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Nomadic Cosmologies and Fugitive Power - Banner© Goethe-Institut Mailand | Graphic: UAU Studio

Padiglione Germania alla 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano
Nomadic Cosmologies and Fugitive Power

Il Goethe-Institut Mailand organizza la partecipazione della Repubblica Federale di Germania alla 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano Unknown UnknownsAn Introduction to Mysteries. Il Padiglione Germania è promosso dal Ministero Federale degli Affari Esteri, curatela Red Forest. Dal 15 luglio all'11 dicembre 2022 vanno in onda nel padiglione, su Radio Raheem e su reboot.fm Berlino le otto trasmissioni radiofoniche con esperti ed esperte internazionali Nomadic Cosmologies and Fugitive Power - Red Forest Radiograms, che costituiscono il programma del padiglione. Otto conversazioni sonore ed esperienziali dove lotte climatiche, giustizia ambientale e futuro trasformativo si intrecciano.  



 

Il Padiglione Tedesco

Curatela

Red Forest

Red Forest è un gruppo libero basato su affinità e pratiche sovrapposte che mette insieme ricerca, arte, immaginazione politica e azione sociale impegnandosi nella giustizia trasformativa e nella riparazione ecologica. Nel 2021 ha intrapreso una ricerca pan-continentale focalizzata sull’intersezione fra estrattivismo contemporaneo e processi di datificazione. Red Forest assembla e organizza il proprio lavoro su infrastrutture di reciprocità collettiva e interdipendenza come potenzialità reale. La sua ricerca contribuisce alla struttura teoretica del Materialismo Energetico (Energetic Materialism) per concettualizzare processi culturali e sociali urgenti in difesa della vita e la costruzione di futuri pluriversali in un flusso dignitoso. 
 
Red Forest © Red Forest Red Forest è stato mobilitato da David Muñoz-Alcántara, Diana McCarty, Mijke van der Drift e Oleksiy Radynski, a seguito del collidere delle loro pratiche collettive durante il periodo da borsisti BAK a Utrecht nel 2019-2020. Si dispiega come una crescente costellazione di artisti, attivisti, ricercatori, produttori di media, registi, filosofi, educatori e viaggiatori del tempo che realizzano progetti interdisciplinari. Nel 2021 la loro ricerca sempre in progress su Estrattivismo, Datificazione e Giustizia Trasformativa è stata supportata dalla finlandese Kone Foundation. Red Forest sta producendo una serie di performance sperimentali di carattere sociale e permanente a Kyiv e Berlino dal titolo Sambat Stagings, con il supporto di Goethe-Institut, Co-Production Fund Kyiv e Haus der Kulturen der Welt Berlino. Nel 2022 cura Nomadic Cosmologies and Fugitive Power – Red Forest Radiograms, il programma del Padiglione Germania alla 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries.

Artista, architetto e ricercatore, David Muñoz-Alcántara indaga il nomadismo del pensiero e la pratica estetica all’intersezione tra futuro e attualità. Il suo lavoro recente esamina la poetica militante e la critica radicale attraverso le arti basate sulle lotte di liberazione contro classe, genere e separazione razziale. Nella pratica produce installazioni contestualizzate che coinvolgono spesso studio collettivo, disegno, scrittura e traduzione come spazi della politica. Ha conseguito un Dottorato in Contemporary Art Practice alla Aalto University di Espoo, un Master in Applied Art and Design all’Università di Helsinki e la licenza in Architettura alla National Autonomous University of Mexico a Città del Messico. È fondatore dello studio di ricerca NÆS – Nomad Agency/Archive of Emergent Studies (2011- a oggi), che rivendica lo spazio politico della ricerca, ed è membro della commissione editoriale di Rab-Rab Press. È stato borsista BAK alla basis voor aktuelle kunst a Utrecht nel 2019-2020 e Research Fellow alla KONE nel 2021. Muñoz-Alcántara vive e lavora a Helsinki.
Femminista attivista dei media, Diana McCarty è redattrice fondatrice di reboot.fm, una premiata radio libera di artisti di Berlino. È co-fondatrice delle reti radiofoniche radia.fm e 24/3 FM Berlino, della comunità online per donne FACES (faces-I) e dell’associazione elsehere. Ha co-iniziato Latitude on Air Radio Festival nel 2020. Quale cyberpunk negli anni ‘90 è stata attiva nella cultura internet indipendente con net, art, nettime, la Meta Forum Conference Series e in diverse piattaforme di hackeraggio. Il suo lavoro ruota intorno ad arte, genere, politica, tecnologia, media e femminismo radicale. È stata borsista BAK alla Basis voor aktuelle kunst a Utrecht nel 2019-2020 e ricercatrice alla KONE nel 2021. È docente di Film and Video (con Filipa César) alla Merz Akademie di Stoccarda. McCarty è una fiera Chicana di Albuquerque. Vive e lavora a Berlino.
Filosofa, performer ed educatrice, Mijke van der Drift lavora sull’etica come punto focale di ricerca multidisciplinare sulla trasformazione sociale. Van der Drift è Ricercatore Tutor alla Royal College of Art di Londra. Precedentemente ha lavorato come Responsabile della teoria presso il MA Non-Linear Narrative del Royal College of Art dell'Aia. Il suo lavoro è apparso su: Journal of Speculative Philosophy, Journal of Aesthetics and Culture, con Cambridge University Press, Routledge e su molte altre pubblicazioni. È stata borsista BAK alla basis voor aktuelle kunst a Utrecht nel 2019-2020 e Research Fellow alla KONE nel 2021. Mijke van der Drift vive e lavora ad Amsterdam e Londra.
Oleksiy Radynski è un regista e uno scrittore di Kyiv. I suoi premiati cortometraggi sono stati proiettati a festival del film quali: DOK Leipzig, Oberhausen International Short Film Festival, Kurzfilmtage Winterthur, Docudays IFF, Artdocfest, Odesa IFF, Watch Docs, Molodist IFF, oltre che Institute of Contemporary Arts (Londra), e-flux (New York), SAVVY Contemporary (Berlino), International Studio & Curatorial Program (New York). Dopo essersi laureato alla Kyiv-Mohyla Academy ha studiato al Home Workspace Program (Ashkal Alwan, Beirut). I suoi testi sono stati pubblicati su Proxy Politics: Power and Subversion in a Networked Age (Archive Books 2017), Art and Theory of Post-1989 Central and East Europe: A Critical Anthology (MoMA, 2018), Being Together Precedes Being (Archive Books 2019) e su e-flux Journal. Ha tenuto dibattiti e presentazioni a: Berlinale Forum Expanded, Museum of Modern Art (New York), Shtab (Bishkek), Stroom Den Haag (L’Aia), Architechtural Association (Londra). Partecipa a VCRC, un’iniziativa di arte, conoscenza e politica fondata a Kyiv nel 2008. È stato borsista BAK alla basis voor aktuelle kunst a Utrecht nel 2019-2020 e Research Fellow alla KONE nel 2021. Nel 2020 ha convocato War and Cinema, un ciclo di film d’artista per e-flux Video and Film.

I Radiogrammi

Nomadic Cosmologies and Fugitive Power | Red Forest Radiograms, 2022 Nomadic Cosmologies and Fugitive Power | Red Forest Radiograms, 2022 | © Goethe-Institut Mailand | Grafica: UAU Studio Red Forest presenta il programma del Padiglione Germania
 

Radiogram #1: Runaway Noosphere Radiogram #1: Runaway Noosphere | C-Print series, 2022 © Image courtesy of Red Forest Oleksiy Radynski in conversazione con Svitlana Matviyenko
Sonic Intervention by Sasha Dolgiy

Nel periodo interbellico il geologo e filosofo sovietico Vladimir Vernadsky aveva diagnosticato la trasformazione del pensiero scientifico in una forza geologica che interessa i processi materiali su scala planetaria e che è capace di trasformare la biosfera “secondo gli interessi dell’umanità libera e pensante, intesa come un tutto organico” e sublimarla in Noosfera – una sfera di conoscenza umana unificata altamente interconnessa. Vernadsky sostiene che la transizione in Noosfera sia passata completamente inosservata e non riflettuta dall’umanità stessa e che questo abbia portato a conseguenze devastanti sotto forma di due guerre mondiali. Vernadsky è morto poco prima del bombardamento di Hiroshima, una sfida al suo cauto ottimismo riguardo al futuro della Noosfera. Con la guerra cibernetica questo futuro è arrivato e il campo di battaglia si è ora spostato in Ucraina, dove il nesso tra cibernetica e nucleare è emerso come traccia sintomatica di una Noosfera instabile.

Svitlana Matviyenko è Assistant Professor di Critical Media Analysis alla Shool of Communication e Direttore Associato al Digital Democracies Institute, Vancouver. La sua ricerca e il suo insegnamento si concentrano su informazione e guerra cibernetica, economia politica dell’informazione, media e ambiente, e studi sulle infrastrutture.

Sasha Dolgiy è un artista, un musicista e un innovatore. Fra il 2012 e il 2018 è stato organizzatore di  ЭFIR, un leggendario spazio gestito da artisti a Kyiv. Il suo lavoro è stato rappresentato in numerosi spazi in Ucraina e nel mondo, tra cui documenta 14.
 
Radiogram #2: Transformative Poetics Radiogram #2: Transformative Poetics | C-Print series, 2022 © Image courtesy of Red Forest Mijke van der Drift in conversazione con Jay Bernard, Thomas Nail e Sebastian De Line, Sonic Intervention by Femi Oriogun-Williams
 



Le pressioni della guerra, dell’epidemia e dell’attività di estrazione stanno cambiando il mondo. La poesia di Lucrezio del I secolo a.C. combina queste riconoscibili linee di frattura contemporanea con una filosofia di relazioni sociali trasformative e mutevoli. Nella filosofia di Lucrezio la materia crea nuove forme e queste nuove forme sono la Natura che genera se stessa. Il mondo è un’interazione di trasformazioni. La Natura di Lucrezio ci invita a mantenere lo spazio per il potenziale di fioritura, piuttosto che delimitare il cambiamento attraverso l’estrazione. Si creano modi di “fare il mondo”, non solo “controllando gli umani” ma anche attraverso tutti i processi importanti che trasformano le potenzialità in attualità – in quanto forme di cura.

Jay Bernard è uno scrittore e artista di Londra, la cui pratica è radicata nel documentario, negli archivi e nella storia sociale.

Thomas Nail è Professore di Filosofia all’Università di Denver e autore di numerosi libri, tra i quali: The Figure of the Migrant, Theory of the Border, Marx in Motion, Theory of the Image, Theory of the Object, Theory of the Earth, Lucretius I, II, III, Returning to Revolution e Being and Motion. La sua ricerca si concentra sulla filosofia del movimento.

Sebastian De Line è artista, Associate Curator, Care and Relations alla Agnes Etherington Art Centre e sta facedo un dottorato di ricerca in Cultural Studies alla Queen’s University. Ha pubblicato su Publications include the Journal of Visual Culture, Junctures, and Journal of Critical Race Inquiry.

Femi Oriogun-Williams è scrittore, musicista e produttore radiofonico. Il suo lavoro è stato trasmesso sulla radio nazionale nel Regno Unito. Ha creato podcast e installazioni sonore per varie istituzioni tra le quali Somerset House, Serpentine Gallery, Bergen Kinsthall e Rough Guides.
 
Radiogram #3: Enchanted Technologies of Transmission Radiogram #3: Enchanted Technologies of Transmission | C-Print series, 2022 © Image courtesy of Red Forest Diana McCarty in conversazione con Anna Bromely, Tetsuo Kogawa & Alla Mitrofanova, Sonic Intervention by JD Zazie

 




La radio non è solamente un tipo di media ma anche un fenomeno di radiazione. Proviamo a pensare alla radio come un’azione/un processo emittente, dove il ricevere fa parte del trasmettere. Un’azione di trasmissione-ricezione radio potrebbe essere una sorta di auto-oscillazione e la relazione fra questa azione e il pubblico potrebbe essere una risonanza che incanta le nostre svariate emozioni e che muove i nostri corpi. Il punto di trasmissione fra tecnologia e natura è il nostro corpo che potrebbe fornire temporaneamente un processo "incantevole" dove la tecnologia, l’arte e la nostra esistenza risuonano all’unisono. 

Anna Bromley è un’artista, produttrice radio e scrittrice che ha cominciato a lavorare nella RDT. Le sue installazioni, le sue rappresentazioni e i suoi progetti sonori sono stati recentemente commissionati da festival internazionali come documenta 14, manifesta 14 e beuys2021| beuysradio. Insegna e conduce ricerche su pratiche radiofoniche clandestine e dissidenti e la loro storia. htpps://www.annabromley.com

Per Tetsuo Kogawa nei suoi 80 anni di vita l’insegnamento, la regia e l’attivismo nelle radio libere si sono rivelate uno scherzo. Attualmente si concentra sulla pratica della “trasmissione”, dalla “radio priva di contenuto” all’arte della radiazione e alla scrittura come “écriture transmission”. https://radioart.jp

Alla Mitrofanova è una critica femminista e una filosofa che lavora con l’arte mediatica e le nuove ontologie. Scrive e tiene lezioni sulla filosofia contemporanea, sulla teoria del femminismo, sull’arte, sulla scienza e sullo spettacolo. Mitrofanova vive e lavora a San Pietroburgo.

JD Zazie (Valeria Merlini) è una DJ sperimentale e di avanguardia, un’artista del suono e una curatrice di Bolzano con base a Berlino. Grazie alle sue esperienze radiofoniche JD Zazie ha esplorato diversi approcci alla manipolazione in tempo reale di suoni registrati fissi. Nel suo lavoro ridefinisce il ruolo di DJ e le attività elettroacustiche. https://jdzazie.tumblr.com
 
Radiogram #4: The Nord Stream Mindset Radiogram #4: The Nord Stream Mindset | Red Forest for Goethe-Institut Mailand/Graphic UAU Studio David Muñoz Alcántara & Diana McCarty conversano con Gilberto López y Rivas, Nataanii Means, Omar Jabary Salamanca, sonic intervention by Alexandra Cárdenas
 



Nonostante l’enorme controversia, la costruzione del gasdotto russo-tedesco Nord Stream 2 è stata completata ma il suo processo di certificazione è stato interrotto dall’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia il progetto rimane uno spettro reale e immaginario che perseguita la Germania e altri paesi dell’Unione Europea, dal momento che la loro brama di combustibile fossile (russo) e i loro investimenti commerciali sono in diretta contraddizione con il loro desiderio di sicurezza ambientale e geopolitica. Il diavolo sta nel dettaglio. 

Gilberto López y Rivas, professore e ricercatore al National Institute of Anthropology and History di Morelos, Messico. E stato direttore alla National School of Anthropology and History in Messico; Senior Researcher al Ludwing Bostman Institute in Austria; professore alla Metropolitan Autonomous University in Messico e professore alla Univesity of Minnesota, USA. È stato consulente dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) durante le tavole rotonde sui diritti e la cultura indigena, la democrazia e la giustizia e consulente del governo del Nicaragua sulle questioni indigene e l'autonomia dal 1981 al 1990.

Nataanii Means, attore e artista hip-hop Oglala Sioux, Omaha e Navajo. È il figlio dell'importante attivista indiano americano Russell Means. Ha sostenuto in prima linea il movimento #NoDAPL. Nataanii è conosciuto per Cowboy Up (2001), Frybread Face and Me and Drunktown's Finest (2014) e Hip-Hop.

Omar Jabary Salamanca, ricercatore del FNRS e coordinatore di Observatory of the Arab and Muslim Worlds (OMAM) alla Université libre de Bruxelles (ULB). La sua ricerca e il suo insegnamento si concentrano sulla geografia critica, sugli studi coloniali dei coloni, sull'economia politica e sulla teoria politica. Attualmente sta terminando un manoscritto sulle politiche contestate delle infrastrutture in Palestina che verrà pubblicato da Verso Books.

Alexandra Cárdenas è una compositrice, programmatrice, improvvisatrice e live coder, nata a Bogotà e residente a Berlino. La sua ricerca indipendente sul live coding e sulla decolonialità si confronta con la conoscenza ancestrale, il sublime, la casualità, l'intelligenza artificiale, l'apprendimento automatico, l'embodiment, il cyberfemminismo, la privacy e la libertà nei media digitali.

 
Radiogram #5: Sonic Rites of Healing & Abundance Radiogram #5: Sonic Rites of Healing & Abundance | Red Forest for the Goethe-Institut Mailand/Graphic UAU Studio Con Satch Hoyt e le voci di tutti coloro che non sempre nominiamo ma che mai dimentichiamo
 


La vostra voce è inseparabile dal vostro essere, dalla vostra storia, dal vostro futuro ed è il ponte fra il vostro mondo interiore e quello esteriore. Quando vi è una frattura tra ciò che esprimete e quello che veramente provate, la parte più vera di voi viene abbandonata. Quando liberate la vostra voce più autentica e naturale compiete un atto di auto-amore e, essenzialmente, validate e liberate voi stessi, tornate nella vostra pienezza e integrità, piantando semi affinchè la libertà vera, la felicità e la gioia fioriscano. 

Satch Hoyt nato a Londra, è di origini britanniche e afro-giamaicane, vive e lavora attualmente a Berlino. Realizza sculture e installazioni accompagnate dal suono, oltre a dipinti e disegni. C'è una dicotomia nei generi che definiscono due facce della stessa medaglia: una riflessione duplice e complementare sulla diaspora africana e sulle sue molteplici conseguenze. Il tropo scultoreo nel lavoro di Hoyt affronta i fatti sul campo, per così dire, dell'esperienza nera, mentre i disegni attingono a uno spirito di fantasia, rifugio e trascendenza - sono veicoli per un viaggio immaginativo al di là dell'ostinazione e dell'oppressione della storia.

 
Radiogram #6: Nomadic Cosmologies & Fugitive Power LiveJam | Red Forest for the Goethe-Institut Mailand/Graphic UAU Studio Radiogram #6: Nomadic Cosmologies & Fugitive Power LiveJam | Red Forest for Goethe-Institut Mailand/Graphic UAU Studio Con Nathalie Anguezomo Mba Bikoro, Bino Byansi, Filipa César, Muhammed Lamin Jadama, Aino Korvensyrjä & Moro Yapha Sonic Intervention di Ghazi Barakat e Paula Montecinos Oliva, moderano David Muñoz Alcántara & Diana McCarty di Red Forest. Produzione tecnica Noémie Cayron. Realizzato presso Wearebornfree! Empowerment Radio Studio.

Questa discussione esperienziale in diretta è stat rasmessa in streaming su Radio reboot.fm. Ecco il Podcast

Parte 1
 

Parte 2
 


Intrecciando gli argomenti Weaponized Infrastructures or Extractivism and the Lilypad e We will not be the wall, we will not be the ship! Cultures of deportation, border regimes and forced displacements, questo radiogramma è un invito a riflettere su come questi temi siano correlati al modo in cui vivono le persone.
L'estrattivismo può essere inteso come il risultato di un'attenzione uni-direzionale all'ambiente. Le concezioni capitalistiche della crescita economica codificate nelle tecnologie, cioè la finanziarizzazione e la dataficazione, impongono un ritmo brutale alla composizione organica dell'energia, trasformandola in un valore speculativo misurato sulla sua propensione all'estrazione. Le infrastrutture energetiche diventano motori di un sistema contemporaneo di colonialismo imposto, dalla teatralità della guerra. Queste dinamiche sono ulteriormente legate alle concezioni filosofiche antropocentriche e occidentali su come dovrebbe essere vissuta la vita, e che sono al centro dell'alienazione contemporanea. Per contrastare la catastrofe climatica in atto, la ricontestualizzazione e il recupero della specificità sociale della produzione di energia è fondamentale. Non tutti i Lilypad sono belli.

Libertà di muoversi e scegliere una propria dimora dignitosa, in quanto diritti naturali e umani, devono essere difesi per la necessaria sostenibilità e salute di un'ecosistema. Il movimento come cura della vita è il battito della vita in divenire. Nel mondo contemporaneo il confine è stato trasformato in una struttura epistemica al servizio di un’egemonia globale, e la regolamentazione del movimento in una moderna strategia di guerra. La globalizzazione contemporanea, guidata da trasformazioni capitalistiche che prosperano nella strumentalizzazione del mercato della democrazia, ha dato una spinta in avanti alla crisi dell’umanità e dell’ecologia. Uno dei suoi meccanismi è stata la proliferazione dei confini. 
 
Poetics of Liberation. A call for nourishing pluralistic ways of being Radiogram #8: Poetics of Liberation. A call for nourishing pluralistic ways of being | Red Forest for Goethe-Institut Mailand/Graphic UAU Studio Con Sezgin Boynik, Alberto Torres, Giovanna Esposito Yussif e Sónia Vaz Borges, Sonic Intervention con DJ Zhao
 


Questa conversazione sonica ed esperienziale finale spazia tra la miriade di argomenti trattati nel corso di Nomadic Cosmologies and Fugitive Power, intrecciando lotte climatiche, giustizia climatica e futuri trasformativi. Questa chiusura è anche un’apertura, e un invito a partecipare alla dimensione socio-ecologica dell’energia e alla resistenza civile contro l’ingiustizia epistemica presente nell’estrattivismo, nella datificazione e nella narrazione che sostiene che non possa essere altrimenti. È anche un appello a celebrare e difendere le molte forme di vita che hanno bisogno di spazio per fiorire alle proprie condizioni, a mobilitarsi con ritmi ribelli trasversali e con l'ancestralità della resistenza. 

Sezgin Boynik vive e lavora a Helsinki, ha conseguito il dottorato di ricerca sulla politica culturale dell'Onda nera in Jugoslavia dal 1963 al 1972 presso il dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Jyväskylä. Ha pubblicato su numerosi argomenti, tra cui il punk, il rapporto tra estetica e politica, il nazionalismo culturale, l'Internazionale Situazionista e il cinema jugoslavo. È redattore di Rab-Rab: Journal for Political and Formal Inquiries in Art (www.rabrab.fi).

Alberto Torres ha conseguito il dottorato e il master in Studi latino-americani all'UNAM. Attualmente è docente di Studi latino-americani presso la Facoltà di Filosofia e Letteratura dell'UNAM. La sua ricerca si concentra sugli indigeni nei gruppi di guerriglia degli anni '60 e '70 in America Latina, sugli incontri e i mancati incontri di resistenze e ribellioni nell'esercizio del sapere comune.

Giovanna Esposito Yussif si occupa di prassi curatoriale e ricerca. Ha una formazione in storia dell'arte, museologia e teoria critica. Giovanna è impegnata da lunga data con le prassi non dominanti, le immaginazioni dissenzienti e le epistemologie in resistenza. Nel 2019 ha curato il Padiglione della Finlandia alla 58a Biennale di Venezia con Miracle Workers Collective. Attualmente è direttrice artistica del Museum of Impossible Forms (MIF), co-direttrice artistica di Drifts Festival, curatrice della Biennale M_itä 2023 e co-curatrice della Biennale di Helsinki 2023 con MIF.

Sónia Vaz Borges è una storica interdisciplinare militante e un'organizzatrice sociale e politica di lunga data. Le sue pubblicazioni, in tedesco, portoghese e inglese, includono i saggi Na pó di Spera: Die koloniale Peripherie Lissabons, In Decolonize the City. Zur Kolonialität der Stadt - Gespräche (Unrast); On space of imaginations and the space of memories: Remembering Conakry PAIGC headquarters (The Funambulist), e il libro Na Pó Di Spéra. Percursos nos Bairros da Estrada Militar, de Santa Filomena e da Encosta Nascente (Fundação Calouste Gulbenkian). Il suo recente libro Educazione militante, lotta di liberazione e coscienza. L'educazione del PAIGC in Guinea Bissau 1963-1978 (Peter Lang) si concentra sulle scuole di liberazione e sul concetto e la prassi sviluppati dal PAIGC.

DJ Zhao riunisce musica da ballo contemporanea e classica proveniente dai cinque continenti, con particolare attenzione all'Africa. Mentre i suoi DJ set si estendono dai centri culturali alle aree remote del globo, e dall'oggi al passato, il lavoro di remix e mashup di DJ Zhao collega direttamente "Oriente" e "Occidente", acustico ed elettronico, tradizionale e iper-moderno.

Inside the German Pavilion - Interviste


Questo podcast consiste in un collage immersivo e ricco di suoni, di voci raccolte e registrate di persona alla Triennale di Milano. Le persone esprimono la loro opinione sulla Triennale in generale, commentando mostre specifiche e il tema generale di questa edizione, ed esprimono anche la loro opinione sul Padiglione tedesco, descrivendo in dettaglio il suo aspetto e come può essere vissuto dai visitatori.
Produzione e Sound Design Cristina Marras.


Un'intervista immersiva e ricca di suoni con il co-fondatore di Radio Raheem, Marco Aimo, in cui prima egli delinea la filosofia e l'approccio di Radio Raheem verso l'arte, il suono, la società e la politica, e poi spiega il coinvolgimento della radio con la Triennale di Milano, e in particolare la collaborazione con il Goethe-Institut Mailand e il gruppo Red Forest per il Padiglione Germania.
Produzione e Sound Design di Cristina Marras.

In questa intervista Mijke van der Drift, David Muñoz-Alcántara e Diana McCarty di Red Forest spiegano la genesi di "Nomadic Cosmologies and Fugitive Power" il programma del Padiglione Germania della 23a Triennale Milano. Il loro lavoro di curatori consiste in una serie di radiogrammi della durata di circa 2 ore ciascuno, il cui ruolo è quello di coinvolgere gli ascoltatori chiedendo loro di rispondere ai problemi dell'ambiente e del clima. Il quarto membro di Red Forest, Oleksiy Radynski, che è in Ucraina, non ha potuto partecipare all'intervista, ma collabora attivamente al progetto.
Produzione e Sound Design a cura di Cristina Marras.


Andrea Lissoni, direttore artistico della Haus der Kunst di Monaco, racconta la sua visita al Padiglione tedesco della Triennale 2022, soffermandosi sul ruolo dell'arte sperimentale e delle nuove pratiche artistiche. Ruolo dei media sperimentali nell'arte, nuove pratiche artistiche con i media digitali, la Triennale 2022 affronta le questioni contemporanee con un approccio inedito, sfidando i creatori ad andare oltre la semplice descrizione ma costringendoli a produrre significato. Descrizione e analisi del padiglione tedesco, problemi della società contemporanea, radio come media politico, importanza e coraggio del Padiglione Germania.
Produzione e Sound Design di Cristina Marras.


Le ricercatrici Daria di Bello, Charlotte Koch e Ségolène Bulot descrivono il progetto italo-franco-tedesco Women's Voices in Palermo, parte del programma di residenza di Kultur Ensemble Palermo, ed evidenziano i punti in comune con il lavoro creato da Red Forest per il Padiglione Germania: l'uso del podcast, il lavoro collettivo e la sfida alla prospettiva eurocentrica.
Le tre ricercatrici osservano le pratiche culturali e le scale di valori delle donne migranti che vivono nel capoluogo siciliano. Raccontano perchè il progetto sia stato concepito come un podcast, come la città di Palermo sia perfettamente adatta al progetto, sia come hotspot per persone di culture e provenienze diverse, sia come buon esempio di società aperta a una prospettiva no-border.
Produzione e Sound Design di Cristina Marras.

Media Partner

Radio Raheem

Radio Raheem nasce a Milano nel 2017 come editore e media indipendente. La radio è costantemente alla scoperta delle scene musicali nazionali e internazionali più interessanti e amplia il proprio spettro di indagine verso tutti gli aspetti del contenuto e della cultura. Seleziona e crea contenuti culturalmente rilevanti per raccontare storie originali e coltiva una comunità di talenti, facendo ricerca e sperimentazione attraverso la radio. 

Il Radio Booth è attualmente ospitato all’interno di Triennale Milano e da questo speciale luogo del design e della cultura contemporanea trasmette ogni giorno live.

www.radioraheem.it

reboot.fm

Radio libera di artisti e artiste
Arte, Discorsi & Musica elettronica su UKW 88,4 MHz a  Berlino & 90,7 MHz a Potsdam.

www.reboot.fm


Credits

Il Padiglione Germania alla 23a Esposizione Internazionale di Triennale Milano è ideato e curato da Red Forest per Goethe-Institut Mailand e promosso dal Ministero Federale degli Affari Esteri. Media Partner Radio Raheem Milano e reboot.fm Berlino. Design del padiglione David Muñoz-Alcántara, produzione esecutiva Andrea Angeli Architetto. Design grafico UAU Studio.
Triennale Milano, Radio Raheem  

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