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Lavorare come Kafka
Dieci geni e le loro strane professioni

Geni dalle professioni più strambe
Che cos’hanno in comune Franz Kafka, Mayim Bialik, Mark Twain, Stella Rimington e Geoffrey Owens? Sono tutti dei geni che hanno svolto le attività più strambe per guadagnarsi il pane. | Collage: Tobi Schrank © Goethe-Institut

Franz Kafka non si dedicava solo alla scrittura: per sbarcare il lunario, infatti, doveva anche avere un’altra attività. In questo non è stato il solo: ecco dieci esempi di menti creative che hanno svolto lavori monotoni e impensati.

Di Guillermo Martínez

Fotografia di Kafka a circa 34 anni, inizio luglio 1917 Kafka a circa 34 anni, inizio luglio 1917 | Foto (dettaglio): © Verlag Klaus Wagenbach Se è vero che Franz Kafka (1883 – 1924), autore de La metamorfosi, Il processo e Il castello, è comunemente definito “il primo scrittore moderno”, è altrettanto vero che lo si potrebbe anche definire “impiegato in una compagnia assicurativa contro gli infortuni sul lavoro”: oltre a scrivere, infatti, tra il 1908 e il 1922 ha svolto un lavoro d’ufficio incredibilmente noioso e monotono, ogni santo giorno dalle 8 alle 14, per aggiungere uno stipendio fisso ai magri guadagni derivanti dalla scrittura. Tra l’altro, quella citata non è stata nemmeno la sua sola attività lavorativa: nel 1911, infatti, ha temporaneamente gestito anche l’azienda di famiglia Prager Asbestwerke Hermann & Co.

Romanzi ispirati al lavoro

Fotoritratto dello scrittore statunitense Mark Twain Mark Twain | Foto: A. F. Bradley in New York, 1907 Mark Twain (1835-1910), noto in tutto il mondo come autore di romanzi immortali come Le avventure di Tom Sawyer o Le avventure di Huckleberry Finn, all’inizio ha svolto diverse professioni ben lontane dalla scrittura: Samuel Langhorn Clemens, così si chiamava in realtà lo scrittore americano, è stato capitano di un battello a vapore, soldato nella guerra civile americana, minatore in Nevada, commerciante di legname e infine giornalista.

Stella Rimington durante l’anniversario WILL (Women in Learning and Leadership) nel 2016 Stella Rimington | Foto: Andrew Davidson CC BY-SA 4.0 Stella Rimington (*1935) ha scritto il suo primo romanzo nel 2004, ma molto tempo prima, tra il 1992 e il 1996, è stata la prima donna a dirigere i servizi segreti britannici, conosciuti anche come MI5. Quest’esperienza ha ispirato la londinese Stella Whitehouse (così si chiamava da nubile), a scrivere il suo primo grande romanzo, intitolato Silent Danger, che tratta di un attacco terroristico perfettamente orchestrato. Successivamente ha scritto altri romanzi gialli.

Inizi più duri

Taraji P. Henson in Oscar de la Renta 2011 Taraji P. Henson | Foto: The Heart Truth Prima segretaria del Pentagono e cantante di cover, poi attrice di successo. Sono queste le esperienze raccolte da Taraji P. Henson (*1970), che la sera cantava e ballava su una nave da crociera, mentre la mattina lavorava per il governo americano, come del resto altri membri della sua famiglia. È diventata famosa nel 2001 recitando nel film Baby Boy.

 Henry Miller, 1940 Henry Miller | Foto: Carl Van Vechten Henry Miller (1891 – 1980), uno degli scrittori colpiti da censura nel XX secolo, era stato in precedenza direttore del personale presso la Western Union Telegraph Company, facendosi strada nella letteratura solo a quarant’anni, con libri come Nel tropico del Cancro e Nel tropico del Capricorno, vietati dalla censura per il loro contenuto provocatorio, ma in grado di esercitare comunque un’influenza sugli scrittori della cosiddetta Beat Generation.

noia in ufficio

Fotoritratto del poeta statunitense Wallace Stevens, utilizzato per la prima edizione del volume <i>The Collected Poems of Wallace Stevens</i> (1954). Wallace Stevens | Foto: Sylvia Salmi Il caso di Wallace Stevens (1879 – 1955) non è molto differente da quello di Kafka: anche il poeta americano, infatti, lavorava nel settore assicurativo, più precisamente come avvocato presso la Hartford Accident and Indemnity Company, dov’è rimasto fino alla fine, riuscendo così a conciliare per tutta la vita la sua passione per la letteratura con il lavoro d’ufficio.

Il Presidente USA conferisce alla scrittrice Harper Lee la Medaglia presidenziale per la Pace, il 5 novembre 2007. Harper Lee | Foto: Eric Draper E se Harper Lee (1926-2016) avesse continuato a lavorare come operatrice telefonica per una compagnia aerea occupandosi di prenotazioni? Sicuramente non avremmo mai letto opere come Il buio oltre la siepe. Harper Lee si era convinta a lasciare la Eastern Airlines solo dopo che un amico le aveva consigliato di prendersi una pausa per dedicarsi alla carriera letteraria. Seguendo quel consiglio, aveva poi pubblicato il suo libro più famoso.

Connubio persona–personaggio

Mayim Bialik al Paley Center Mayim Bialik | Foto: iDominick Il nome di Mayim Bialik (*1975) è forse meno noto ai più, al contrario di quello di Amy, personaggio della serie The Big Bang Theory interpretato dalla californiana che, dopo sette anni di università per diventare neuroscienziata, oggi combina la carriera di attrice con la formazione accademica, facendo divulgazione scientifica in vari format.

L’attore Geoffrey Owens Geoffrey Owens | Foto: unbekannt Geoffrey Owens (*1961) è diventato famoso grazie alle sue apparizioni nella fortunata sit-com americana The Cosby Show. Inizialmente erano in pochi a sapere che in passato aveva lavorato in un supermercato della catena Trader Joe’s; quando lo ha raccontato pubblicamente, è diventato bersaglio di scherno sui social network, ma ottenendo grande sostegno da noti volti dello spettacolo a livello mondiale e da molti utenti sui social, l’attore ha potuto prontamente replicare: “Non esistono professioni migliori di altre, ogni lavoro è importante e prezioso”.

Peter Hein, Fehlfarben Peter Hein | Foto: Foto-dus CC BY-SA 4.0 Ancora più attuale è Peter Hein (*1957), cantante del gruppo punk tedesco Fehlfarben, band di grande successo di qualche decennio fa. In un’intervista allo Spiegel, Hein ha raccontato di non poter certo vivere solamente dell’attività musicale, “sufficiente tutt’al più per fare una vacanza”, mentre “prima, durante e anche dopo i Fehlfarben”, ha fatto e sempre farà parte di una squadra. La sua preferenza per la vita precaria da lavoratore a quella della pop star è perfettamente in linea con l’ideologia punk, oltre ad avergli permesso di sperimentare in prima persona come gli alti e bassi aziendali spesso colpiscano i più deboli della catena, cioè i dipendenti.

Vivere di arte, che sia cinematografica, letteraria o musicale, non è generalmente facile, almeno all’inizio; a volte per vocazione, o più spesso per pura necessità, molti sono costretti a guadagnarsi da vivere in altri settori, almeno per un certo tempo, prima di raggiungere la celebrità. Qualcuno riesce a conciliare entrambi gli aspetti e lo stesso Kafka ha dimostrato che lavorare non è necessariamente in contrasto con l’ispirazione e l’immaginazione. Quante persone con un lavoro apparentemente semplice e noioso nascondono al loro interno un mondo creativo completamente diverso?

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