Regia di
Volker Schlöndorff
Germania 1970, 84 min., versione originale con sott. it.
Trasposizione cinematografica dell'opera espressionista di Bertolt Brecht, ambientata nel 1969. Baal, poeta geniale e anarchico che vive in una soffitta e legge le sue poesie ai tassisti, viene dapprima osannato e poi rifiutato dalla società borghese. Si troverà così a vivere avventure personali crudeli e sconvolgenti, che lo porteranno a una prematura morte.
Realizzato a Monaco nel 1969 per la televisione tedesca e coprodotto da Hessischer e Bayerischer Rundfunk, il film è stato trasmesso una sola volta dall’emittente ARD il 7 gennaio 1970 in prima serata. Tra gli spettatori, alcuni dei quali erano particolarmente turbati e soprattutto indignati, c’era anche Helene Weigel, vedova di Brecht, che avendo visto il film alla televisione occidentale nell'allora Berlino Est, fece immediatamente di tutto per impedirne ogni ulteriore trasmissione. Secondo lei, infatti, l'interpretazione dell'opera da parte di Volker Schlöndorff e l'incarnazione di Rainer Werner Fassbinder del brillante poeta Baal, che non solo rifiuta ed evade la società borghese, non si adattavano all'immagine di Brecht.
Nell'ambito di “
Affinità elettive. Letteratura e cinema”
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