residenza si è conclusa giovedì 4 maggio con una masterclass di Caterina Lichtenberg per le allieve e gli allievi della classe di mandolino del Conservatorio di Palermo.
Biografie dei docenti e mandolinisti
Caterina Lichtenberg è una delle più importanti mandoliniste classiche del mondo. Cresciuta in Germania, si è diplomata al Conservatorio di Musica di Colonia. Attualmente ricopre il ruolo di professoressa di mandolino classico/liuto soprano presso questa prestigiosa istituzione. Per oltre 20 anni Caterina ha registrato, insegnato e realizzato tournée in tutta Europa, in Giappone, a Taiwan, in Sud America, in Canada e negli Stati Uniti. Ad oggi, Caterina Lichtenberg ha pubblicato 13 album.
Emanuele Buzi, nipote del virtuoso Giuseppe Anedda, si è diplomato presso il Conservatorio de L'Aquila. Collabora con i più importanti enti lirici italiani (La Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Massimo di Palermo). Dal 2008 è titolare della cattedra di mandolino presso il Conservatorio di Musica A. Scarlatti di Palermo.
Florentino Calvo ha studiato al Conservatorio di Argenteuil, principale centro di insegnamento del mandolino in Francia. Si è perfezionato con i maestri Mario Monti e Ugo Orlandi. Come concertista, si esibisce regolarmente come solista in formazioni di musica da camera e con orchestre (TrioPolycordes, Orchestre National du Théâtre de Paris, Orchestre Philharmonique de Radio France). Contribuisce allo sviluppo e all'influenza del suo strumento formando numerosi concertisti e pedagoghi di spicco in Francia e all'estero.
Vincent Trollet inizia a studiare il pianoforte e successivamente la composizione, che approfondisce al Conservatorio di Parigi. Nel 2010 viene ammesso al corso di Informatica Musicale presso l’IRCAM di Parigi. Questa formazione dà vita a una nuova direzione nel suo lavoro, che lo porta ad avvicinarsi alla sperimentazione. Dai numerosi incontri con compositori della sua generazione nasce Ensemble Regards, ensemble dedicato alla musica contemporanea.
Il drammaturgo teatrale e radiofonico Noam Brusilovsky è nato in Israele nel 1989. Dopo aver frequentato la Thelma Yellin High School of the Arts, si è trasferito a Berlino nel 2012, dove ha studiato regia teatrale presso l'Accademia di Arti Drammatiche Ernst Busch. Mentre era ancora studente, ha diretto i suoi primi radiodrammi per Deutschlandfunk e SWR e ha ricevuto il premio ARD German Radio Play Award nel 2017 per la sua produzione "Broken German". Nello stesso anno, ha completato i suoi studi con la performance solista autobiografica "Orchiectomy Right". L'anno successivo, questa produzione è stata invitata ai festival "Radikal Jung" e "Fast Forward" e lo ha portato ad essere nominato "Giovane autore dell'anno" da Theater heute. Da allora Brusilovsky lavora come autore e regista freelance per diverse stazioni radiofoniche tedesche (Deutschlandfunk, SWR, WDR e rbb). I suoi radiodrammi sono stati trasmessi da tutte le stazioni ARD, hanno vinto numerosi premi e sono stati nominati per diversi riconoscimenti. Oltre al suo lavoro radiofonico, Noam Brusilovsky è direttore teatrale. I suoi progetti di teatro documentario, che hanno partecipato a numerosi festival, sono stati realizzati dal Volkstheater di Monaco, dal Konzerttheater di Berna, dal Sophiensaelen di Berlino e dallo Stadttheater di Klagenfurt.
Tobias Purfürst è un produttore musicale e compositore di Berlino. Pianista classico di formazione, si interessa a processi creativi diversi tra loro. Ha iniziato a studiare architettura all'UdK di Berlino. Dopo un anno di scambio in Islanda, con uno stage presso i Greenhouse Music Studios (Valgeir Siruðsson), si è concentrato sul sound design e sulla composizione di musica sperimentale e per film. Nel 2011 ha studiato presso la Facoltà di Arte e Media (UdK) nella classe di Media art (Prof. Alberto de Campo), dove ha lavorato principalmente su installazioni sonore generative e performance. Durante il periodo trascorso all'UdK, il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive e festival, tra cui Ars Electronica (2012), EMAF (2013), Transmediale (2013), Addicted to Random Festival e Halle (2013). Lavora come docente, come freelance per agenzie e in collaborazione con var* artist* nel campo della musica elettronica sperimentale, delle installazioni multimediali, nonché delle composizioni e del sound design per film, video arte e performance.
A Palermo, Victor Missud si dedica a un lungometraggio in lingua dei segni italiana. In parte documentario, in parte fiction, Laisser l'île (titolo provvisorio) vedrà due attori non udenti e non professionisti interpretare i propri ruoli. Palermo è la terza protagonista del film, con i suoi contrasti architettonici tra palazzi barocchi e condomini del dopoguerra. La residenza di Victor Missud sarà inoltre l'occasione per una ricerca sul suono in vista della colonna sonora del film, in particolare attraverso percussioni e vibrazioni.
Con il progetto "Women's voices in Palermo" (la voce delle donne a Palermo), le ricercatrici osservano le pratiche culturali e le scale di valori delle donne migranti che vivono nel capoluogo siciliano. L’ipotesi formulata è che la migrazione e la religione, legata alle questioni di genere, definiscano modalità specifiche di vivere lo spazio urbano. A Palermo, le tre ricercatrici entrano in dialogo con diverse associazioni dedicate a varie comunità di donne e, attraverso interviste e l’ascolto delle esperienze vissute, mettono in discussione le strutture di potere attraverso un approccio intersezionale. I risultati del lavoro di Charlotte Koch, Daria di Bello e Ségolène Bulot saranno presentati sotto forma di podcast, dibattiti e discussioni, per dare voce ad alcune delle donne migranti nello spazio mediterraneo.
CHARLOTTE KOCH
Charlotte Koch è cresciuta a Marburg e vive a Lipsia. Durante gli studi triennali in scienze sociali si concentra sugli studi dell’America latina, per poi interessarsi al femminismo islamico e alla sociologia dell’Islam. Approfondisce il tema del “reflexive curanting” (curatela riflessiva) e studia le molteplici rappresentazioni dell’Islam nell’arte contemporanea. Partendo dal travagliato passato coloniale all’origine dei musei etnografici europei, analizza i discorsi e le pratiche postcoloniali con le quali queste stesse istituzioni si confrontano al giorno d’oggi.
DARIA DI BELLO
Daria di Bello è originaria di Taranto, in Puglia. Si sposta a Lipsia dopo aver ottenuto una laura in filosofia all’Università di Bari. Parallelamente alla sua attività militante, Daria lavora come mediatrice linguistica e culturale, e insegna l’italiano. Si interessa alla migrazione nell’area mediterranea e alla sociologia dell’Islam. Nei suoi lavori, Daria fa dialogare i concetti di “Black Atlantic” e di “Black Mediterranean”, studiando la diaspora africana in una perspettiva storico-marittima.
SÉGOLÈNE BULOT
Ségolène Bulot viene dalla Normandia e vive a Lipsia. Ha studiato linguistica inglese, letteratura e scienze sociali a Caen, in Francia. Durante il suo master a Lipsia, Ségolène si dedica al lavoro educativo con i giovani. Si interessa in modo particolare allo sviluppo e alla messa in pratica di azioni non violente, prendendo come esempio il concetto indiano di "Go Rurban", che mira a colmare il divario tra città e zone rurali attraverso il coinvolgimento delle nuove generazioni.
Andrea Lissoni, PhD, è direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco di Baviera da aprile 2020. Già senior curator presso il dipartimento di Arte e Film Internazionale presso la Tate Modern di Londra, e precedentemente curatore presso l’Hangar Bicocca di Milano (2009-2013), è co-fondatore del collettivo artistico indipendente Xing e co-direttore del festival internazionale Netmage di Bologna. Nel 2012 ha co-fondato Vdrome, un programma di proiezioni online per artisti e registi, di cui è tutt’oggi uno dei curatori.
Ha inaugurato il Cinema Programme presso la Tate Modern, un’esposizione che si sviluppa nel corso dell’anno. Ha co-curato il programma dell’inaugurazione del nuovo edificio del museo nel 2016, la Live Exhibition del 2017 e del 2018, la Turbine Hall Commission di Philippe Parreno (2016) e la mostra personale di Joan Jonas (2018). È stato co-curatore della Biennale de l’Image en Mouvement The Sound of Screens imploding organizzata dal centro d’arte contemporanea di Ginevra/OGR Torino nel 2018. Nel 2019 ha contribuito all’inaugurazione internazionale del CCA di Tashkent, primo centro d’arte contemporanea in Uzbekistan, dove ha curato l’esposizione personale di Saodat Ismailova Qo’rg’on Chiroq. Più recentemente, ha curato l’esposizione Bruce Nauman presso la Tate Mordern di Londra (2020-2021), mostra itinerante che verrà successivamente esposta presso il Museo Stedelijk di Amsterdam e all’Hangar Bicocca di Milano).
Chiara Parisi dirige il Centre Pompidou-Metz da dicembre 2019. Storica dell’Arte, ha ottenuto un dottorato di ricerca presso l’Università La Sapienza di Roma, dove ha insegnato Storia dell’arte moderna e contemporanea, Storia dell’architettura e del design industriale. Dal 2004 al 2011 dirige il Centre internazionale d’Arte e di Paesaggio dell’isola di Vassivière, dando vita a una serie di progetti inediti e realizzando le prime mostre monografiche mai esposte in Francia di una serie di artisti. Nel 2011 è nominata Direttrice dei Programmi Culturali presso la Monnaie di Parigi, dove nel 2014 cura l’esposizione inauguratrice Chocolate Factory di Paul McCarthy, presentata in concomitanza con la scultura monumentale Tree, esposta in Place Vendôme. Nel 2015 seguono le esposizioni di Marcel Broodthears, Take Me (I’m yours) di Christian Boltanski e Hans Ulrich Obrist. Nel 2016, le sale del Settecento della Monnaie presentano le opere di Jannis Kounellis, poi quelle di Bertrand Lavier e di Raymond Hains. La sua direzione artistica si conclude con la personale Not Afraid of Love, la più vasta esposizione di Maurizio Cattelan mai presentata in Europa, che segna la ripresa della produzione dell’artista. Nel 2017 è nominata curatrice presso Villa Medici, dove inaugura un ciclo di esposizioni personali dedicate a Annette Messager, Claire Tabouret e Yoko Ono, Elizabeth Peyton e Camille Claudel, Tatiana Trouvé, Katharina Grosse e Anne Patrick Poirier. È membro di numerosi comitati scientifici, tra i quali quello per il Ministero della Cultura, il Museo Nazionale di Montecarlo e il FRAC (Fondo regionale d’arte contemporanea) Franche-Comté.
Contatto
Bianca Bozzeda
Referentin
Kultur Ensemble Palermo
Cantieri Culturali alla Zisa
Via Paolo Gili, 4
90138 Palermo, Italien
Tel.: +39 091 5556815 bianca.bozzeda@goethe.de