Nell’ambito di
Performing Architecture 2018
On city curating. In Venice. In Munich. Elsewhere.
Marco Baravalle, Marc Gegenfurtner, Florian Malzacher, Fabrice Mazliah, Barbara Mundel, Susanne Traub, Joanna Warsza
Le città costituiscono un complesso intreccio di relazioni, scontri, alleanze ed eventi avversi. Poiché a livello locale sembra sia più semplice realizzare visioni concrete, l’arte nelle città può fungere da laboratorio per comprendere come le persone possano convivere e come la società possa cambiare per affrontare problemi quali il nazionalismo, il surriscaldamento globale o la gentrificazione. Nei primi anni 2000, alcuni sindaci, tra cui Antanas Mockus (Bogotá) o Edi Rama (Tirana), utilizzarono l’arte come strumento per raggiungere i propri obiettivi. Di fatto, oltre alle funzioni proprie del loro incarico, divennero anche “curatori” delle loro città. Come possono pianificatori e architetti urbani, artisti e curatori contribuire, insieme ai politici, a comprendere, e forse anche influenzare, le metropoli in rapida evoluzione? Come possono l’arte e l’attività curatoriale lavorare pro e contro le grandi problematiche della nostra epoca, nel contesto urbano?
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