L’Europa a più velocità può favorire il processo di integrazione?
Nei momenti di crisi economiche, che attraversano ciclicamente i diversi Stati membri, si riaffaccia nel dibattito pubblico, la proposta dell’integrazione differenziata nell’Unione Europea.
Con una Unione di 27 Stati membri ci si domanda qual è il grado di omogeneità o di differenziazione sostenibile per il processo di integrazione. L’Europa a più velocità favorisce il processo di integrazione economica e con quali provvedimenti economici si attua un tale processo? E quale ripercussioni avrebbero queste scelte sul piano politico sia a livello dell’Unione Europea sia sui singoli stati?
Sul divano verde ne discutono:
Modera
Michael Braun, politologo e giornalista
Foto: © Luiss
Il dibattito è stato ideato in collaborazione con Luiss – Dipartimento di Scienze Politiche e con la preziosa partecipazione di Francesco Cherubini.
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