In questa pellicola, il regista e sceneggiatore Simon Verhoeven affronta un tema politico di grande attualità, quello delle ondate di profughi in Germania, senza però dimenticarsi delle risate e dei lati comici. Il suo obiettivo è che anche in tempi come questi, dominati dalle tensioni e da una confusione diffusa, i tedeschi non disimparino a ridere di se stessi. Per farlo ha riunito davanti alla cinepresa una compagine di attori di prima classe.
“Willkommen bei den Hartmanns è certamente un pezzo di satira sociale non sempre politicamente corretta. Io credo che proprio in questi tempi di confusione e tensione sia importante non rinunciare all’umorismo e ridere ogni tanto di noi stessi. Il film è principalmente una commedia in piena regola, con storie turbolente e personaggi reali che si fanno voler bene.” Simon Verhoeven, regista
Il canale radiofonico Deutschlandradio Kultur lo ha definito “il miglior film tedesco dell’anno”, lodando il lavoro del regista: “Simon Verhoeven, figlio di Senta Berger e del regista Michael Verhoeven, ha realizzato un film intelligente, divertente e tutt’altro che banale, corredandolo di una serie di punti salienti e riuscendo a trovare il perfetto equilibrio tra la parodia e il coinvolgimento emotivo. Il tutto con un cast d’eccezione.”
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Nonostante alcuni elementi troppo marcatamente caricaturali, il film non si spinge mai oltre un limite accettabile e non perde di vista l’aspetto profondamente umano. In questo modo, Willkommen bei den Hartmanns (titolo internazionale: Welcome to Germany) non propone una favola ingenua della serie “Refugees Welcome”, né fa una polemica basata sulle paure, ma piuttosto offre un resoconto critico pieno di umorismo e di empatia.