A Mission: Impossible
©Daria Nazarenko
Sto cercando qualcosa che sia costruibile come un ambiente per un'azione, o un'azione per un ambiente.
Di Daria Nazarenko
I formati di scambio e conversazione stanno diventando parte del mio materiale artistico. Vedo la mia pratica quotidiana più come un lavoro sul campo impegnandomi in conversazioni e discussioni e seguendo la mia curiosità. Gran parte di questo lavoro sul campo si svolge come danza impovvisata influenzata dalla comunità di danza urbana e dal suo aspetto attivista.
Spesso faccio viaggi di ricerca - È importante per me che il mio lavoro abbia una componente di apertura dello spazio e non si svolga solo nello spazio teatrale designato. Tutti i progetti sviluppati sono il frutto di collaborazioni con altrǝ artistǝ, designer, attivistǝ, ballerinǝ e con il pubblico - E questa collaborazione è basata sull'apprezzamento e sul potenziamento reciproco. Come artista sento l'urgenza di essere una piattaforma.
Nella sua ricerca artistica Daria Nazarenko si muove fra trasformazione sociale e paesaggistica. Ha accompagnato la Federazione tedesca di ricerca a bordo del Meteor 2018 poco dopo aver fatto l'autostop dalla Germania alla Mongolia, e facendo un'intervista in ogni macchina su alcuni tratti del viaggio. Dal 2020 collega profondamente la danza e la cultura urbana con le sue narrazioni performative e gli oggetti coreografici. Su migrazione e subcultura parla a livello corporeo e quindi politico.
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