Il progetto

Conferenza degli assenti Foto (dettaglio): © Sebastian Hoppe

Nel progetto teatrale del collettivo artistico tedesco Rimini Protokoll Conferenza degli assenti, nessuno degli ospiti internazionali invitati alla conferenza dovrà mettersi in viaggio per parteciparvi, eppure saranno tutti fisicamente presenti. Il Goethe-Institut ha coprodotto la tournée che toccherà le sei capitali europee di Bruxelles, Lisbona, Lussemburgo, Madrid, Parigi e Roma, con una tappa alla Biennale di Architettura di Venezia.

Conferenza degli assenti è un progetto ideato dal collettivo artistico Rimini Protokoll.  La performance teatrale nasce come una conferenza per la quale tutti i relatori invitati sono improvvisamente impossibilitati a mettersi in viaggio. A causa delle restrizioni agli spostamenti imposte dal Covid-19, o dalla coscienza ecologica dei singoli partecipanti che preferiscono evitare ulteriori emissioni di CO2, qualunque sia il motivo per non partecipare il risultato è che i relatori devono essere rimpiazzati fisicamente da qualcuno. Da qui l’idea di utilizzare per la conferenza la collaborazione diretta del pubblico in sala. I volontari tra il pubblico che decidono di aiutare gli organizzatori a portare a termine la conferenza, ricevono il loro copione solo all’inizio della stessa. Grazie alla partecipazione del pubblico e all’improvvisazione, lo spettacolo teatrale si svolge sempre in modo unico e irripetibile.
 
Al centro della performance collettiva ci sono persone che si fanno portatrici di idee e si appropriano giocosamente sia delle biografie dei relatori sia del loro pensiero. In questo modo, l’assenza diventa un valore aggiunto, perché crea spazio per iscrizioni e prospettive inaspettate. Ghostwriter e speechwriter, co-autore e regista al tempo stesso, in Conferenza degli assenti il collettivo Rimini Protokoll trasforma la co-autorialità documentaria in una produzione a distanza che può avere luogo ovunque nel mondo, anche quando i viaggi internazionali sono vietati per ragioni pandemiche o evitati per il bene dell’ambiente.

Dopo la prima a giugno a Dresda, lo spettacolo è stato messo in scena prima al Ruhrfestspiele Recklinghausen e poi in collaborazione con il Goethe-Institut al Künstlerhaus Mousonturm di Francoforte. In autunno inizierà la sua tournée europea con il Goethe-Institut. Lo spettacolo sarà presentato al Naves del Español en Matadero di Madrid, al Théâtre National du Luxembourg e al Romaeuropa Festival di Roma, sarà ospite del Padiglione tedesco della Biennale di Architettura di Venezia per poi spostarsi al Kaaitheater di Bruxelles, al Teatro do Bairro Alto di Lisbona e al Centre Pompidou di Parigi.
 
A Venezia Conferenza degli assenti sarà ospite, nell’ambito della serie di progetti Performing Architecture, alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale, in collaborazione con il padiglione tedesco che ha come tema il 2038.
 
Oltre alle rappresentazioni teatrali, il Goethe-Institut e i suoi partner di Madrid, Lisbona, Lussemburgo e Roma organizzano con Rimini Protokoll una serie di workshop, durante i quali la tecnica della telepresenza performativa sviluppata per questa pièce viene trasmessa ad altri attori del teatro e della società civile.
 
In queste pagine web il Goethe-Institut documenterà gli esiti delle rappresentazioni delle performance, raccogliendo immagini, brevi video e interviste con gli organizzatori locali. In ogni luogo della tournée, un blogger sarà invitato a raccontare lo spettacolo e gli effetti della telepresenza performativa sul pubblico.
 
Al termine della tournée, Rimini Protokoll realizzerà un film conclusivo con i contributi dei partecipanti in tutta Europa.
 
Conferenza degli assenti è una produzione di Rimini Protokoll.
 
Idea / testo / regia: Helgard Haug, Stefan Kaegi, Daniel Wetzel 
Scene / video / luci: Marc Jungreithmeier
Musica: Daniel Dorsch
Ricerche / drammaturgia: Imanuel Schipper, Lüder Pit Wilcke
Voci suggeritori: Henriette Hölzel, David Kosel, Hans-Werner Leupelt e Karina Plachetka
Collaborazione politico-culturale: Dr. Werner Friedrichs
Direttrice di produzione: Epona Hamdan
Assistente drammaturgia: Sebastian Klauke
Assistenti regia: Lisa Homburger und Maximilian Pellert
Assistente scenografia: Maksim Chernykh
Collaborazione produzione: Federico Schwindt
 
Una produzione di: Rimini Apparat
In coproduzione con: Staatsschauspiel Dresden, Ruhrfestspiele Recklinghausen, HAU Hebbel am Ufer (Berlin) e Goethe-Institut.
 
L’ideazione è stata sostenuta dalla Bundeszentrale für politische Bildung.
 
Partner degli spettacoli ospiti e delle accademie non itineranti nell’Europa sud-occidentale: Centre Pompidou di Parigi, Kaaitheater (Bruxelles), Matadero Madrid, Romaeuropa Festival (Roma), Teatro do Bairro Alto (Lisbona), Théâtre National du Luxembourg e Master PACS – Performing Arts and Community Spaces (Roma). Performing Architecture è una serie di programmi del Goethe-Institut in occasione della XVII Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, in collaborazione con il Padiglione tedesco e la Künstlerhaus Mousonturm.

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