Nell’ambito della Giornata della Memoria
in occasione del 75° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz
di Katherine Kressmann-Taylor, traduzione di Ada Arduini
adattamento e regia di Rosario Tedesco
con
Rosario Tedesco e
Nicola Bortolotti
produzione “Bortolotti e Tedesco”
con il
Gruppo vocale del Conservatorio di Musica “S. Cecilia”
Soprani: Moe Ivasaki, Flavja Matmuja, Olimpia Pagni
Mezzo soprano: Sara Tiburzi, Marie-Luise Reinhard
Tenori: Marco Ciardo, Jeonghoon Byeon
Bassi: Matteo Gritani, Chihiro Hachiya
Classi di Canto: M° Stella Parenti, M° Emanuela Salucci
Coordinatore musicale: M° Lea Pavarini
Musiche
W. Amadeus Mozart, Canone a quattro voci KV 561 “Bona nox, bist a rechta”
Viktor Ullmann, da Hebräische Knabenchore “Meinen Sohne Max”
Ilse Weber, “Wiegala”, Arr. M° Giovanni Scaramuzza
Il romanzo di Katherine Kressmann-Taylor, scritto nel 1938 in forma di racconto epistolare, adattato per il teatro da
Rosario Tedesco, esalta il sottile gioco psicologico che spinge ad un punto di non ritorno l’amicizia tra due uomini, smascherandone alla luce della Storia, ipocrisie e meschinità.
Martin (Nicola Bortolotti) e Max (Rosario Tedesco), amici e soci in affari, vivono negli Stati Uniti.
Max è ebreo, Martin è un gentile. Nel 1932, Martin ritorna in Germania e partecipa alla ricostruzione postbellica della patria. In principio dubbioso, finisce con il subire il fascino della propaganda nazista. Max, invece, resta in America, lontano dagli eventi, esule.
Il loro carteggio rivela il senso profondo dei cambiamenti che di lì a poco sconvolgeranno l’Europa intera. La lontananza, dapprima solo geografica, presto rende tangibile un’estraneità più profonda, e le parole si fanno armi letali. Una partita a scacchi con il passo del thriller, che riserva come epilogo un sinistro scacco matto.
Seguirà dibattito con
Rosario Tedesco,
Nicola Bortolotti e
Bianca Gaudenzi dell'Istituto Storico Germanico di Roma.
In collaborazione con
© Conservatorio S. Cecilia
Foto: © Logo Comunità Ebraica di Roma
Foto: © Deutsches Historisches Institut
Foto: © Roma Capitale
Il progetto fa parte di
MEMORIA genera FUTURO, programma di appuntamenti coordinato da Roma Capitale in occasione del Giorno della Memoria 2020
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